L'Ue accusa il Cremlino, il presidente della Lettonia: "Brutalmente assassinato"

Alexei Navalny è morto in carcere. Lo riporta l’agenzia russa Tass, secondo la quale le cause della morte del dissidente russo 47enne sono in fase di accertamento. Lo scorso dicembre l’oppositore russo Navalny era stato trasferito dalla colonia penale Ik-6 Melekhovo in un carcere nella regione di Yamal, oltre il Circolo Polare Artico.

A settembre la Prima Corte d’Appello russa aveva invece respinto il ricorso presentato dai legali del dissidente contro la condanna a 19 anni di carcere in regime speciale per “estremismo”. Il Cremlino , tramite il portavoce Peskov, ha dichiarato di non essere a conoscenza delle cause della morte di Navalny: “Non lo so. Dovrebbero essere i medici a scoprirlo in qualche modo”, ha sottolineato. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto: “La reazione immediata dei leader della Nato alla morte di Navalny, sotto forma di accuse dirette alla Russia, è rivelatrice di se stessa“. Su Telegram ha aggiunto: “L’esame forense non è ancora disponibile, ma l’Occidente ha già pronte le sue conclusioni“, aggiunge.

L’ultima apparizione di Navalny in videocollegamento

 

Servizio carceri russo, Navalny si è sentito male dopo passeggiata

Secondo il servizio penitenziario russo l’oppositore russo Alexey Navalny è morto nella colonia penale n. 3 del distretto autonomo russo di Yamalo-Nenets dopo essersi sentito male dopo una passeggiata. “Il 16 febbraio il detenuto A.A. Navalny si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi subito conoscenza”, si legge in una nota, “immediatamente è arrivato il personale medico dell’istituto ed è stata chiamata un’ambulanza”.”Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, che non hanno dato risultati positivi”, aggiunge il comunicato, “i medici dell’ambulanza hanno dichiarato il decesso del detenuto”.

La moglie: “Putin pagherà”

“Non possiamo credere a Putin e al suo governo, perché mentono continuamente. Ma se questa notizia è vera, Putin e tutto il suo staff, tutti i suoi uomini, pagheranno per quello che hanno fatto. Saranno portati davanti alla giustizia e questo avverrà presto” ha detto Yulia Navalnaya, moglie di Alexei Navalny. “Tutte le persone del mondo devono combattere contro questo male, questo orribile regime in Russia e Putin deve essere ritenuto personalmente responsabile per tutte le atrocità commesse nel nostro paese negli ultimi anni”, ha detto ancora Navalnaya, sottolineando di aver deciso di restare a Monaco di Baviera e parlare, prima di tornare dai sui figli, “perché è quello che avrebbe fatto Alexei”. 

Biden: “Non sono sorpreso, Putin responsabile”

Anche Joe Biden punta il dito contro Vladimir Putin. “Non sono sorpreso” ma “sono indignato” dalla notizia della morte di Alexei Navalny, ha detto il presidente americano, parlando alla Casa Bianca. “Putin è responsabile per la morte di Navalny”, anche se non ci sono prove al momento di un assassinio dell’oppositore russo. La sua morte è la “conseguenza di qualcosa che Putin ha fatto”.

Cremlino: “Accuse Occidente rabbiose e inaccettabili”

La Russia considera rabbiose e inaccettabili le dichiarazioni dei politici occidentali sulla morte di Alexei Navalny. È quanto ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria. “Le dichiarazioni dei Paesi occidentali sono del tutto ovvie. Non ci sono informazioni sulle cause della morte. Tali dichiarazioni sono assolutamente rabbiose e le consideriamo assolutamente inaccettabili. Sono inaccettabili. Ecco come le trattiamo”, ha dichiarato. 

Presidente Duma: “Occidente trae vantaggio dalla sua morte”

Mosca, intanto, si difende dalle accuse di Stati Uniti, Unione europea e altri Paesi del blocco occidentale, che ritengono Putin il responsabile della morte dell’oppositore 47enne.
La morte di Alexei Navalny è un vantaggio per l’Occidente, dalle autorità statunitensi e della Nato al cancelliere tedesco Olaf Scholz, dal primo ministro britannico Rishi Sunak al presidente ucraino Vladimir Zelensky. È quanto ha detto la presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, come riporta l’agenzia di stampa russa Ria. “Washington e Bruxelles sono da accusare per la morte di Navalny…Tutti loro, i loro nomi sono ben noti: dal segretario generale della Nato e la leadership degli Stati Uniti a Scholz, Sunak e Zelensky, sono i colpevoli della morte di Navalny. Sono loro che hanno preso un gran numero di decisioni fallimentari e si sono aggrappati alle loro posizioni”, ha dichiarato Volodin, aggiungendo che la causa del decesso sarà accertata dagli esperti forensi e dalle indagini, ma quando, senza aspettare i risultati, vengono lanciate accuse e dichiarazioni da parte di politici e capi di Stato ostili, bisogna innanzitutto rispondere alla domanda ‘chi beneficia oggi della morte di Navalny’. 

Ue: “Assassinato lentamente da Putin”

Alexei Navalny “è stato lentamente assassinato dal presidente Putin e dal suo regime, che non temono altro che il dissenso del proprio popolo. Non risparmieremo alcuno sforzo per chiedere conto alla leadership politica e alle autorità russe. Chiediamo alle autorità russe di stabilire tutti i fatti riguardanti la morte di Navalny. La Russia deve rilasciare immediatamente tutti gli altri prigionieri politici”. Lo scrivono in una nota congiunta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell.”Siamo scioccati e addolorati dalle notizie di oggi sulla morte del politico dell’opposizione russa Alexei Navalny. I nostri pensieri vanno a sua moglie Yulia Navalnaya, alla sua famiglia e a tutti coloro che in Russia e altrove credono in un futuro democratico e pacifico per la Russia. Onoreremo la sua memoria come combattente per la libertà”, scrivono i vertici Ue. “Alexei Navalny ha dimostrato incredibile coraggio e determinazione per tutta la sua vita. È tornato coraggiosamente in Russia dopo un atroce tentativo di omicidio. Ha dato speranza ai democratici e alla società civile in Russia, motivo per cui così tante persone da tutto il paese si sono unite alle sue azioni e hanno ascoltato i suoi messaggi. 

“Le autorità russe hanno risposto alle sue legittime attività politiche e anticorruzione con misure motivate politicamente, mandandolo in una colonia penale a regime severo lontano da Mosca, inaccessibile alla sua famiglia, ai suoi amici e agli osservatori, e hanno vessato i suoi avvocati”, sottolineano von der Leyen e Borrell, che aggiungono: “Abbiamo ripetutamente invitato la Russia a garantire la sua sicurezza e salute e abbiamo espresso la nostra preoccupazione per i suoi ripetuti maltrattamenti, le misure disciplinari ingiustificate e illegali e le molestie equivalenti a torture fisiche e psicologiche da parte delle autorità carcerarie”.

Von der Leyen: “Questo ci ricorda chi è Putin”

“Profondamente turbata e rattristata dalla notizia della morte di Alexei Navalny. Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo. Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime. Uniamoci nella nostra lotta per salvaguardare la libertà e la sicurezza di coloro che osano opporsi all’autocrazia”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ue: “Russia responsabile”

“Alexei Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l’estremo sacrificio. L’Ue ritiene il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia e a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono ma la lotta per la libertà non finisce mai”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Zelensky: “E’ stato ucciso”

“Alexei Navalny è stato ucciso” e il presidente russo, Vladimir Putin “dovrà rendere conto dei suoi crimini”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a Berlino. “Per me è ovvio: Navalny è stato ucciso, ed è deplorevole che sia morto in una prigione russa”, ha detto ancora Zelensky. “Altre migliaia di persone sono state portate a morire a causa di una singola persona”, ha proseguito il presidente ucraino, riferendosi a Putin. In merito al presidente russo, Zelensky ha sottolineato che “Putin uccide sempre. E’ la personificazione di questa guerra e non si fermerà. Solo insieme possiamo fermarlo”. 

Lettonia: “Brutalmente assassinato dal Cremlino”

“Qualunque sia la vostra opinione su Alexey Navalny come politico, è stato appena brutalmente assassinato dal Cremlino. Questo è un fatto ed è qualcosa che si dovrebbe sapere sulla vera natura dell’attuale regime russo. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici”. Così il presidente della Lettonia Edgars Rinkevics.

Quando Navalny si sentì male per il presunto avvelenamento

 

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