Al via in Iowa la corsa alla Casa Bianca
Caucus e primarie: da queste parole comincia la corsa degli Stati Uniti alle Presidenziali del 2024. Ma cosa sono e come funzionano nella corsa alla Casa Bianca? Entrambi, caucus e primarie, si svolgono sia nelle file dei Democratici sia tra quelle dei Repubblicani, nei mesi precedenti alle elezioni per individuare i candidati che si sfideranno per ottenere la nomination e correre poi, effettivamente, per la Casa Bianca. Anche se hanno lo stesso scopo, presentano tuttavie delle differenze strutturali. A iniziare la corsa verso il voto il 15 gennaio è il caucus repubblicano nello Stato dell’Iowa.
I CAUCUS
I caucus, sono delle assemblee (il termine era usato dai nativi americani per le riunioni dei capi tribù) gestite dai partiti che, solo in alcuni Stati americani, chiedono agli elettori di confrontarsi in un posto pubblico sulle preferenze in merito alle candidature. La discussione generata, con la volontà di condurre l’assemblea dalla propria parte, porta alla selezione, a livello statale, dei delegati che andranno poi alla convention generale, quella che deciderà il candidato per la Casa Bianca.
IL CAUCUS IN IOWA
Ad aprire le danze della corsa alla Casa Bianca è il 15 gennaio il caucus repubblicano in Iowa, una tradizione fin dagli anni 70, alle ore 19. Favorito l’ex presidente Donald Trump, dato dai sondaggi in vantaggio sull’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite Nikki Haley e sul governatore della Florida Ron DeSantis.
LA SCELTA DEM IN IOWA
Se c’è attesa intorno al risultato del GOP, quest’anno ci sarà invece una novità nella gestione del Caucus democratico in Iowa. Le votazioni, infatti, si terranno via posta e i risultati non saranno resi noti fino a marzo. La decisione è stata presa dopo che i caucus del 2020 non sono riusciti a produrre un vincitore chiaro e indiscusso. Quindi i militanti democratici dell’Iowa terranno ancora i caucus lo stesso giorno dei repubblicani, ma a differenza degli anni precedenti, i partecipanti al caucus non voteranno né indicheranno la loro scelta per rappresentare il partito alle elezioni presidenziali di novembre. I caucus democratici del 15 gennaio eleggeranno i delegati alle convention di contea di marzo, che rappresenta il passo successivo nella selezione delle persone che fungeranno da delegati alla convention nazionale democratica di Chicago in agosto. Ai delegati della convention nazionale sarà richiesto di votare per un candidato alla presidenza in base ai risultati del processo di votazione per corrispondenza.
LE PRIMARIE
I caucus, tuttavia, rimangono in vita solo in alcuni Stati: altrove c’è un mix di assemblee ed elezioni primarie. Queste funzionano come normali elezioni: sono gestite dallo Stato che le organizza, si può votare in anticipo, per posta o di persona nei seggi. Esistono primarie chiuse, dove possono partecipare solo gli iscritti al partito, e quelle aperte, dove chiunque può votare. Non si può, però, partecipare ad entrambe le consultazioni per i democratici o i repubblicani: bisogna scegliere.
I DELEGATI
Lo scopo delle consultazioni, caucus o primarie, è quello di eleggere dei delegati, prima a livello locale, poi statale, che alle grandi convention estive di Repubblicani e Democratici, voteranno per uno dei candidati alla presidenza. I delegati variano in base alla grandezza dello Stato rappresentato: tra i delegati è possibile che ci siano degli “uncomitted”, svincolati da qualsiasi impegno verso l’uno o l’altro candidato, ma in linea di massima un delegato è tenuto alla fedeltà all’impegno preso durante caucus o primarie.
LE CONVENTION
A incoronare i candidati per la Casa Bianca saranno le convention estive. Quella dei Democratici si terrà a Chicago dal 19 al 22 agosto. Quella Repubblicana dal 15 al 18 luglio a Milwaukee. Da entrambe usciranno le squadre, composte da candidato presidente e vicepresidente, che punteranno a Washington.
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