Tel Aviv avverte: "Ostaggi liberi entro il Ramadan o le operazioni militari a Rafah andranno avanti"

Proseguono le tensioni in Medio Oriente. È destinata a far discutere la decisione del premier israeliano Benjamin Netanyahu di limitare l’accesso degli arabo-israeliani alla Spianata delle moschee a Gerusalemme durante il Ramadan, con Hamas che parla di limitazioni alla libertà di culto. Intanto, nella notte, ancora raid dello Stato Ebraico su Gaza: secondo fonti palestinesi, i morti sarebbero 70. Ecco tutte le notizie di oggi, 19 febbraio. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

19:53 Netanyahu: “Manterremo controllo sicurezza Striscia di Gaza” 

Con o senza un insediamento permanente, Israele manterrà il pieno controllo di sicurezza su tutta l’area a ovest della Giordania“. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. “Ciò include, ovviamente, la Giudea, la Samaria e la Striscia di Gaza”, ha chiarito. 

19:34 Netanyahu: “Assicureremo a giustizia rapitori bambini” 

“Il video in cui vediamo la famiglia Bibas a Gaza è straziante e ci ricorda con chi abbiamo a che fare: brutali rapitori di bambini. Salderemo i conti con loro. Porteremo davanti alla giustizia questi rapitori di neonati e di madri“. Lo ha affermato in un post sui social media il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

19:17 Borrell: “Guerra a Gaza diversa, nessuno può fuggire”

“Sapete qual è la differenza tra la guerra di Gaza e le altre guerre? Nelle altre guerre le persone fuggono, a Gaza non possono fuggire. E gli aiuti umanitari aiutano con il contagocce. Questa è la differenza. Questo è quello che ci fa reagire ma facciamo quello che possiamo, abbiamo una capacità diplomatica”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Esteri.

18:50 Borrell: “Lavoro su sanzioni coloni e Hamas continua”

“Abbiamo discusso di ulteriori sanzioni e abbiamo deciso di continuare a studiare come procedere contro i coloni estremi, che attaccano indiscriminatamente i civili palestinesi in Cisgiordania, e anche per la violazione dei diritti umani e la violenza sessuale da parte di Hamas. Ma la decisione è di continuare a discutere su come procedere in entrambi i casi”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Esteri.Da quanto si apprende da fonti diplomatiche, l’Ungheria si è opposta alle sanzioni contro i coloni, mentre si è detta a favore di sanzioni contro Hamas. 

18:45 Lula richiama ambasciatore in Israele per consultazioni

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha richiamato il suo ambasciatore in Israele per consultazioni. Lo riferisce la ‘Folha de Sao Paulo’. Lula è stato dichiarato “persona non grata” in Israele in seguito ai suoi commenti dove paragonava la guerra di Israele contro Hamas a Gaza all’Olocausto. 

18:35 Borrell: “Dichiarazione a 26 su pausa umanitaria immediata”

In 26 hanno sostenuto la dichiarazione che ho rilasciato durante il fine settimana per chiedere a Israele di non lanciare un’operazione militare a Rafah. È più o meno la stessa dichiarazione rilasciata durante il fine settimana, non posso dire a nome dell’Ue perché non c’è stata l’unanimità. Ma oggi i 26 esprimono sostegno a questa dichiarazione e ne producono una nuova, che è sostanzialmente la stessa che ho rilasciato durante il fine settimana. Ma con un’ulteriore affermazione, un paragrafo aggiuntivo che richiede una pausa umanitaria immediata che porterebbe ad un cessate il fuoco sostenibile, al rilascio incondizionato degli ostaggi e alla fornitura di assistenza umanitaria”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Esteri.

Da quanto riferiscono fonti diplomatiche Ue, è l’Ungheria a non aver appoggiato la dichiarazione

18:30 Familiari ‘baby ostaggi’: “Video strappa cuore è crimine di guerra”

Immagini che “strappano il cuore”. Così i familiari di Shiri, Ariel e Kfir Bibas commentano il video trovato e diffuso dall’Idf dove si vedono i loro cari prigionieri di Hamas nella zona di Khan Younis. Kfir e Ariel Bibas sono due bambini rispettivamente di uno e quattro anni. “Il rapimento di bambini è un crimine contro l’umanità e un crimine di guerra – hanno detto in una dichiarazione riportata dai media israeliani – Ariel e Kfir sono vittime di un male mostruoso. Tutta la nostra famiglia è diventata ostaggio”.

18:00  Israele conferma: “Colpito deposito armi in sud Libano”

Israele ha confermato l’attacco effettuato nei pressi della città libanese di Sidone a una quarantina di chilometri dalla capitale Beirut. Il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto che gli attacchi hanno preso di mira “depositi di armi appartenenti al gruppo terroristico Hezbollah”. 

17:46 Israele diffonde video ‘baby ostaggi’, preoccupati per loro sorte

Israele ha diffuso il video trovato nel Sud della Striscia di Gaza dove viene mostrata Shiri Bibas, insieme ai figli Ariel e Kfir (i due baby ostaggi nelle mani di Hamas) vivi nei giorni immediatamente successivi al 7 ottobre. “Dalle informazioni a nostra disposizione, siamo molto preoccupati per le condizioni e la sicurezza di Shiri e dei bambini e stiamo facendo ogni sforzo per ottenere maggiori informazioni sul loro destino”, ha detto il portavoce dell’Idf il contrammiraglio Daniel Hagari. Il video sarebbe stato girato nella zona di Khan Younis. La madre e i due bambini sarebbero stati in quel momento nelle mani delle brigate Mujahideen. A fine novembre Hamas aveva reso noto che i due bambini, Kfir di 1 anno e Ariel di 4, sarebbero rimasti uccisi insieme alla madre ma l’Idf non ha una verifica indipendente della notizia.

17:28 Bombardamento israeliano a sud di Beirut 

L’esercito israeliano avrebbe effettuato un bomdardamento a Ghaziye in Libano nei pressi di Sidone. Lo riporta il giornale libanese ‘L’Orient le Jour’. La località si trova a una quarantina di chilometri dalla capitale Beirut. Il giornale libanese pubblica un video di una colonna di fumo che sarebbe stata provocata dal raid. Secondo le prime informazioni due missili avrebbero colpito l’autostrada e ci sarebbero almeno due feriti.

17:04 Idf, uccisi 12mila agenti Hamas da inizio guerra

 L’esercito israeliano stima di aver ucciso circa 12mila agenti di Hamas nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Lo riportano i media israeliani. L’Idf ritiene inoltre che Hamas abbia in totale circa 30mila combattenti, di cui migliaia gravemente feriti e incapaci di prendere parte agli scontri in corso.

16:34 Israele consentirà solo 15mila ingressi a Spianata moschee 

Israele consentirà l’ìngresso alla Spianata delle moschee di Gerusalemme solamente a “15mila palestinesi di età superiore a 60 anni o bambini con meno di 10 anni” durante il Ramadan. Lo riferisce l’agenzia russa Tass citando fonti del governo israeliano. Il Ramadan cade nel 2024 dall’11 marzo al 9 aprile. 

16:27 Katz: “Restrizioni ad Al-Aqsa solo per motivi di sicurezza”

Eventuali restrizioni all’ingresso nella Spianata dello moschee a Gerusalemme durante il Ramadan saranno imposte da Israele solamente “per ragioni di sicurezza“. Lo ha precisato il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Israel Katz. Il titolare della diplomazia israeliana ha affermato alla radio ‘Reshet Bet’ che il governo consentirà la libertà di culto respingendo al mittente le accuse da parte di Hamas.

16:21 Gantz: “Ostaggi libero entro Ramadan o entriamo a Rafah”

Se gli ostaggi israeliani tenuti a Gaza non verranno liberati entro le prossime settimane, Israele amplierà la sua offensiva nel sud della Striscia fino alla città di Rafah al confine con l’Egitto. Lo ha affermato Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra israeliano. Lo riporta il Times of Israel. “Il mondo e i leader di Hamas devono sapere che se entro il Ramadan i nostri ostaggi non saranno a casa, i combattimenti continueranno ovunque, inclusa l’area di Rafah”, ha detto Gantz. Il mese sacro musulmano del Ramadan inizia quest’anno il 10 marzo. 

16:10 Trovato video ‘baby ostaggi

Un video trovato negli ultimi giorni nel sud della Striscia di Gaza mostra Shiri Bibas, insieme ai figli Ariel e Kfir (i due baby ostaggi nelle mani di Hamas) vivi nei giorni immediatamente successivi all’inizio della guerra in Medioriente. Lo riporta Canale 12, sottolineando che il video verrà diffuso più tardi con il consenso della famiglia Bibas. Il video è stato trovato all’interno di un tunnel o di nascondiglio nel sud della Striscia di Gaza. Non è ancora chiaro cosa contenga né quanto sia lungo ma rappresenta una testimonianza sulle condizioni della donna e dei suoi due figli subito dopo il rapimento. La famiglia Bibas ha commentato la notizia spiegando che considera Hamas “responsabile della sicurezza di Shiri, Ariel e Kfir”. Quest’ultimo è stato sequestrato quando aveva appena 9 mesi e a gennaio la sua famiglia ne ha simbolicamente festeggiato il primo compleanno.

15:28 Israele: “All’Aia processo contro nostro diritto a difesa” 

Il procedimento davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig) dell’Aia, chiamata a decidere sulla presunta illegalità dell’occupazione israeliana sui territori palestinesi, “è pensato per danneggiare il diritto di Israele a difendersi dalle minacce esistenziali“. Lo dice l’ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, affermando che non intende riconoscere la legittimità delle udienze in corso. Lo riporta The Times of Israel. “L’udienza all’Aia fa parte di un tentativo palestinese di dettare i risultati di una soluzione diplomatica senza alcun negoziato – osserva l’ufficio di Netanyahu – Continueremo a combattere questo tentativo, e il governo e la Knesset sono uniti nel respingere questa tendenza non valida”.

Non è previsto un intervento dei rappresentanti di Israele all’Aia, tuttavia a a luglio Tel Aviv aveva recapitato alla Corte una lettera di cinque pagine, resa pubblica dopo l’udienza di oggi. Nel testo Israele afferma che le domande poste alla Cig sono pregiudizievoli e “non riconoscono il diritto e il dovere di Israele di proteggere i suoi cittadini”, non affrontano le preoccupazioni israeliane sulla sicurezza e non riconoscono gli accordi israelo-palestinesi a negoziare su questioni quali “lo status peramente del territorio e le disposizioni sulla sicurezza, sugli insediamenti e sui confini”. Nonostante “la richiesta presentata alla Corte cerchi di descriverlo come tale,il conflitto israelo-palestinese non è un fumetto con un cattivo e una vittima nel quale non ci sono diritti per gli israeliani e obblighi per i palestinesi – prosegue la lettera – Accogliere una tale menzogna può solo allontanare ulteriormente le parti invece di contribuire a creare le condizioni per avvicinarle”. 

15:19 Cittadino israeliano accusato di legami con Hamas 

Lo Shin Bet, l’agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele, ha affermato che un cittadino beduino israeliano residente nella città meridionale di Hura è stato accusato di presunti legami con Hamas. L’uomo, arrestato insieme alla moglie, avrebbe incontrato il vice capo di Hamas, Saleh al-Arouri in Turchia l’anno scorso. Lo riporta il Times of Israel. Lo Shin Bet ha affermato che le prove trovate a casa dell’uomo hanno rivelato la sua affiliazione con Hamas. Il sospettato avrebbe trasferito decine di migliaia di Shekel, la moneta israeliana, all’organizzazione palestinese nel corso degli anni. 

12:48 Israele dichiara Lula persona non grata

Il governo israeliano ha dichiarato il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva persona “non grata” dopo le sue esternazioni in merito al conflitto fra Israele e Hamas. Il ministro degli Esteri dello Stato Ebraico Katz questa mattina ha convocato l’ambasciatore brasiliano in Israele. “Il confronto del presidente brasiliano Lula tra la giusta guerra di Israele contro Hamas e le azioni di Hitler e dei nazisti, che uccisero 6 milioni di ebrei, costituisce un grave attacco antisemita che dissacra la memoria di coloro che morirono nell’Olocausto”, ha scritto Katz su X. “A nome mio e dei cittadini israeliani ho informato il presidente Lula che è una persona sgradita in Israele finché non si scuserà e ritirerà le sue parole”, ha aggiunto. 

11:39 Autorità Gaza: 29.092 palestinesi morti da inizio guerra

Supera quota 29mila il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza a seguito dell’offensiva israeliana. Lo afferma il locale ministero della Sanità, secondo cui dall’inizio della guerra sono morti 29.092 palestinesi. Nelle ultime 24 ore, stando al dicastero di Gaza, i corpi di 107 persone sono stati trasportati negli ospedali. Nei suoi report il ministero non distingue tra civili e combattenti, ma afferma che la maggior parte delle persone uccise sono donne e bambini.

06:23 Hamas: “Israele vieta libertà di culto in Spianata moschee”

In un comunicato sui social media il partito di Hamas ha definito il piano di Netanyahu di vietare la preghiera nella moschea di Al-Aqsa durante il Ramadan una “palese violazione della libertà di culto”. Dichiarazione rilanciata anche da Ahmad Tibi, membro della Knesset israeliana, che ha descritto Netanyahu come un “prigioniero” del “terrorista condannato (il Ministro della Sicurezza Nazionale) Ben-Gvir” e ha affermato che “è tempo che il presidente Biden imponga sanzioni allo stesso Ben-Gvir”. Tibi ha aggiunto, riporta Al Jazeera: “Il divieto per i musulmani, sia della Cisgiordania che all’interno della Linea Verde, di pregare nella moschea di Al-Aqsa durante il mese sacro del Ramadan, merita di essere discusso alle Nazioni Unite”.

06:13 Usa metteranno il veto a risoluzione su cessate il fuoco

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu voterà martedì una risoluzione sostenuta dai Paesi arabi che chiede un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza, ma gli Stati Uniti hanno annunciato che porranno il veto. L’Algeria, rappresentante arabo nel Consiglio, ha stilato il progetto di risoluzione nella sua forma definitiva. I diplomatici del Consiglio, parlando a condizione di anonimato, hanno detto che il voto si svolgerà martedì mattina. Oltre al cessate il fuoco, la bozza finale dell’Algeria, ottenuta dall’AP, rifiuta lo spostamento forzato dei civili palestinesi e chiede il rilascio immediato di tutti gli ostaggi presi da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre.

06:06 Settanta morti in ultimo attacco Israele a Gaza

Decine di civili sono stati uccisi e feriti nella notte in un bombardamento israeliano della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti mediche hanno riferito che più di 70 civili sono stati uccisi e altri, soprattutto bambini e donne, sono rimasti feriti negli attacchi aerei e di artiglieria israeliani contro aree del campo profughi di Nuseirat, nell’area di Zuwaida e nella città di Deir al-Balah. Inoltre, fonti hanno affermato che i corpi di 16 persone sono stati portati negli ospedali in seguito all’attacco israeliano a Khan Yunis nel sud della Striscia. E cinque corpi, la maggior parte dei quali bambini, sono stati recuperati sotto le macerie in seguito ad un nuovo bombardamento israeliano del nord di Gaza. I bombardamenti israeliani hanno preso di mira anche i quartieri di Shuja’iyya, Zeitoun, Tel al-Hawa e Sheikh Ijlin a Gaza City. Il numero dei civili uccisi dall’inizio dell’aggressione israeliana a Gaza dopo i fatti del 7 ottobre è salito a 28.985, per la maggior parte donne e bambini. Almeno altri 68.883 sono rimasti feriti.

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