Degli attacchi effettuati da Usa e Regno Unito contro le basi dei ribelli Houthi in Yemen l’Italia era stata informata con anticipo dagli alleati. È quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi spiegando che il ‘joint statement’ sottoposto dagli americani non è stato sottoscritto dall’Italia al contrario di altri paesi (otto oltre a Regno Unito e Usa). Non è stato chiesto, viene tuttavia specificato, di partecipare alle operazioni militari.
L’Italia, viene d’altronde ribadito, sta lavorando per mantenere bassa la tensione nel Mar Rosso ed è impegnata nell’ambito della coalizione europea a garantire la libera circolazione delle navi nell’area e continua a collaborare con le istituzioni internazionali.
“E’ giusto difendere la libertà di navigazione, noi partecipiamo con una nostra fregata alla missione ‘Atalanta’ ma non possiamo prendere parte ad azioni di guerra, anche se si tratta di azioni di protezione del traffico marittimo internazionale, senza un’autorizzazione del Parlamento. La costituzione non lo permette”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a margine di un evento a Rimini, in merito all’attacco effettuato questa notte sulle postazione dei ribelli Houthi in Yemen