Lo ha richiarato il portavoce Peskov, la vedova: "Ue non riconosca elezioni"

IN AGGIORNAMENTO – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito “rozze” e “infondate” la accuse lanciate da Yulia Navalnaya, moglie di Alexei Navalny, sul presunto ruolo svolto dal presidente russo, Vladimir Putin, nella morte del marito. Lo riporta la Tass. “Non facciamo commenti – ha detto Peskov – Naturalmente, queste sono accuse assolutamente infondate e rozze” contro “il capo dello Stato russo. Ma dato che Yulia Navalnaya era rimasta vedova” pochi “giorni prima, non intendo commentare”. Ha detto anche che non sarà accettata un’indagine internazionale.

“Non accettiamo affatto tali richieste – ha commentato Peskov – soprattutto da parte di Josep Borrell”. L’Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera aveva sostenuto che la Russia dovesse “consentire” un’indagine “internazionale e trasparente” sulla morte di Navalny. 

Farnesina convoca ambasciatore russo

La Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo in Italia, Alexei Paramonov, in merito al caso della morte in carcere del dissidente russo Alexei Navalny. È quanto si apprende da fonti informate.

X: sospensione account Navalnaya per un errore

La sospensione dell’account su ‘X’ di Yulia Navalnaya è avvenuta per errore. A confermarlo è lo stesso social media in una nota. “Il meccanismo di difesa della nostra piattaforma contro la manipolazione e lo spam ha erroneamente segnalato che @yulia_navalnaya violava le nostre regole – si legge – abbiamo riattivato l’account non appena siamo venuti a conoscenza dell’errore”.

Varsavia convoca l’ambasciatore russo

Il ministero degli Esteri polacco ha convocato l’ambasciatore russo a Varsavia, Sergei Andreev, in relazione al caso legato alla morte di Alexei Navalny. Lo riporta l’agenzia di stampa polacca Pap. Il dicastero polacco “ha invitato le autorità russe ad assumersi la responsabilità della morte di Alexei Navalny e a condurre un’indagine completa e trasparente”, si legge.

Navalnaya: “Ue non riconosca elezioni in Russia”

Yulia Navalnaya, vedova del dissidente russo Alexei Navalny morto in carcere, ha chiesto all’Ue di non riconoscere il risultato delle prossime elezioni presidenziali in Russia. “Un presidente che ha assassinato il suo principale avversario politico non può essere legittimo per definizione”, ha detto lunedì la donna in un passaggio del suo discorso ai ministri degli Esteri dell’Ue che è stato pubblicato integralmente da ‘Meduza’.

X blocca (e poi riattiva account di Yulia Navalnaya)

La piattaforma social X ha sospeso, e poi riattivato dopo meno di un’ora, l’account di Yulia Navalnaya. Il social network di Elon Musk non ha reso note le motivazioni della sospensione temporanea.

Mosca inserisce fratello Navalny in lista ricercati

La Russia ha inserito Oleg Navalny, fratello del dissidente Alexei morto in carcere, nella lista dei ricercati. Lo riporta la Tass citando il ministro degli Affari Interni di Mosca. 

La madre chiede restituzione corpo

Lyudmila Navalnaya, madre di Alexei Navalny, in un appello video si è rivolto al presidente russo, Vladimir Putin, chiedendo la restituzione del corpo del figlio. Lo riporta Sky news Uk. “Vladimir Putin – ha affermato la madre dell’oppositore russo – fammi finalmente vedere mio figlio”.

Casa Bianca annuncia grande pacchetto sanzioni contro Mosca

Venerdì la Casa Bianca annuncerà un “grande pacchetto di sanzioni” contro la Russia a seguito della morte di Alexei Navalny. Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano, John Kirby.

Salvini: “Chiarezza la fanno i giudici”

Anche il leader della Lega è entrato nel dibattito, dichiarando che capisce la vedova di Navalny Yulia ma che non spetta “a noi” fare “chiarezza”. “Contestazioni alla Lega da parte della sinistra ci sono tutti i giorni. Noi ieri eravamo in piazza per chiedere chiarezza e chiedere la fine nel 2024 di tutti i conflitti aperti. Noi come possiamo sapere cosa è successo a Navalny? Come posso giudicare oggi cosa è successo dall’altra parte del mondo, capisco la posizione della moglie, ma è giusto fare chiarezza. È chiaro che c’è un morto e quindi bisogna fare assolutamente chiarezza, ma la chiarezza la fanno i medici e i giudici, non la facciamo noi” ha dichiarato Matteo Salvini, su Rtl 102.5″. “Noi ieri siamo andati – ha aggiunto a proposito della fiaccolata al Campidoglio – tutte le fesserie in questi anni sui legami con la Russia, i finanziamenti inesistenti sulla Russia, sono state archiviate, i giudici hanno detto che non è successo nulla, sono palle. Siamo andati a manifestare pacificamente e qualche meno pacifico di sinistra urla contro di noi”.

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