Hamas pubblica un video di tre ostaggi israeliani. Biden: "Non smetteremo di lavorare per liberarli"

La guerra in Medioriente giunge al giorno 101. Hamas rivela: “Molti ostaggi sono stati uccisi di recente”, poi pubblica un video in cui ne compaiono tre vivi. Biden: “Non smetteremo di lavorare per liberare gli ostaggi”. Netanyahu avverte: “Il conflitto durerà ancora molti mesi. Nessuno ci fermerà, né L’Aja né l’Asse del male”. Vasta ondata di attacchi da parte di Israele nel sud del Libano. Hezbollah: “Non abbiamo paura di una guerra con Tel Aviv”. I Media Usa: “Biden ha perso la pazienza con Netanyahu”. Segnalato un nuovo raid Usa-Gb contro una struttura degli Houthi nello Yemen, nella provincia di Hodeida. Ma il Pentagono smentisce mentre il Comando centrale statunitense afferma di aver abbattuto un missile da crociera antinave lanciato dalle aree dei ribelli dello Yemen verso il cacciatorpediniere Uss Laboon nel Mar Rosso meridionale.

21: 52 Idf: “Non abbiamo ucciso noi i due ostaggi”

Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari smentisce che i due ostaggi Yossi Sharabi e Itay Svirsky siano morti in un raid dell’esercito a Gaza. “L’edificio dove erano tenuti non era un target. E’ una bugia di Hamas”, afferma Hagari che però conferma il timore che i due “possano essere morti”

20:32 Gallant: da Hamas abusi psicologici su famiglie ostaggi

Hamas perpetra “abusi psicologici” contro le famiglie degli ostaggi israeliani in un momento in cui sta subendo pesanti perdite sul campo di battaglia. Lo ha detto in una conferenza stampa il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.

20:11 Houthi rivendicano attacco, navi Usa-Gb obiettivi ostili

 Il portavoce degli Houthi, Yahya Sarie, ha annunciato che la milizia si assume la responsabilità dell’attacco alla nave di proprietà americana nel Mar Rosso. “Le forze navali Houthi hanno attaccato una nave americana nel Golfo di Aden utilizzando diversi missili navali. Il colpo è stato preciso e diretto”, ha affermato, “l’azione è stata condotta in risposta agli attacchi anglo-americani nel nostro paese. Le forze Houthi considerano tutte le navi da guerra che partecipano all’aggressione contro il nostro paese come obiettivi ostili”. Lo riporta Ynet.

20:00 US Navy alla ricerca dei due Seal scomparsi nel Golfo di Aden

Navi e aerei della marina statunitense hanno setacciato le aree del Golfo di Aden alla ricerca dei due Navy Seal scomparsi, dopo che sono emersi dettagli sulla loro missione, che prevedeva l’abbordaggio e il controllo di un’imbarcazione che trasportava componenti per missili balistici iraniani a medio raggio diretti in Somalia. Un funzionario del Pentagono ha riferito che l’equipaggio dell’imbarcazione, che non aveva bandiera nazionale, stava pianificando di trasferire le parti del missile, comprese testate e motori, su un’altra barca al largo delle coste della Somalia.

I Seal erano a bordo della sulla USS Lewis B. Puller, una nave base marittima di spedizione della Marina, e viaggiavano su piccole imbarcazioni da combattimento per operazioni speciali. Mentre stavano salendo a bordo con mare mosso, intorno alle 20 ora locale, un Seal è stato travolto dalle onde alte e un compagno di squadra lo ha seguito. Entrambi risultano assenti.

La squadra salita a bordo della piccola imbarcazione si è trovata di fronte a una decina di membri dell’equipaggio, che sono stati presi un custodia dai militari statunitensi. Le armi sono state confiscate e la barca affondata, una procedura di routine che di solito comporta l’apertura di buchi nello scafo. Funzionari statunitensi hanno riferito che le acque nel Golfo di Aden sono calde e che i Navy Seal sono addestrati per tali emergenze.

19:28 Gallant: “Accordo su ostaggi solo con pressione militare”

“Se il fuoco si ferma, il destino degli ostaggi sarà segnato per molti anni dalla prigionia di Hamas. Senza pressione militare, nessuno parlerà con noi. Solo da una posizione di forza gli ostaggi potranno essere liberati”. È quanto ha ribadito il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in conferenza stampa, sottolineando che solo la pressione militare su Hamas porterà a un nuovo accordo sugli ostaggi. Lo riporta il Times of Israel.

18:32 Hamas: 2 dei 3 ostaggi morti in bombardamenti Idf

Hamas ha pubblicato un nuovo video in cui si vedono i cadaveri di due uomini, probabilmente gli ostaggi israeliani Yossi Sharabi e Itai Svirsky. Il filmato mostra un terzo ostaggio, la giovane Noa Argamani, che afferma che i due sono stati uccisi “dai nostri attacchi dell’Idf”, le Forze di difesa israeliane. Hamas aveva annunciato che avrebbe fatto sapere in serata “la sorte” dei 3 ostaggi, che già erano comparsi in un video pubblicato domenica sera in cui chiedevano al governo israeliano di riportarli a casa.

17:59 Onu, a Gaza il maggior sfollamento di palestinesi dal 1948

Quello in corso è “il più grande spostamento del popolo palestinese dal 1948”. Lo ha scritto in un posto su ‘X’ l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi che ha pubblicato sui social network un video in occasione dei 100 giorni di guerra a Gaza. “Un’intera generazione di bambini è traumatizzata, migliaia sono stati uccisi, mutilati e resi orfani. Le persone vivono l’invivibile”, ha aggiunto.

 

17:01 Netanyahu incontra presidente ceco Pavel in visita

 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato privatamente il presidente ceco Petr Pavel in visita nel Paese. Poi ha tenuto un incontro più ampio con i rispettivi membri dello staff. Netanyahu è stato affiancato dal consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, dal consigliere diplomatico Ophir Falk e dall’ambasciatrice in Repubblica ceca Anna Azari. Lo riporta il Times of Israel.

16:46 Steinmeier: “Germania continuerà sforzi per liberare ostaggi”

 “Vi assicuro che la Germania continuerà i suoi sforzi per liberare i vostri parenti”. Lo ha detto oggi il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, come riportato su X dalla sua portavoce, Cerstin Gammelin, in occasione dell’incontro con le famiglie delle persone rapite a Gaza e che Hamas tiene in ostaggio da oltre 100 giorni.

16:04 Gb, nave colpita a largo Yemen è di proprietà Usa

La compagnia di sicurezza navale britannica Ambrey ha affermato che la nave colpita era di proprietà degli Stati Uniti e batteva bandiera delle Isole Marshall. In precedenza l’agenzia Trade Operations della Marina britannica, che sorveglia le acque del Medio Oriente, aveva dichiarato che l’attacco è avvenuto a circa 177 chilometri a sud-est di Aden.

15:44 Onu, da 7 ottobre 602 palestinesi sfollati in Cisgiordania

Dall’inizio della guerra in Medioriente le forze israeliane hanno distrutto 94 case in Cisgiordania, provocando lo sfollamento di 602 palestinesi, tra cui 263 bambini. Lo afferma l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Lo riporta Al Jazeera. Circa il 94% degli sfollati proviene dai campi profughi di Jenin, Nur Shams e Tulkarem. Questa cifra rappresenta il 65% di tutti gli sfollati segnalati in Cisgiordania dall’inizio del 2023 (908 persone).

15:41 aggressori Ra’anana erano illegalmente in Israele

I due palestinesi arrestati per l’attacco terroristico di oggi a Ra’anana sono stati identificati dallo Shin Bet come Ahmed Zidat, 25 anni, e Mahmoud Zidad, 44 anni. I due sono parenti e sono residenti nella città di Bani Naim, nel sud della Cisgiordania, vicino a Hebron. Secondo lo Shin Bet, entrambi si trovavano illegalmente in Israele e in passato erano stati inseriti nella lista nera per essere entrati illegalmente nel Paese molte volte. Lo riporta il Times of Israel.

15:35 Londra mette al bando partito Hizb ut-Tahrir, ‘è terrorista

Il governo del Regno Unito ha messo al bando il partito pan-islamica e fondamentalista Hizb ut-Tahrir, presente soprattutto nel Paese e in Uzbekistan. “Oggi siamo intervenuti per proscrivere Hizb ut-Tahrir come organizzazione terroristica”, fa sapere il governo in una nota, “l’incoraggiamento e la promozione degli attacchi illegali di Hamas e l’ideologia antisemita del gruppo sono terribili”. “Ho deciso di vietare Hizb ut-Tahrir nel Regno Unito”, ha fatto sapere sui social il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, “la loro promozione e il loro incoraggiamento degli abominevoli attacchi perpetrati da Hamas vanno contro tutto ciò che il nostro Paese rappresenta”, “appartenere e invitare a sostenere questo gruppo sarà un reato penale”.

15:27 Gb: Missile ha colpito nave a largo Yemen

Un missile ha colpito una nave al largo delle coste dello Yemen, nel Golfo di Aden. Lo ha dichiarato l’esercito israeliano. L’agenzia Trade Operations della Marina britannica, che sorveglia le acque del Medio Oriente, ha dichiarato che l’attacco è avvenuto a circa 177 chilometri a sud-est di Aden. Ha fornito pochi dettagli, se non che il capitano della nave ha riferito che “il lato sinistro della nave è stato colpito dall’alto da un missile”.

15:26 Attacco israeliano vicino Hebron: morto un palestinese

Un giovane palestinese, il 22enne Muhammad Hassan Ibrahim Abu Sebaa, è morto a seguito delle gravi ferite riportate negli scontri successivi a un’operazione condotta dalle forze israeliane nella città di Dura, a sud di Hebron,in Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia Wafa citando il locale ministero della Sanità. Il giovane sarebbe stato ferito a morte da proiettili esplosi dalle forze israeliane che lo hanno colpito al cuore. Altre 10 persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave. Durante gli scontri, scrive Wafa, le truppe di Tel Aviv hanno usato proiettili veri, altri rivestiti di gomma, bombe sonore a gas per disperdere la folla.

14:51 Polizia Israele, a Ra’anana grave attacco terroristico

Quello avvenuto oggi a Ra’anana è stato “un attacco terroristico molto grave”. Lo ha detto il comandante del Distretto centrale della polizia israeliana sovrintendente Avi Biton, dopo essere arrivato sul luogo dell’attacco nel quale è stata uccisa una donna e almeno 18 persone sono rimaste ferite. Lo riporta l’emittente israeliana Canale 12. “Due residenti del governatorato di Hebron che lavoravano qui nella zona industriale hanno deciso di effettuare un attacco”, ha affermato, aggiungendo che sul luogo sono ora presenti numerosi agenti perché “potrebbero esserci ulteriori pericoli”.

14:32 Iran: “Usa non chiedano moderazione mentre sostengono Israele”

Gli Stati Uniti “non possono invocare la moderazione mentre sostengono la guerra di Israele contro Gaza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, durante una conferenza stampa a Teheran con il suo omologo indiano. Amirabdollahian ha invitato i funzionari statunitensi a “non legare la sicurezza e gli interessi nazionali degli Stati Uniti al destino del primo ministro di Israele, che sta cadendo”. Lo riporta Al Jazeera.

14:27 Morta donna rimasta ferita in attacco a Ra’anana

L’ospedale Meir di Kfar Saba, in Israele, ha informato che la donna ferita nell’attacco combinato a Ra’anana è stata dichiarata morta. Altre 17 persone sono rimaste ferite. Della donna, sulla settantina, non è stato ancora reso noto il nome. Lo riportano i media israeliani.

14:14 Regno Unito, attacchi hanno inferto duro colpo a Houthi

Gli attacchi di precisione lanciati da Stati Uniti e Regno Unito “hanno inferto un duro colpo” ai ribelli Houthi nello Yemen. Lo afferma il segretario alla Difesa britannico Grant Shapps, come riporta il Guardian. L’azione “decisiva” del Regno Unito nel Mar Rosso, ha aggiunto Shapps, è stata autorizzata in risposta agli attacchi Houthi dopo che questi hanno “scelto di ignorare” i chiari avvertimenti.

13:58 arrestato palestinese per attacco a Ra’anana

La polizia israeliana ha dichiarato che il sospetto che ha compiuto il presunto attacco terroristico a Ra’anana, in Israele, è un palestinese della città cisgiordana di Hebron ed è stato arrestato. Lo riporta il Times of Israel. In un comunicato, la polizia afferma che l’uomo ha rubato tre auto durante il sospetto attacco, in cui almeno 19 persone sono rimaste ferite. Un secondo uomo di Hebron, parente del sospettato, è stato arrestato.

13:56 Media Israele, feriti a Ra’anana sono 19, auto su folla

Sono almeno 19 i feriti in un sospetto attacco terroristico avvenuto questa mattina nella città israeliana di Ra’anana. Una donna sui 70anni sarebbe in condizioni critiche, un uomo di 34anni e un ragazzo di 16 in condizioni serie. Lo riporta Haaretz citando la Stella Rossa di Davide. Un testimone ha raccontato di aver visto un uomo accoltellare le persone vicino a un centro commerciale poi avrebbe rubato un’auto con la quale avrebbe investito altre persone.

13:40 Hamas: “Stasera riveleremo sorte 3 ostaggi” 

L’ala militare di Hamas, le Brigate al-Qassam, hanno pubblicato un messaggio in cui affermano che stasera riveleranno il destino di tre ostaggi detenuti a Gaza. Il messaggio, pubblicato sul canale Telegram della Brigata, è accompagnato da un video in cui i prigionieri parlavano alla telecamera. Lo riporta Al Jazeera. 

13:30 Israele espande operazioni a Nuseirat in centro Striscia Gaza

L’esercito israeliano ha affermato di aver iniziato ad operare nell’area di Nuseirat nella zona centrale della Striscia di Gaza. L’Idf ha fatto sapere di aver individuato nella zona un impianto di produzione di mortai e una fabbrica di produzione di razzi e armi nascoste in un edificio appartenente a un’organizzazione umanitaria.

13:20 Media Israele, sospetto attacco a Ra’anana

Sarebbe di almeno 11 feriti il bilancio di un sospetto attacco, compiuto con un’automobile e con armi da taglio, nella città israeliana di Ra’anana. Lo riporta The Times of Israel, citando fonti sanitarie. Tra i feriti in Haharoshet Street un uomo di 66 anni e altri due pedoni che non sarebbero in gravi condizioni. In Ahuza street altre otto persone sarebbero rimaste ferite ma sulle loro condizioni non è stata ancora fatta chiarezza. 

13:00 Sirene allarme in nord e sud Israele

Le sirene d’allarme hanno suonato questa mattina nel nord e nel sud di Israele. Lo riporta Haaretz. Nella parte settentrionale dello Stato ebraico, vicino al confine con il Libano, le sirene sono state seguite dalla caduta di due missili in zone aperte vicino alla comunità di Matat. Allerta massima anche nel sud di Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza. In questo caso le sirene hanno suonato nei kibbutz di Kfar Azza e Sa’ad. 

12:50 Centinaia di residenti di Gaza assaltano camion aiuti 

Centinaia di residenti della Striscia di Gaza avrebbero preso d’assalto un camion con aiuti umanitari nella zona di Al-Rashid Street, a ovest di Gaza. Lo scrive Al Jazeera su X, postando un video nel quale si vedono centinaia di persone salire sul camion, che trasportava farina e beni di prima necessità, destinati alla popolazione assediata dell’enclave.

12:30 Almeno 30 morti in raid israeliani, anche bambini 

Almeno 33 persone, fra cui donne e bambini, sarebbero stati uccisi negli attacchi effettuati nella notte da Israele sulla Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa citando fonti mediche. In particolare – viene spiegato – i raid si sarebbero concentrati contro diverse aree di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, e nei campi di Bureij e Al-Maghazi nella parte centrale dell’enclave. 

12:15 Media Usa, no prove coinvolgimento Iran in attacchi Houthi 

I funzionari dell’intelligence statunitense non vedono prove dirette che colleghino l’Iran agli attacchi nel Mar Rosso. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti informate. Le stesse fonti affermano di continuare a ritenere che l’Iran non sia interessato a una guerra più ampia, anche se ha incoraggiato le operazioni degli Houthi nel Mar Rosso. “Lo scopo dei delegati iraniani, sostengono, è trovare un modo per colpire Israele e gli Stati Uniti senza scatenare il tipo di guerra che l’Iran vuole evitare”. Allo stesso tempo, viene precisato, “non ci sono prove dirette che gli alti dirigenti iraniani abbiano ordinato i recenti attacchi Houthi alle navi nel Mar Rosso“. 

12:00 Ben Gvir: “Erodgan un nazista, boicottare Turchia”

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdoganè un nazista in tutto. Invito gli israeliani a non volare in Turchia, a non acquistare alcun prodotto turco e a non sostenerli. È vietato allo Stato di Israele e ai cittadini israeliani mostrare clemenza nei confronti della Turchia. Non possiamo essere calpestati“. Lo scrive su X il ministro israeliano della Sicurezza interna, e leader ultranazionalista, Itamar Ben Gvir. “La Turchia agisce nei confronti degli attori israeliani e verso qualsiasi cosa abbia un odore di israelianità con il nazismo”, afferma Ben Gvir.

11:30 Israele, calciatore Sagiv Jehezkel rientra oggi da Turchia

È previsto per oggi il rientro in Israele del calciatore Sagiv Jehezkel, trattenuto ieri in Turchia dopo aver mostrato un messaggio di sostegno per gli ostaggi ancora nella mani di Hamas a Gaza durante una partita della Super league turca. Lo ha annunciato il ministero israeliano degli Esteri che in queste ore ha collaborato “con tutte le autorità competenti della Turchia per ottenere il rapido rilascio” del giocatore dell’Antalyaspor. “Chiunque arresti un calciatore” per un atto di solidarietà “nei confronti dei 136 ostaggi tenuti per oltre 100 giorni nelle mani di un’organizzazione terroristica omicida rappresenta una cultura di omicidio e odio”, ha aggiunto Katz, citato da The Times of Israel.

11:00 Houthi: “Yemen diventerà cimitero per gli americani” 

“Dopo questa aggressione, lo Yemen diventerà un cimitero per gli americani che lasceranno la regione umiliati“. Questo l’avvertimento di Ali al-Qahoum, membro degli Houthi, intervistato dall’agenzia iraniana Irna dopo i raid condotti dalle forze statunitensi e britanniche su obiettivi ribelli nello Yemen. “La nazione, i leader e le forze armate dello Yemen sono pienamente pronti ad entrare in una guerra diretta e totale con il ‘Grande Satana’ (come la propaganda iraniana definisce gli Stati Uniti ndr) per difendere la Palestina. Con questa aggressione hanno iniziato una guerra ad ampio raggio con lo Yemen, sicuramente si pentiranno di questa aggressione e pagheranno un prezzo pesante”, ha aggiunto. 

10:40 Tajani: “Reazione Israele necessaria ma sia proporzionata”

“È ovvio che per noi non si tratta di genocidio come qualcuno ha sostenuto, ma la reazione va proporzionata, ci sono troppe vittime civili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di Rtl 102.5. “Israele è stata vittima di un attacco veramente disumano – ha aggiunto – così come sono stati uccisi i civili è una cosa mai vista, l’accanimento sui cadaveri, la caccia delle persone casa per casa, la presa degli ostaggi. La reazione di Israele è legittima però ci sono troppe vittime civili palestinesi che sono estranee ad Hamas. È altrettanto vero che Hamas usa i civili come scudo”. 

10:30 Idf, 9 membri Hamas arrestati in ateneo Nablus

Nove presunti membri di Hamas sono stati arrestati durante l’operazione israeliana della scorsa notte nell’università an-Najah di Nablus, in Cisgiordania. Lo riporta The Times of Israel, citando le forze israeliane di difesa (Idf). I sospettati sarebbero stati membri del corpo studentesco di Hamas nell’ateneo e sono stati catturati dai riservisti dell’unità d’élite Duvdevan e da agenti della polizia di frontiera. Gli arresti, spiega l’Idf, sono parte degli sforzi volti a sventare attacchi terroristici contro Israele. 

10:00 Autorità Gaza, 24.100 palestinesi uccisi da inizio guerra 

Continua a salire il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi nelle operazioni israeliane nella Striscia di Gaza a oltre tre mesi dall’inizio della guerra. Secondo l’ultimo aggiornamento del locale ministero della Sanità le vittime hanno raggiunto quota 24mila e 100, cui vanno aggiunti i 60mila e 834 feriti. Lo riporta Al Jazeera. Il dicastero ha aggiunto che nelle ultime 24 ore le vittime provocate dagli attacchi israeliani sono state 132. 

09:00 Usa abbattono missile lanciato da ribelli Houthi nel Mar Rosso

Domenica i ribelli Houthi dello Yemen hanno lanciato un missile cruiser antinave contro un cacciatorpediniere americano nel Mar Rosso, ma un aereo da caccia americano lo ha abbattuto. E’ questo l’ultimo attacco che ha sconvolto il trasporto marittimo globale nel mezzo della guerra di Israele con Hamas nella Striscia di Gaza. L’attacco segna il primo attacco riconosciuto dagli Houthi da quando l’America e le nazioni alleate hanno iniziato gli attacchi venerdì contro i ribelli dopo settimane di assalti alle navi nel Mar Rosso. Gli Houthi hanno preso di mira quel corridoio cruciale che collega le spedizioni di energia e merci dell’Asia e del Medio Oriente attraverso il Canale di Suez verso l’Europa durante la guerra tra Israele e Hamas, attacchi che minacciano di ampliare quel conflitto fino a trasformarlo in una conflagrazione regionale.Gli Houthi, un gruppo ribelle sciita alleato dell’Iran che ha conquistato la capitale dello Yemen nel 2014, non hanno riconosciuto immediatamente l’attacco.Non è stato immediatamente chiaro se gli Stati Uniti avrebbero reagito all’ultimo attacco, anche se il presidente Joe Biden ha affermato che “non esiterà a prendere ulteriori misure per proteggere il nostro popolo e il libero flusso del commercio internazionale, se necessario”. 

07:00 Netanyahu: “Nessuno ci impedirà di distruggere Hamas”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che “nessuno ci impedirà” di distruggere Hamas mentre la guerra a Gaza ha superato la soglia dei 100 giorni. I suoi commenti – riportati dalla Cnn – suggeriscono che Israele non si conformerebbe alla Corte internazionale di giustizia, dove è stato accusato di genocidio e gli potrebbe essere ordinato di fermare la sua offensiva. “Nessuno ci fermerà, né L’Aia, né l’asse del male e nessun altro”, ha detto. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha fatto eco alle promesse di Netanyahu domenica, dicendo che l’esercito israeliano sta “combattendo la guerra più giusta della nostra storia” e non si fermerà finché non avrà sconfitto Hamas.Mentre gli israeliani continuano a sostenere fortemente la guerra, la pressione internazionale continua a crescere a favore di un cessate il fuoco, mentre il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza aumenta.Secondo i dati diffusi sabato dal Ministero della Salute guidato da Hamas, almeno 23.843 persone sono state uccise nell’enclave dallo scoppio degli ultimi combattimenti, con più di 60.000 feriti. 

 

06:30 25 studenti arrestati in raid Israele a Nablus

A Nablus, le forze israeliane hanno preso d’assalto il campus dell’Università An-Najah dove gli studenti stavano organizzando un sit-in di protesta. Secondo gli studenti più di 25 di loro sono stati arrestati. Il rettore dell’università – si legge sul sito di Al Jazeera – ha recentemente affermato che tutte le comunicazioni erano state interrotte dentro e intorno al campus. Inoltre, tutti gli studenti presenti hanno ricevuto un messaggio di testo dalle forze israeliane che diceva loro di “arrendersi subito”. 

06:15 Biden: “Usa non smetteranno di lavorare per portare ostaggi a casa”

 “Oggi è un devastante e tragico traguardo: 100 giorni di prigionia per le oltre 100 persone innocenti, tra cui 6 americani, che sono ancora tenute in ostaggio da Hamas a Gaza”, “in questo giorno terribile, ribadisco ancora una volta la mia promessa a tutti gli ostaggi e alle loro famiglie: siamo con voi. Non smetteremo mai di lavorare per riportare a casa gli americani”. Lo afferma il presidente Usa, Joe Biden, in una dichiarazione pubblicata a 100 giorni dal 7 ottobre. “Da quando Hamas ha brutalmente attaccato Israele il 7 ottobre, la mia Amministrazione ha perseguito una diplomazia aggressiva per riportare a casa gli ostaggi. Abbiamo visto i primi risultati di questo sforzo alla fine di ottobre, quando due americani si sono riuniti ai loro cari. A novembre, lavorando in stretto coordinamento con Qatar, Egitto e Israele, abbiamo mediato una pausa di sette giorni nei combattimenti che ha portato al rilascio di 105 ostaggi – tra cui un bambino americano di 4 anni – e ci ha permesso di far affluire a Gaza ulteriori aiuti umanitari di vitale importanza”, si legge nella dichiarazione di Biden. 

06:00 Hamas pubblica video con 3 ostaggi, fra loro 26enne Noa rapita al rave

Hamas ha pubblicato un nuovo video che mostra 3 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il Times of Israel, precisando che i 3 che compaiono negli spezzoni montati insieme sono Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky, che si identificano e chiedono al governo israeliano di riportarli a casa. Noa Argamani, 26 anni, fu rapita il 7 ottobre dai miliziani dal rave Supernova nel deserto e portata via a bordo di una moto, come testimoniato da un filmato nel quale la giovane gridava “non uccidetemi”. 

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