Resta alta la tensione in Medioriente. Una donna è rimasta uccisa in un attacco missilistico proveniente dal Libano, Tel Aviva ha preparato una risposta molto forte. Almeno quattro civili sono rimasti uccisi negli attacchi aerei lanciati dall’esercito israeliano sul sud del Libano.
E’ stato il direttore generale di Magen David Adom, Eli Bin, citato da The Times of Israel, a raccontare l’attacco da parte del Libano questa mattina. Nella località di Kan, spiegato Bin, mentre i medici si trovavano all’interno degli edifici colpiti hanno trovato il corpo di una donna. Nell’attacco, apparentemente compiuto da Hezbollah, sono rimaste anche ferite sette persone.
In una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato: “Il tributo umano e la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza sono intollerabili e le operazioni israeliane devono cessare”. Lo riferisce l’Eliseo, come riporta l’emittente francese Bfmtv. Macron ha inoltre espresso la sua “ferma opposizione” a un’offensiva israeliana a Rafah, “che potrebbe solo portare a una catastrofe umanitaria di nuova portata, nonché a qualsiasi spostamento forzato di popolazioni, che costituirebbe una violazione del diritto umanitario internazionale e creerebbe un ulteriore rischio di escalation regionale”.
Macron ha anche chiesto a Netanyahu di aprire “tutti i valichi” e “una via terrestre diretta dalla Giordania” per fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, ritenendo “ingiustificabile” che il loro accesso sia negato. Ricordando “l’attaccamento della Francia alla sicurezza di Israele” e la necessità di liberare gli ostaggi detenuti da Hamas, Macron ritiene che sia urgente concludere un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Almeno 4 civili sono rimasti uccisi negli attacchi aerei lanciati dall’esercito israeliano sul sud del Libano.Una donna, un ragazzo e un bambino sono morti nella città di Al-Sawana, mentre una quarta persona è rimasta uccisa ad Adshit, dove altri 9 civili sono rimasti feriti. Lo riporta il sito libanese Al-Manar.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere di aver lanciato “un’estesa ondata” di attacchi aerei sul Libano. Lo riportano i media israeliani. I raid arrivano dopo che sono stati lanciati razzi dal Libano nel nord di Israele. I missili hanno colpito una base militare a Safed, uccidendo una donna e ferendo altre otto persone.
I palestinesi hanno iniziato a evacuare l’ospedale Nasser, il principale nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. È quanto si vede nei video condivisi sui social dai medici sul posto. Settimane di pesanti combattimenti hanno isolato la struttura medica e causato la morte di diverse persone al suo interno. I video mostrano decine di palestinesi che trasportano le loro cose in sacchi e si dirigono fuori dal complesso ospedaliero. Un medico con un camice verde cammina davanti alla folla, che sventola bandiere bianche.
L’esercito israeliano ha detto di aver aperto un percorso sicuro per consentire ai civili di lasciare l’ospedale, mentre i medici e i pazienti potevano rimanere al suo interno. Le truppe hanno ricevuto l’ordine di “dare priorità alla sicurezza dei civili, dei pazienti, degli operatori sanitari e delle strutture mediche durante l’operazione”. Il ministero della Sanità di Gaza ha affermato che all’interno della struttura si trovavano circa 300 operatori sanitari, 450 pazienti e circa 10.000 sfollati.
Dopo i razzi lanciati dal Libano contro l’Alta Galilea, nel nord di Israele, le Forze di difesa israeliane (Idf) si stanno preparando a una “risposta significativa in Libano”, apparentemente non solo nei luoghi da cui sono partiti i missili. È quanto riferisce Ynet. In precedenza, era stato riferito che il bombardamento ha colpito il quartier generale del Comando nord a Safed, ha ferito 7 persone e ucciso una donna.
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha chiesto al movimento di Hamas “di completare rapidamente l’accordo sugli ostaggi, di risparmiare al nostro popolo palestinese le sofferenze di un’altra catastrofe con conseguenze indesiderabili, non meno pericolosa della Nakba del 1948, e di evitare l’attacco dell’occupazione alla città di Rafah, che porterà a migliaia di vittime, sofferenze e sfollamenti per il nostro popolo”. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa.
La Spagna e l’Irlanda hanno chiesto alla Commissione europea di agire con urgenza rispetto alla crisi in corso a Gaza. “Considerata la situazione critica a Rafah” i due Paesi “hanno chiesto alla Commissione europea di verificare urgentemente se Israele stia compiendo i suoi obblighi di rispettare i diritti umani a Gaza”, ha annunciato il premier spagnolo Pedro Sanchez su X, sottolineando che “l’impegno dell’Ue a favore dei diritti umani e della dignità non può avere eccezioni”. “Ricordiamo inoltre l’orrore del 7 ottobre e chiediamo il rilascio di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco immediato che possa facilitare l’accesso alle forniture umanitarie di cui c’è urgentemente bisogno”, ha aggiunto Sanchez.
La Moncloa ha precisato in una nota che “alla luce dell’insostenibile situazione a Gaza e con il rischio di una catastrofe umanitaria ancora più grave a causa dell’espansione dell’operazione militare israeliana su Rafah, il primo ministro spagnolo e il primo ministro irlandese hanno scritto alla Commissione europea per chiedere una valutazione urgente dell’Accordo di associazione Ue-Israele, per verificare se i punti essenziali della relazione in termini di diritti umani e principi democratici siano rispettati”. I due hanno poi proposto che il Consiglio dell’Ue prenda “provvedimenti adeguati” se Israele dovesse risultare inadempiente rispetto agli obblighi concordati.
Con un post pubblicato su X, il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, e leader dell’estrema destra, Itamar Ben Gvir, ha fatto capire di considerare gli attacchi missilistici di oggi contro Safed partiti dal Libano una dichiarazione di guerra, esortando a smettere di trattare la situazione del confine nord in modo diverso da Gaza. “Questi non sono singoli attacchi, è una guerra”, ha scritto Ben Gvir. I falchi della guerra come Ben Gvir considerano un errore la diversità di trattamento, rispetto ad Hamas, sinora riservata dal governo israeliano nei confronti di Hezbollah.
Continua a salire il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a seguito degli attacchi israeliani.Dall’inizio della guerra sono stati uccisi 28.576 palestinesi, secondo il locale ministero della Sanità gestito da Hamas, citato da al Jazeera. I feriti totali sono, al momento, 68.291. Nelle ultime 24 ore, prosegue il dicastero, 103 palestinesi sono stati uccisi e 145 feriti.
“Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina e Israele. Soffrono tanto. Preghiamo per questi fratelli e sorelle che soffrono per la guerra”. Così Papa Francesco al termine dell’udienza generale.
“Se diciamo no a uno Stato palestinese rischiamo che Hamas diventi l’unica speranza dei palestinesi” ma “Hamas è un’organizzazione terroristica”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a ‘Non stop news’ su Rtl 102.5. “L’obiettivo – ha proseguito – è la strategia dei due popoli, due Stati perché” oltre a dover garantire la sicurezza di Israele “dobbiamo anche dare una prospettiva al popolo palestinese che deve pensare di avere un proprio Stato non guidato dai terroristi di Hamas ma libero e democratico”.
I familiari delle persone tenute in ostaggio da Hamas sono in viaggio per l’Aia (Paesi Bassi) dove presenteranno la loro denuncia contro Hamas davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig). Prima di imbarcarsi i parenti degli ostaggi hanno affidato a un comunicato le loro dichiarazioni. Per Ofri Bibas, sorella di Yarden Bibas, “oggi stiamo facendo la storia mentre ci dirigiamo all’Aia, davanti alla Corte penale internazionale. Questo è un passo molto importante nella nostra lotta, come cittadini della nostra nazione e come cittadini del mondo, per gridare ‘Basta!'”.
Due bambini, ha ricordato facendo riferimento al piccolo Kfir Bibas e al fratello maggiore Ariel, “ancora innocenti dei mali del mondo, insieme ai loro genitori, sono tenuti prigionieri da un’organizzazione terroristica i cui membri hanno ucciso, accecato e commesso atti indicibili“. L’intera umanità, ha ricordato, “deve restare unita contro un esercito terroristico globale, di cui Hamas è solo una delle unità in missione.E se qualcuno per un momento dimentica il motivo, chiuda di nuovo gli occhi e immagini i miei due nipotini dai capelli rossi, con i loro sorrisi accattivanti e le loro risate innocenti, tenuti in prigionia omicida”.