L'oppositore politico russo è morto il 16 febbraio in una colonia penale siberiana

Le autorità russe hanno negato a Lyudmila Navalnaya – madre del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny – l’accesso all’obitorio di Salechard, dove si credeva fosse conservato il corpo del figlio, morto in circostante sospette venerdì 16 febbraio nella colonia penale siberiana IK-3. Dal giorno della morte i familiari, l’avvocato e la portavoce del 47enne oppositore di Vladimir Putin non hanno avuto ancora modo di vedere la salma di Navalny e accusano le autorità di aver tentato di nascondere le prove del suo omicidio.

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