Le truppe continuano le azioni nella parte centrale della Striscia di Gaza

Resta alta la tensione in Medio Oriente. Le forze di difesa israeliane fanno sapere che le truppe dell’Idf “stanno continuando le operazioni intensive nella parte occidentale di Khan Younis e hanno ucciso dozzine di terroristi nell’ultimo giorno”. Ecco tutte le altre notizie della giornata. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

19:21 Netanyahu: “Pressione esterna non ci impedirà di raggiungere obiettivi”

“C’è molta pressione su Israele, in patria e all’estero, affinché metta fine alla guerra prima di raggiungere tutti i suoi obiettivi, incluso accettare un accordo per il rilascio degli ostaggi ad ogni costo. Non c’è nessuna pressione che possa cambiare la situazione“. Lo ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante un incontro con un’unità di élite dell’Idf nella base militare di Zikim. Lo riporta il Times of Israel. “Siamo impegnati a continuare la guerra finché non avremo raggiunto tutti gli obiettivi, ovvero l’eliminazione di Hamas, il rilascio di tutti gli ostaggi e la promessa che Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele”, ha aggiunto.

16:42 Bocciata risoluzione per cessate il fuoco a Gaza: veto Usa

Gli Stati Uniti hanno posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, sponsorizzata dai Paesi arabi, che chiedeva l’immediato cessate il fuoco a Gaza.

14:27 Principe William: “Troppi morti, servono aiuti a Gaza”

Il principe William, erede al trono britannico, ha affermato in una nota che “troppe persone sono state uccise” nella guerra tra Israele e Hamas, chiedendo che i combattimenti finiscano “il più presto possibile”. “C’è un disperato bisogno di un maggiore sostegno umanitario a Gaza. È fondamentale che arrivino gli aiuti e che gli ostaggi vengano rilasciati”, ha aggiunto il figlio di Re Carlo. “A volte è solo di fronte alla vastità della sofferenza umana che si capisce l’importanza di una pace permanente – ha concluso”.

14:17 Onu sospende distribuzione aiuti alimentari in nord Gaza

Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) sta sospendendo la distribuzione delle “consegne di aiuti alimentari salvavita nel nord di Gaza finché non ci saranno condizioni che consentano una distribuzione sicura”. Lo scrive il Wfp in un comunicato pubblicato sul suo sito web. “La decisione di sospendere le consegne nel nord della Striscia di Gaza non è stata presa alla leggera, poiché sappiamo che ciò significa che la situazione peggiorerà ulteriormente e che sempre più persone rischieranno di morire di fame – si legge – Il Wfp è profondamente impegnato a raggiungere urgentemente le persone disperate in tutta Gaza, ma è necessario garantire la sicurezza necessaria per fornire aiuti alimentari essenziali e per le persone che li ricevono”.

Le consegne, racconta il Wfp – “sono riprese domenica dopo una sospensione di tre settimane a seguito dell’attacco a un camion dell’Unrwa e per l’assenza di un sistema di notifica umanitaria funzionante. Il piano era quello di inviare 10 camion di cibo per sette giorni consecutivi, per contribuire ad arginare l’ondata di fame e disperazione e per iniziare a costruire la fiducia nelle comunità che ci sarebbe stato cibo a sufficienza per tutti”. Domenica scorsa, mentre il Wfp iniziava il percorso verso Gaza City, “il convoglio era circondato da una folla di persone affamate vicino al checkpoint di Wadi Gaza. Dopo aver respinto numerosi tentativi da parte di persone che cercavano di salire a bordo dei nostri camion, e dopo aver affrontato gli spari una volta entrati a Gaza City, la nostra squadra è riuscita a distribuire una piccola quantità di cibo lungo il percorso”.

Ieri, spiega ancora il Wfp, “il viaggio verso nord del secondo convoglio ha dovuto affrontare il caos e la violenza più totale a causa del crollo dell’ordine civile. Diversi camion sono stati saccheggiati tra Khan Younis e Deir al Balah e un camionista è stato picchiato. La farina rimanente è stata distribuita spontaneamente dai camion nella città di Gaza, in mezzo ad alta tensione e rabbia esplosiva“. 

Un rapporto pubblicato lunedì da Unicef e Wfp, basato su dati recenti, “rileva che la situazione è particolarmente estrema nel nord della Striscia di Gaza. Dagli screening nutrizionali condotti nei rifugi e nei centri sanitari del nord è emerso che il 15,6% – ovvero 1 bambino su 6 sotto i 2 anni di età – è gravemente malnutrito. Il Wfp cercherà modi per riprendere le consegne in modo responsabile il prima possibile. Per evitare il disastro è urgentemente necessaria un’espansione su larga scala del flusso di assistenza nel nord di Gaza. Per raggiungere questo obiettivo, il Wfp ha bisogno di volumi significativamente più elevati di cibo che arrivi nella Striscia di Gaza da più rotte, inoltre devono essere aperti punti di passaggio a nord di Gaza. Sono necessari un sistema di notifica umanitaria funzionante e una rete di comunicazione stabile. E la sicurezza, per il nostro personale e i nostri partner, nonché per le persone che serviamo, deve essere facilitata. Gaza è appesa a un filo e il Wfp deve avere la possibilità di invertire il percorso verso la carestia per migliaia di persone disperatamente affamate”.

12:38 Media: inviato Biden sarà in Israele ed Egitto

Brett McGurk, il principale consigliere del presidente americano Joe Biden per il Medioriente, dovrebbe visitare Israele ed Egitto questa settimana per colloqui sulla possibile operazione militare israeliana a Rafah e sugli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Lo riporta Axios, citando tre funzionari israeliani e statunitensi.

12:15 Autorità Gaza: 29.195 palestinesi uccisi da inizio guerra

Supera quota 29.100 il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza a seguito dell’offensiva israeliana. Lo afferma il locale ministero della Sanità, secondo cui dall’inizio della guerra sono morti 29.195 palestinesi e altri 69.170 sono rimasti feriti. Nelle ultime 24 ore, stando al dicastero di Gaza, i morti sono stati 103 e i feriti 142.

11:25 Haniyeh al Cairo per discutere su tregua

Una delegazione di Hamas, guidata dal capo dell’ufficio politico Ismail Haniyeh, sarebbe arrivata al Cairo per discutere con i funzionari israeliani su un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al Hadath. In un comunicato Hamas avrebbe dichiarato che la sua delegazione discuterà degli sforzi in corso per fermare la guerra nell’enclave e fornire aiuti ai palestinesi.

07:40 Idf: dozzine di terroristi uccisi a Khan Younis

Le forze di difesa israeliane fanno sapere che le truppe dell’Idf “stanno continuando le operazioni intensive nella parte occidentale di Khan Younis e hanno ucciso dozzine di terroristi nell’ultimo giorno”. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane. “Le truppe hanno diretto aerei che hanno ucciso un certo numero di terroristi, e altri terroristi sono stati uccisi dal fuoco dei carri armati e dei cecchini. Le truppe dell’IDF a Khan Younis hanno identificato un certo numero di terroristi armati con un missile RPG e un AK-47 – dicono le forze armate – . I terroristi sono stati uccisi dai soldati a distanza ravvicinata. L’IAF, diretta dalle truppe dell’IDF, ha colpito un deposito di armi di Hamas a Khan Younis. Durante l’attacco, sono state identificate esplosioni secondarie nel sito, indicando che grandi quantità di armi erano immagazzinate nel sito. Nella parte centrale della Striscia di Gaza, le truppe dell’IDF continuano ad operare e hanno ucciso un certo numero di terroristi nell’ultimo giorno. Durante una delle attività, le truppe dell’IDF hanno identificato un terrorista nella zona e, nel giro di pochi minuti, il terrorista è stato ucciso dal fuoco dei cecchini“. 

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