Arabia Saudita: "Normalizzazione con Israele non a spese dei palestinesi". Gallant: "Aumentare pressioni su Iran"

La guerra in Medioriente giunge al giorno 95. Mentre l’esercito di Israele annuncia la terza fase del conflitto, caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, Hezbollah afferma di “non volere l’estensione delle ostilità”. Nuove proteste a Gerusalemme contro Netanyahu, con diverse decine di manifestanti che hanno bloccato l’ingresso principale della Knesset chiedendo elezioni anticipate e l’espulsione degli estremisti dell’esecutivo.

20:15 Blinken: “Paesi regione vogliono Stato palestinese”

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato Israele a prendere maggiori misure per proteggere i civili, a consentire l’ingresso di più aiuti a Gaza e a lavorare con i leader palestinesi moderati, affermando che i Paesi regionali investiranno nella ricostruzione di Gaza solo se ci sarà un “percorso verso uno Stato palestinese“. Durante una conferenza stampa a Tel Aviv ha inoltre affermato di essere “chiarissimo” sul fatto che i palestinesi devono poter tornare alle loro case “non appena le condizioni lo permetteranno” e ha detto che gli Stati Uniti rifiutano qualsiasi proposta di insediamento al di fuori del territorio, cosa che i membri di estrema destra della coalizione di governo israeliana hanno chiesto.

20:00 Blinken: “Civili Gaza stanno pagando prezzo troppo alto”

I civili della Striscia di Gaza, soprattutto i bambini, stanno pagando un “prezzo troppo alto“. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken parlando in conferenza stampa a Tel Aviv. “Più cibo, acqua e medicine” devono entrare a Gaza e devono arrivare alle persone che ne hanno bisogno, ha aggiunto Blinken, sottolineando che Israele deve fare tutto il possibile per consentire agli aiuti di muoversi in modo sicuro in tutta la Striscia di Gaza.

19:45 Blinken: “Infondate accuse di genocidio contro Israele”

Le accuse di genocidio contro Israele avanzate dal Sudafrica alla Corte Internazionale di Giustizia sono “infondate“. È quanto ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando in conferenza stampa a Tel Aviv, definendo le accuse “particolarmente irritanti perché Hamas, Hezbollah, gli Houthi e il loro sostenitore, l’Iran, continuano a chiedere l’omicidio di massa degli ebrei”. 

18:45 Ufficio Netanyahu non rende noto contenuto incontro con Blinken

L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha rilasciato note sul contenuto dell’incontro tra il premier e il segretario di Stato americano Antony Blinken. Lo riporta il Times of Israel, che sottolinea come questo sia un possibile segno di disaccordo tra i due. L’ufficio di Netanyahu si è rifiutato di inviare aggiornamenti anche sull’incontro di Blinken con il gabinetto di guerra.

18:15 Ok da Israele a visita delegazione Onu in nord Gaza

Il Gabinetto di guerra israeliano ha acconsentito alla richiesta del segretario di Stato americano Antony Blinken di dare il permesso a una delegazione dell’Onu di visitare il nord della Striscia di Gaza. Le Nazioni Unite potranno così vedere da vicino lo stato delle infrastrutture e rendersi conto dei bisogni dell’area. Lo riporta Ynet. A preoccupare l’Onu è soprattutto la mancanza di cibo per i civili palestinesi.

18:00 Riad: “Normalizzazione con Israele non a spese dei palestinesi”

L’Arabia Saudita crede ancora nella possibilità di normalizzare i rapporti con Israele, nonostante il numero “deplorevole” delle vittime a Gaza, ma ciò non “non può avvenire a spese dei palestinesi”. Lo ha detto l’ambasciatore saudita nel Regno Unito, Khalid bin Bandar, durante un’intervista alla Bbc. Prima della guerra, ha raccontato il diplomatico, “eravamo vicino alla normalizzazione” dei rapporti e quindi “a uno Stato palestinese. L’una non può esistere senza l’altro”. Dopo l’inizio della guerra, ha sottolineato, “ancora crediamo nella normalizzazione, ma ciò non significa che avverrà a spese del popolo palestinese”. 

17:15 Gallant a Blinken: “Aumentare pressioni su Iran”

“Un aumento della pressione esercitata sull’Iran è fondamentale e potrebbe impedire un’escalation regionale in altri ambiti”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, durante l’incontro di oggi con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Lo riporta The Times of Israel. Gallant ha aggiunto che la massima priorità di Israele attualmente è consentire il ritorno dei residenti nel nord di Israele, dove i combattimenti con Hezbollah si sono intensificati.

17:00 Gallant a Blinken: “Intensificheremo operazioni a Khan Younis”

Le operazioni nella regione di Khan Younis si intensificheranno e continueranno fino a quando non verrà individuata la leadership di Hamas e gli ostaggi israeliani torneranno a casa sani e salvi”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, durante l’incontro di oggi con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Lo riporta The Times of Israel. Gallant ha informato Blinken sugli sviluppi della guerra, evidenziando i “cambiamenti nelle tattiche di combattimento da parte di Israele” nel nord della Striscia di Gaza, dove l’esercito ha ridotto l’intensità dell’offensiva grazie a un maggior controllo operativo sulla zona.

16: 40 Gb: “Israele può aver violato diritto internazionale a Gaza”

“Sono preoccupato che Israele abbia intrapreso azioni che potrebbero aver violato il diritto internazionale perché questa particolare sede è stata bombardata, o altro? Sì, naturalmente”. È quanto ha affermato il ministro degli Esteri del Regno Unito David Cameron, rispondendo alle domande della presidente della commissione per gli Affari esteri del parlamento, Alicia Kearns. Lo riporta il Guardian. Cameron ha aggiunto di aver visto cose riguardanti il conflitto che sono “profondamente preoccupanti”, ma ha detto che non era suo compito esprimere una “sentenza legale”.

15:20 Ben Gvir a Blinken: “Non è momento di parole dolci a Hamas”

“Signor Segretario Blinken, non è il momento di parlare dolcemente con Hamas, è il momento di usare il bastone”. È quanto scrive in un post sul social X il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir rivolgendosi in inglese al segretario di Stato americano Antony Blinken in visita nel Paese.

14:30 Media: “Ucciso comandante Hezbollah in raid a funerale Tawil”

Un comandante di Hezbollah è rimasto ucciso nell’attacco israeliano che ha colpito un’auto vicino al funerale di Wissam Tawil, leader del gruppo libanese morto ieri in un raid lanciato da Tel Aviv. Lo riporta Haaretz. In precedenza era stato riferito di un drone che aveva colpito un’auto che si trovava proprio fuori dalla casa di Tawil, a Kherbet Selm, in Libano, dove era in corso la cerimonia. Il raid è avvenuto intorno alle 13, ora locale, le 12 in Italia. 

14:00 Herzog: “Atroce e assurda accusa genocidio a Gaza”

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha affermato che “non c’è niente di più atroce e assurdo” della causa intentata presso la Corte internazionale di giustizia (Cig) che accusa Israele di genocidio contro i palestinesi nella guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha detto in alcuni brevi commenti prima di incontrare il segretario di Stato americano in visita, Antony Blinken. Il caso, intentato dal Sudafrica, sarà portato davanti alla Corte a partire da giovedì. Lo riporta la Bbc.

13:40 Sirene d’allarme in alta Galilea

Tornano a suonare le sirene d’allarme nella regione settentrionale israeliana dell’alta Galilea a causa di “intrusioni aeree ostili”. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz. Le sirene stanno suonando, in particolare, ad Avivim, Bar’am, Yir’un e in molte altre comunità. Resta viva, dunque, la tensione al confine tra Israele e Libano acuendo il timore di un intervento diretto di Hezbollah nella guerra in Medioriente. 

13:20 Tenta attacco checkpoint in Cisgiordania, ucciso palestinese 

Un uomo palestinese è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dai soldati israeliani dopo aver tentato, secondo quanto riportato dai media israeliani, di aver attaccato un checkpoint a Ateret, vicino a Ramallah in Cisgiordania. Il Times of Israel riferisce che il palestinese ha tentato di pugnalare alcuni militari. Nessuno di loro è rimasto ferito. 

13:15 Attacco Israele vicino a funerale comandante Hezbollah

Una persona è stata uccisa in un attacco israeliano vicino a dove si sta svolgendo il funerale del comandante di Hezbollah, Wissam Tawil. Un drone ha colpito un’auto che si trovava “proprio fuori dalla casa di Wissam”, a Kherbet Selm, dove è in corso la cerimonia. Lo afferma il capo della municipalità, Mohammad Rahal, secondo cui l’incidente è avvenuto intorno alle 13, ora locale, le 12 in Italia. Lo riporta il quotidiano libanese l’Orient le jour. Tawil è stato ucciso ieri in un attacco israeliano che ha colpito la sua auto. 

13:00 Idf, altri 5 soldati morti a Gaza, totale sale a 185 

Altri cinque soldati israeliani sono morti nel corso dell’operazione militare nella Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. Il totale delle vittime dell’offensiva, tra i militari di Tel Aviv, sale così a quota 185. Gli ultimi soldati a perdere la vita sono stati il sergente della riserva Amit Moshe Shahar, 25 anni, di Ramat Yohanan, il sergente della riserva Roi Avraham Maimon, 24 anni di Afula, il sergente maggiore della riserva Akiva Yasinskiy, 35 anni, di Ramat Gan e i capitani della riserva Denis Krokhmalov Veksler, 32 anni, di Beersheba e Ron Efrimi, 26 anni, di Hod Hasharon. Sono tutti morti in una esplosione a Bureij, nel centro di Gaza.

12:40 Ue, soluzione a 2 Stati è l’unica per pace e stabilità

“Quello che può portare pace e stabilità” nella Striscia di Gaza è “la soluzione dei due Stati, non solo come dichiarazione ma anche come passi concreti per realizzarla”. È quanto ha affermato un portavoce della Commissione Ue rispondendo alle domande dei giornalisti. “Solo questo offrirà ai palestinesi, così anche come al popolo israeliano, una prospettiva per una vita migliore e la fine di questo circolo senza fine di violenza”, ha aggiunto il portavoce. 

11:40 Raid Israele con drone in Libano, uccisi 3 membri Hezbollah

 Un raid israeliano compiuto con un drone ha colpito stamattina un’auto nel sud del Libano uccidendo 3 persone che si trovavano all’interno. Lo riferiscono fonti della sicurezza nell’area e lo riporta l’agenzia di stampa di Stato libanese Nna. Secondo la testata libanese L’Orient-Le Jour, le tre persone uccise sono 3 membri di Hezbollah. L’attacco è avvenuto a Ghandouriyeh, a circa 10 chilometri dal confine con Israele, un giorno dopo che un raid simile ha ucciso un comandante del gruppo militante Hezbollah, Wissam al-Tawil.

11:35 Hamas, Paesi musulmani ci mandino armi 

Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha rivolto un appello ai Paesi musulmani affinché sostengano la “resistenza” contro Israele inviando armi. Lo riporta Al Jazeera. “Il ruolo della nazione” islamica “deve essere grande nel sostenere la resistenza, mentre vediamo che i Paesi del mondo stanno riversando armi nell’occupazione attraverso ponti aerei e portaerei, è giunto il momento di sostenere la resistenza con le armi, perché questa è la battaglia di Al-Aqsa, e non solo la battaglia del popolo palestinese”, ha affermato Haniyeh.

11:20 Incontro Blinken-Netanyahu a Tel Aviv

Al via a Tel Aviv l’incontro fra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. Il Times of Israel riporta che l’incontro è in corso nel quartier generale dell’esercito. I due incontreranno poi tutto il Gabinetto di guerra di Netanyahu.

11:15 Idf demolisce case abusive coloni in avamposti Cisgiordania 

Le forze israeliane di difesa (Idf), durante la notte, avrebbero demolito alcune costruzioni abusive di coloni nell’avamposto di Pnei Kedem nella regione di Gush Etzion in Cisgiordania. Lo riporta The Times of Israel. Secondo il quotidiano Israel Hayom, alcuni collaboratori del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che è anche ministro responsabile delle questioni riguardanti i civili in Cisgiordania, avrebbero criticato la mossa e avrebbero affermato che il capo del comando centrale dell’Idf ha scavalcato l’autorità di Smotrich considerando la demolizione come un compito di “immediata urgenza di sicurezza” e portando la questione direttamente al ministro della Difesa Yoav Gallant. 

11:00 Hezbollah, attaccata base in nord Israele

Hezbollah sostiene di aver preso di mira con diversi droni il quartier generale del Comando Nord dell’esercito israeliano a Safed. Lo riporta The Times of Israel. In una dichiarazione, Hezbollah afferma che l’attacco è una risposta all’uccisione del funzionario di Hamas Saleh al-Arouri a Beirut la scorsa settimana e a quella del comandante di Hezbollah Wissam al-Tawil avvenuta ieri nel sud del Libano. 

L’Idf ha riferito che un oggetto è caduto in una base nel nord di Israele, senza tuttavia citare direttamente il comando di Safed. Il sistema di difesa aerea dell’Idf si sarebbe attivato con l’obiettivo di intercettare un “velivolo aereo ostile”, poi precipitato nella base senza provocare alcun danno a cose o persone. La zona di Safed è lontana dalle aree dove normalmente si verificano gli scontri a fuoco tra Israele ed Hezbollah. 

10:30 Israele, ostaggi o no a rientro palestinesi in nord Gaza 

Israele non permetterà ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza se Hamas non accetterà di rilasciare altri ostaggi. Questa la posizione che verrà espressa da Tel Aviv durante gli incontri di oggi con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Lo riporta Axios, citando alti funzionari dello Stato ebraico. “Non permetteremo ai palestinesi di tornare alle loro case nel nord di Gaza se non ci saranno progressi nel rilascio degli ostaggi”, ha spiegato uno dei funzionari. “Ci sono ostaggi israeliani e americani ancora tenuti a Gaza. Pensiamo che sapremo entro poche settimane se un nuovo accordo per il loro rilascio sia possibile o meno”, ha aggiunto un altro funzionario di Tel Aviv.

10:20 Blinken ha incontrato Herzog a Tel Aviv

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, arrivato in Israele ieri sera, ha incontrato oggi a Tel Aviv il presidente israeliano, Isaac Herzog. Secondo quanto riferisce il Times of Israel, Herzog ha detto a Blinken che Israele sta facendo del suo “meglio, in circostanze estremamente complicate sul terreno, per assicurarsi che non ci siano conseguenze indesiderate e vittime civili”. “Stiamo allertando, chiamando, mostrando, inviando volantini, stiamo usando tutti i mezzi che il diritto internazionale ci consente per allontanare le persone, in modo da poter svelare questa enorme città del terrore sotto le case, i salotti e le camere da letto delle persone, le moschee, i negozi e le scuole”, ha detto Herzog. Blinken, dal canto suo, ha parlato di “sforzi incessanti” da parte di Washington per riportare a casa gli ostaggi sequestrati nell’attacco di Hamas del 7 ottobre. Alcune famiglie degli ostaggi di Gaza si sono radunate fuori dall’incontro, esortando l’amministrazione del presidente Usa Joe Biden a fare di più per liberare gli ostaggi. 

09:40 Ferito a Gaza attore israeliano di ‘Fauda’, è stabile 

Un attore della serie di successo ‘Fauda’ distribuita su Netflix, Idan Amedi, 35 anni, è rimasto gravemente ferito nella Striscia di Gaza. Lo riportano i media israeliani. Secondo Ynet, l’attore è stato sedato e intubato in un ospedale israeliano e sarebbe coperto di ferite da schegge, ma in condizioni stabili. Secondo la stessa testata Amedi, in servizio di riserva da quando Hamas ha lanciato l’attacco nel sud di Israele il 7 ottobre, sarebbe stato ferito lunedì. Per la sua guerra a Gaza contro Hamas Israele ha arruolato circa 360mila soldati riservisti di ogni estrazione sociale.

Nella serie ‘Fauda’ interpreta Sagi Tzur, un agente sotto copertura alle prime armi, durante la seconda e la quarta stagione; è anche un cantautore di successo in Israele. ‘Fauda’ segue una squadra di agenti sotto copertura dell’agenzia di sicurezza interna israeliana Shin Bet nelle loro operazioni contro i palestinesi. Sebbene la serie sia acclamata dalla critica, alcuni palestinesi sostengono che banalizzi la loro esperienza durante l’occupazione militare della Cisgiordania da parte di Israele.

09:15 Parenti ostaggi a valico con Gaza per fermare aiuti, bloccati 

In Israele la polizia ha bloccato un gruppo di parenti degli ostaggi detenuti a Gaza che, a bordo di un convoglio, cercavano di raggiungere il valico di frontiera di Kerem Shalom con la Striscia con l’intenzione di impedire l’ingresso di aiuti umanitari. I familiari degli ostaggi intendevano così protestare per il fatto che i loro cari sono ancora prigionieri e che ai funzionari della Croce rossa non viene consentito di fare loro visita e fornire loro beni umanitari di base. Il Times of Israel riporta che il gruppo è stato bloccato perché l’area del varco è designata come zona militare chiusa. “È ora di smetterla con questo scherzo. Torneranno in 136 bare”, ha dichiarato Ayala Metzger, parente degli anziani ostaggi Yoram e Tami Metzger. 

08:30 Israele, altri 4 soldati uccisi a Gaza: bilancio ora a 180

L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati uccisi in combattimento nel centro e nel sud di Gaza. Si tratta di Roi Tal (19 anni), dei riservisti David Schwartz (26 anni), Yakir Hexter (26) e Gavriel Bloom (27 anni). Il bilancio dei soldati morti dall’avvio dell’operazione nella Striscia è ora di 180.

07:00 Blinken è arrivato in Israele, oggi incontro con Netanyahu 

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è atterrato a Tel Aviv, in vista degli incontri di oggi con la leadership israeliana. Secondo le attese, Blinken chiederà ai suoi interlocutori di intensificare gli sforzi per ridurre le vittime civili nel conflitto a Gaza. Si tratta della quarta visita del capo della diplomazia Usa nello Stato ebraico, dopo gli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre. Blinken è reduce dalla tappa in Arabia Saudita, dove ha incontrato il principe ereditario Mohammed bin Salman. In precedenza, il segretario di Stato aveva visitato altre nazioni arabe, comprese Giordania e Qatar. Dopo gli incontri con i vertici di Israele, Blinken farà visita anche in Cisgiordania e Egitto.

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