Terremoto Giappone, bilancio vittime si aggrava a 73

Macerie e strade interrotte ostacolano le operazioni di ricerca e soccorso. Il primo ministro Kishida: "È corsa contro il tempo"

Sono saliti a 73 in Giappone i morti per il potente terremoto di magnitudo 7.6 che ha colpito la prefettura di Ishikawa il giorno di Capodanno. Lo riferisce la televisione nipponica Nhk citando i dati forniti dalla prefettura di Ishikawa, epicentro del sisma. È stato confermato che molte case sono crollate nelle città di Wajima, Suzu e Noto, e la situazione generale non è ancora chiaramente definita. Nella prefettura alcuni villaggi restano tagliati fuori e, con piogge intermittenti previste fino a giovedì nelle zone colpite dal disastro, l’Agenzia meteorologica giapponese ha avvertito della possibilità di frane.

Kishida: “È una corsa contro il tempo”

“Sono passate più di 40 ore. È una corsa contro il tempo e ritengo che ci troviamo in un momento critico“, ha dichiarato ai giornalisti il primo ministro giapponese Fumio Kishida. “Abbiamo ricevuto notizie di molte persone che stanno ancora aspettando i soccorsi sotto gli edifici crollati”, ha aggiunto. I funzionari addetti ai soccorsi sono al lavoro per consegnare acqua, coperte, cibo e altre forniture. Acqua, energia elettrica e servizio di telefonia cellulare sono ancora interrotti in alcune aree. “Quasi nessuna delle case è in piedi. Sono parzialmente o totalmente distrutte”, ha dichiarato Masuhiro Izumiya, sindaco della città di Suzu, che ha subito ingenti danni. Oltre ai militari e ai vigili del fuoco, anche le unità cinofile si sono unite agli sforzi per cercare decine di persone che si pensa siano rimaste intrappolate sotto le macerie, ma il numero esatto non è chiaro.