La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola: "Mosca gli ha tolto la libertà e la vita ma non la sua dignità"

E’ morto Alexey Navalny, dissidente politico russo detenuto in un carcere nelle regione di Yamal (oltre il Circolo Polare Artico). Il Cremlino ha fatto sapere di non conoscere le cause del decesso del 47enne nemico di Vladimir Putin. La sua scomparsa, però, ha sconvolto il mondo interno scatenando le reazioni di politici e attivisti. 

La moglie Yulia Navalnaya: “Putin responsabile, sarà punito”

A piangere la morte dell’attivista è soprattutto la moglie Yulia Navalnaya. “Non possiamo credere a Putin e al suo governo, perché mentono continuamente. Ma se questa notizia è vera, Putin e tutto il suo staff, tutti i suoi uomini, pagheranno per quello che hanno fatto. Saranno portati davanti alla giustizia e questo avverrà presto”, ha affermato la donna. “Tutte le persone del mondo devono combattere contro questo male, questo orribile regime in Russia e Putin deve essere ritenuto personalmente responsabile per tutte le atrocità commesse nel nostro paese negli ultimi anni”, ha detto ancora la politica ed economista, sottolineando di aver deciso di restare a Monaco di Baviera e parlare, prima di tornare dai sui figli, “perché è quello che avrebbe fatto Alexei”. 

Parolin: “Sua morte ci stupisce e ci riempie di dolore”

“Stupisce” e “riempie di dolore” la notizia della morte di Alexey Navalny. A parlare è il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, come riporta Vatican News. Ha parlato a margine della messa da lui presieduta alla Chiesa del Gesù a Roma per la commemorazione del 106esimo anniversario della Restaurazione dello Stato della Lituania.

Biden: “Non sono sorpreso, Putin responsabile”. 

Anche Joe Biden punta il dito contro Vladimir Putin. “Non sono sorpreso” ma “sono indignato” dalla notizia della morte di Alexei Navalny, ha detto il presidente americano, parlando alla Casa Bianca. “Putin è responsabile per la morte di Navalny”, anche se non ci sono prove al momento di un assassinio dell’oppositore russo. La sua morte è la “conseguenza di qualcosa che Putin ha fatto”.

Ue: “Assassinato lentamente da Putin”

Alexei Navalny “è stato lentamente assassinato dal presidente Putin e dal suo regime, che non temono altro che il dissenso del proprio popolo. Non risparmieremo alcuno sforzo per chiedere conto alla leadership politica e alle autorità russe. Chiediamo alle autorità russe di stabilire tutti i fatti riguardanti la morte di Navalny. La Russia deve rilasciare immediatamente tutti gli altri prigionieri politici”. Lo scrivono in una nota congiunta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.”Siamo scioccati e addolorati dalle notizie di oggi sulla morte del politico dell’opposizione russa Alexei Navalny. I nostri pensieri vanno a sua moglie Yulia Navalnaya, alla sua famiglia e a tutti coloro che in Russia e altrove credono in un futuro democratico e pacifico per la Russia. Onoreremo la sua memoria come combattente per la libertà”, scrivono i vertici Ue. “Alexei Navalny ha dimostrato incredibile coraggio e determinazione per tutta la sua vita. È tornato coraggiosamente in Russia dopo un atroce tentativo di omicidio. Ha dato speranza ai democratici e alla società civile in Russia, motivo per cui così tante persone da tutto il paese si sono unite alle sue azioni e hanno ascoltato i suoi messaggi. 

“Le autorità russe hanno risposto alle sue legittime attività politiche e anticorruzione con misure motivate politicamente, mandandolo in una colonia penale a regime severo lontano da Mosca, inaccessibile alla sua famiglia, ai suoi amici e agli osservatori, e hanno vessato i suoi avvocati”, sottolineano von der Leyen e Borrell, che aggiungono: “Abbiamo ripetutamente invitato la Russia a garantire la sua sicurezza e salute e abbiamo espresso la nostra preoccupazione per i suoi ripetuti maltrattamenti, le misure disciplinari ingiustificate e illegali e le molestie equivalenti a torture fisiche e psicologiche da parte delle autorità carcerarie”.

Mattarella: “Sua vicenda ha scosso le coscienze”

Sergio Mattarella scosso per la morte di Navalny. “Rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell’opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere”, ha dichiarato il presidente della Repubblica.

Mattarella: “Suo coraggio resterà di richiamo per tutti”

Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti. Esprimo alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana”, ha aggiunto Mattarella. 

Pussy Riot: “Da Putin uno schiaffo all’Occidente”

“Credo che Vladimir Putin abbia ucciso Alexei Navalny”, e l’uccisione dell’oppositore politico è stato un altro modo per il leader russo di “mandare al diavolo l’Occidente”. Lo ha detto a LaPresse l’attivista Olga Borisova, che per sette anni ha fatto parte del collettivo femminista russo Pussy Riot, ricordando che più volte il presidente Usa Joe Biden aveva avvertito di gravi conseguenze in caso di morte dell’oppositore politico. Borisova ha aggiunto di sperare che chi in Europa aveva “dubbi” su Putin e il suo regime “si svegli e capisca che rappresenta il male”. 

Pussy Riot: “Per sconfiggere Putin bisogna aiutare Ucraina a vincere guerra”

“L’unico modo per sconfiggere Vladimir Putin è quello di aiutare l’Ucraina a vincere la guerra”, ha aggiunto Borisova. “Dobbiamo essere uniti, noi attivisti all’estero, i cittadini in Russia e i governi”. 

Meloni: “Altra triste pagina, fare chiarezza”

E’ intervenuta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che chiede venga fatta chiarezza sull’accaduto. “La morte di Alexei Navalny, durante la sua detenzione, è un’altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale. Esprimiamo il nostro sentito cordoglio e ci auguriamo che su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza“, ha affermato. 

Macron: “Spiriti liberi messi nei gulag e condannati a morte”

“Nella Russia di oggi, gli spiriti liberi vengono messi nei gulag e condannati a morte. Rabbia e indignazione. Saluto la memoria di Alexey Navalny, il suo impegno e il suo coraggio. Il mio pensiero va alla sua famiglia, ai suoi cari e al popolo russo”, ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron.

Blinken: “La Russia è responsabile”

“La Russia è responsabile di questo. Parleremo con molti altri paesi preoccupati per Alexei Navalny, soprattutto se queste notizie si rivelano vere”, ha detto il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. L’alto funzionario americano ha sottolineato che la questione di Navalny evidenzia “la debolezza e il marciume al centro di ciò che Putin ha costruito”. 

Kamala Harris: “Segno della brutalità di Putin, Russia responsabile”

A seguire sono arrivate le dichiarazioni di Kamala Harris. “Se confermata, la morte di Alexei Navalny, sarebbe un ulteriore segno della brutalità di Putin“, ha detto la vicepresidente degli Stati Uniti in apertura del suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Qualunque sia la storia che raccontano, deve essere chiaro: la Russia è responsabile e su questo avremo altro da dire in futuro”. 

Casa Bianca: “Se notizia confermata è terribile tragedia”

“Se la notizia è confermata, si tratta di una terribile tragedia”. È quanto afferma il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, parlando alla National Public Radio.

Presidente Lettonia: “Brutalmente assassinato da Cremlino”

“Qualunque sia la vostra opinione su Alexey Navalny come politico, è stato appena brutalmente assassinato dal Cremlino. Questo è un fatto ed è qualcosa che si dovrebbe sapere sulla vera natura dell’attuale regime russo. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici”. Così il presidente della Lettonia Edgars Rinkevics sui social. 

Von der Leyen: “Putin teme dissenso, uniamoci nella lotta”

“Profondamente turbata e rattristata dalla notizia della morte di Alexei Navalny. Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo. Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime. Uniamoci nella nostra lotta per salvaguardare la libertà e la sicurezza di coloro che osano opporsi all’autocrazia”, ha detto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Metsola: “Mosca gli ha tolto libertà ma non dignità”

“Il mondo ha perso un combattente il cui coraggio risuonerà attraverso le generazioni. Inorridita dalla morte del vincitore del Premio Sakharov Alexei Navalny. La Russia gli ha tolto la libertà e la vita, ma non la sua dignità. La sua lotta per la democrazia continua a vivere. I nostri pensieri sono con sua moglie e i suoi figli”, ha scritto su X la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola

Michel:”Ue ritiene il regime russo l’unico responsabile”

A commentare la scomparsa dell’oppositore di Putin è stato anche Charles Michel. “Alexei Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l’estremo sacrificio. L’Ue ritiene il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia e a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono ma la lotta per la libertà non finisce mai”, ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo. 

Zelensky: “E’ stato ucciso, Putin dovrà rendere conto”

Non ha dubbi nemmeno Volodymyr Zelensky, convinto della reposonsabilità del Cremlino per la morte del 47enne di Butyn. “Alexei Navalny è stato ucciso” e il presidente russo, Vladimir Putin “dovrà rendere conto dei suoi crimini”, ha dichiarato il presidente ucraino durante la conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a Berlino. 

Stoltenberg: “Triste e preoccupato, Russia deve dare risposte”

“Sicuramente dobbiamo accertare i fatti e la Russia dovrà rispondere a tutte le domande, domande serie, sulle cause”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Sono molto triste e preoccupato per queste notizie. Navalny è stata una forte voce per la democrazia e la Nato ha chiesto più volte il suo rilascio immediato. Oggi i miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi cari”, ha detto ancora Stoltenberg.

Scholz: “Ha pagato con la vita il suo coraggio”

“Probabilmente ha pagato il suo coraggio con la vita”, ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la conferenza congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a Berlino. Il leader tedesco ha descritto Navalny come un uomo coraggioso e ha definito un segno “terrbile” di cosa sia diventata la Russia che, “da tempo non è una democrazia”, ma è “un regime”.

Merkel: “Vittima del potere repressivo della Russia”

“La notizia della morte di Alexei Navalny mi riempie di grande sgomento. È diventato una vittima del potere statale repressivo della Russia”, ha dichiarato a Bild l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel. “È orribile che una voce coraggiosa e impavida che difendeva il suo Paese sia stata messa a tacere con metodi terribili. I miei pensieri vanno a sua moglie, ai suoi figli, ai suoi amici e ai suoi colleghi di lavoro”.

Sunak: “Notizia terribile, enorme tragedia per popolo russo”

Ha parlato anche il premier britannico Rishi Sunak. “È una notizia terribile. Alexey Navalny, il più accanito sostenitore della democrazia russa, ha dimostrato un coraggio incredibile per tutta la vita“, ha affermato sui social. “I miei pensieri sono rivolti a sua moglie e al popolo russo, per il quale questa è un’enorme tragedia”. 

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