Mar Rosso, Usa colpiscono missili antinave Houthi

Per il Comando centrale statunitense "rappresentavano una minaccia imminente"

Ancora alta la tensione nel Mar Rosso, dove i ribelli Houthi dello Yemen minacciano il commercio internazionale con i loro attacchi contro le navi cargo. Mercoledì mattina, in risposta alle azioni del gruppo, le forze americane hanno “condotto attacchi contro due missili antinave Houthi puntati verso il Mar Rosso meridionale pronti per essere lanciati”. Lo ha comunicato su X il Comando centrale statunitense (Centcom). “Le forze statunitensi hanno identificato i missili nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina statunitense nella regione. Le forze statunitensi successivamente hanno colpito e distrutto i missili per legittima difesa. Questa azione proteggerà la libertà di navigazione e renderà le acque internazionali più sicure per le navi della marina americana e le navi mercantili”, prosegue Centcom. In precedenza Stati Uniti e Gran Bretagna avevano annunciato di aver condotto un nuovo raid sullo Yemen, colpendo otto obiettivi houthi, tra cui un sito di stoccaggio sotterraneo. Una dichiarazione rilasciata dal Pentagono, citata dalla Bbc, ha confermato “un ulteriore round di attacchi proporzionati e necessari” contro gli Houthi. “Il nostro obiettivo resta quello di allentare le tensioni e ripristinare la stabilità nel Mar Rosso, ma ribadiamo il nostro avvertimento alla leadership Houthi: non esiteremo a difendere vite umane e il libero flusso del commercio in uno dei Paesi più importanti del mondo”, si legge nella dichiarazione.

Usa, Uk, Italia e altri 21 paesi: “Houthi costituiscono minaccia”

Intanto, in una dichiarazione congiunta dei governi di Usa, Regno Unito, Italia, Albania, Australia, Bahrein, Canada, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Guinea-Bissau, Ungheria, Kenya, Lettonia, Lituania, Montenegro, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Macedonia del Nord, Polonia, Repubblica di Corea, Romania, si legge: “Gli attacchi che gli Houthi hanno lanciato contro navi commerciali e militari da metà novembre costituiscono una minaccia per tutti i paesi“. La dichiarazione prosegue affermando: “Gli oltre trenta attacchi che gli Houthi hanno lanciato contro navi commerciali e militari da metà novembre costituiscono una minaccia per tutti i paesi che fanno affidamento sul trasporto marittimo internazionale. Condanniamo questi attacchi e ne chiediamo la fine. Sottolineiamo inoltre che coloro che forniscono agli Houthi le armi per condurre questi attacchi stanno violando la risoluzione 2216 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il diritto internazionale”. In conclusione, “la risposta internazionale del 22 gennaio ai continui attacchi degli Houthi ha dimostrato la volontà condivisa di sostenere i diritti e le libertà di navigazione e di difendere la vita dei marinai da attacchi illegali e ingiustificabili”.