In Libano i funerali del numero due di Hamas. I leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah: "Evidente attacco di Israele"
Nel giorno del funerale del numero due dell’ufficio politico di Hamas, Saleh Al-Arouri, continua a salire la tensione in Medioriente. L’Egitto ha deciso di congelare la la sua partecipazione alla mediazione tra Israele e le fazioni palestinesi mentre in Cisgiordania, regione della quale Al-Arouri era originiario, si registrano scioperi e proteste. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah ha definito quanto accaduto a Beirut una “palese aggressione israeliana”, anche se lo Stato ebraico non ha mai rivendicato la paternità dell’azione, e “un crimine che non resterà impunito”.
Il numero uno del ‘partito di Dio’ libanese ha attacco frontalmente Israele sottolineando come abbia “completamente fallito” nella sua offensiva e la sua immagine nel mondo sia “crollata”, mentre quella della resistenza palestinese è “aumentata” con Hamas che “gode del più alto livello di sostegno della sua storia”. “La nostra resistenza è più preparata che mai – ha affermato – se pensano di fare una guerra contro il Libano se ne pentiranno. La nostra battaglia sarà senza confini e senza regole. Non abbiamo paura della guerra”. L’esercito israeliano ha risposto dicendo di essere “pronto” anche sul fronte Nord ma la priorità resta “la lotta contro Hamas” nella Striscia di Gaza, dove secondo le autorità locali il bilancio delle vittime è salito a 22.300.
15:15 Medioriente, media: “Allagato campo profughi Jabalia”
Il reporter Anas al-Sharif di Al Jazeera riferisce che il campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, è completamente allagato, a causa delle forti piogge e della mancanza di sistemi fognari funzionanti. Al-Sharif racconta che l’acqua arriva alle ginocchia e che si teme per la diffusione di malattie e infezioni.
14:47 Gallant a inviato Usa: “Poco tempo per trovare intesa con Hezbollah”
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto all’inviato speciale americano nella regione Amos Hochstein che c’è “una breve finestra di tempo per raggiungere intese diplomatiche” con Hezbollah, dato che il gruppo libanese “effettua attacchi quotidiani” nel nord di Israele. Lo riporta il Times of Israel. “Ci troviamo a un bivio – ha affermato Gallant – c’è un breve lasso di tempo per le intese diplomatiche, cosa che preferiamo. Non tollereremo le minacce di Hezbollah e garantiremo la sicurezza dei nostri cittadini”.
14:40 Gaza: “Salgono a oltre 22.400 i palestinesi uccisi”
Si è aggravato a 22.438 morti e 57.614 feriti il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto scoppiato dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso nel sud di Israele. Lo riferisce il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, Ashraf Al-Qudra, aggiungendo che il bilancio delle ultime 24 ore è di 125 palestinesi uccisi e 318 feriti. Altre circa 7mila persone risultano disperse e si presume che siano morte sotto le macerie degli edifici.
14:30 Media Israele, Al-Arouri ucciso da missile lanciato da caccia
Il numero due dell’ala politica di Hamas, Saleh al-Arouri, sarebbe stato ucciso in un raid missilistico effettuato da un caccia israeliano e non tramite l’utilizzo di droni. Lo riporta il quotidiano dello Stato ebraico Yedioth Ahronoth, citando una fonte della sicurezza israeliana. Conferme sarebbero arrivate anche dal lato libanese secondo cui i missili lanciati sarebbero sei, ognuno del peso di 100 chilogrammi, e due avrebbero colpito l’edificio dove risiedeva al-Arouri.
14:20 A Beirut in corso funerali Al-Arouri
A Beirut migliaia di persone stanno prendendo parte ai funerali di Saleh Al-Arouri il numero due dell’ala politica di Hamas ucciso in un attentato. Secondo quanto riporta Al Jazeera molti giovani della periferia di Beirut e dei circostanti campi profughi palestinesi stanno prendendo parte alla commemorazione. Al Arouri sarà sepolto nel cimitero del campo profughi di Shatila.
12:20 Lanciati 2 razzi da Libano, colpita casa in Israele
Due missili anticarro sono stati lanciati dal Libano verso Metulla, città israeliana situata sul confine tra i due Paesi. Lo riporta Ynet. Uno dei due missili ha colpito la stanza di una casa privata ma l’entità del danno non è ancora chiara.
12:15 17 palestinesi feriti in raid israeliano in Cisgiordania
Almeno 17 palestinesi sono rimasti feriti in un raid israeliano nel campo profughi di Nur Shams a Tulkarem in Cisgiordania. Lo afferma la Mezzaluna Rossa Palestinese citata da Al Jazeera. Fonti hanno affermato che le forze israeliane hanno arrestato quasi 400 uomini palestinesi.
12:05 Appello sindaco Gaza: “Serve carburante”
Yahya Al-Sarraj, sindaco di Gaza, ha lanciato un appello urgente “a tutte le istituzioni internazionali” affinché forniscano “quantità sufficienti di carburante e i meccanismi di sostegno necessari per fornire acqua, servizi igienico-sanitari e servizi igienici”, per servire tutti i residenti della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera.
11:33 Borrell: “No a piani sfollamenti forzati, violano diritto”
“Condanno fermamente le dichiarazioni provocatorie e irresponsabili dei ministri israeliani Ben Gvir e Smotrich che diffamano la popolazione palestinese di Gaza e chiedono un piano per la loro emigrazione. Gli spostamenti forzati sono severamente vietati in quanto grave violazione del diritto internazionale umanitario e le parole contano”. Lo scrive su X l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.
11:21 Israele contro Onu: “Su aiuti a Gaza state temporeggiando”
L’organismo del ministero della Difesa israeliano responsabile per gli affari civili palestinesi, ovvero il Cogat, accusa ancora una volta le Nazioni Unite di non fare abbastanza per far arrivare gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. “Non si può continuare a evitare i fatti: non c’è nessuna punizione collettiva”, ha scritto il Cogat in un post sul social X, “2 valichi sono aperti. Avete detto che potete trasferire 200 camion al giorno a Kerem Shalom, eppure non riuscite a farne passare neanche 100”. “Negli ultimi 80 giorni ci siamo regolati da soli, tutto quello che avete fatto è stato temporeggiare”, conclude il Cogat, rispondendo a un post di Philippe Lazzarini, il commissario generale dell’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, che affermava: “Il popolo palestinese è sottoposto a una punizione collettiva e gli aiuti umanitari sono troppo pochi”.
You can’t keep avoiding the facts:
There is no collective punishment.
2 crossings are open. You said you can transfer 200 trucks a day in Kerem Shalom, yet you’re not scraping 100.
Over the last 80 days, we’ve adjusted ourselves, all you’ve been doing is stalling. https://t.co/B23Jr63HUf— COGAT (@cogatonline) January 3, 2024
08:41 Usa chiedono azione urgente Onu contro attacchi Houthi
Gli Stati Uniti hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intraprendere un’azione urgente contro i ribelli Houthi dello Yemen che continuano ad attaccare le navi lungo la rotta commerciale del Mar Rosso. Il vice ambasciatore statunitense Christopher Lu ha detto, durante una riunione di emergenza del Consiglio Onu, che gli Houthi hanno compiuto più di 20 attacchi dal 19 novembre e che, nonostante la perdita di 10 combattenti in un confronto con le forze statunitensi dopo aver tentato senza successo di abbordare una nave da carico domenica, il gruppo ribelle ha annunciato ieri mattina di aver preso di mira un’altra nave container.
L’inviato statunitense Lu ha poi sottolineato che gli Houthi sono stati in grado di compiere gli attacchi perché l’Iran ha fornito loro denaro e sistemi di armamento avanzati, tra cui droni, missili da crociera per l’attacco terrestre e missili balistici, in violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite. “Sappiamo anche che l’Iran è stato profondamente coinvolto nella pianificazione di operazioni contro navi commerciali nel Mar Rosso”, ha detto Lu, aggiungendo che Teheran ha una scelta: “Può continuare a seguire la condotta attuale, oppure può negare il suo sostegno, senza il quale gli Houthi farebbero fatica a tracciare e colpire efficacemente le navi commerciali che navigano sulle rotte del Mar Rosso e del Golfo di Aden”.
08:14 Bombe Israele nella notte in sud Gaza, 14 morti
Nella notte Israele ha bombardato le aree vicine ad al-Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta il corrispondente di Al Jazeera, secondo cui una casa è stata distrutta. “Le due famiglie che vi si rifugiavano sono state uccise, per un totale di 14 persone”, afferma, “la vittima più giovane aveva cinque anni. La stragrande maggioranza aveva meno di 10 anni”. Le macerie e i detriti causati dal raid sono caduti sulle tende degli sfollati, provocando decine di feriti.
06:55 Iran: “Quelli dei sionisti sono atti criminali”
“Gli Stati Uniti considerano i propri interessi come l’unico punto di riferimento per la legittimità delle relazioni internazionali”. È un appello rivolto ai Paesi non allineati quello del viceministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani alla luce dei lavori della conferenza sulla Palestina ospitata a Teheran alla fine del 2023. “Il simposio ha dato continuazione agli impegni di diversi attori in ambito regionale e internazionale volti a porre termine ai crimini dei sionisti a Gaza, e anche destinato al sostegno al popolo palestinese – ha spiegato a La Stampa il numero due della diplomazia della Repubblica islamica. La partecipazione ad alto livello alla conferenza ha dimostrato che molti Governi sono sensibili ai crimini commessi nella Striscia e si sentono preoccupati per i gazawi”. Secondo Bagheri “da anni gli Usa hanno proposto piani per risolvere la questione palestinese, ma loro stessi hanno dovuto ammettere il proprio fallimento”. Questo a causa del “comportamento criminale” attuato da Israele a Gaza e non solo, secondo il viceministro. “Oggi il mondo si trova ad affrontare uno scontro tra le forze del bene e del male, e la responsabilità dell’Iran in questa arena è cruciale”, spiega Bagheri.
06:05 Media: 9 membri Hezbollah uccisi in attacchi israeliani
Un funzionario locale di Hezbollah, Hussein Yazbek, è stato ucciso insieme ad altri otto membri del gruppo durante gli attacchi israeliani di ieri durante gli scontri al confine libanese. Lo riporta Al Jazeera. Ieri il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha tenuto un discorso in cui ha definito l’uccisione del numero due dell’ufficio politico di Hamas, Saleh Al-Arouri, una “palese aggressione israeliana”, anche se lo Stato ebraico non ha mai rivendicato la paternità dell’azione, e “un crimine che non resterà impunito”.
06:01 Blinken parte per nuovo viaggio, atteso in Israele
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, partirà oggi per il Medioriente. Nel suo viaggio è prevista anche una tappa in Israele, mentre gli Stati Uniti proseguono le consultazioni diplomatiche sulla guerra Israele-Hamas. Lo riportano i media israeliani citando un alto funzionario americano. Blinken parte giovedì sera “per fare tappa in diverse capitali, compreso Israele”, viene riferito.
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