"Il governo italiano vuole ribadire così il suo sostegno", sottolinea il vicepremier
La premier Giorgia Meloni “si accinge a firmare” un “accordo bilaterale di sicurezza” con l’Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli esteri, Antonio Tajani, in audizione alle Commissioni riunite Esteri della Camera e Esteri e Difesa del Senato.
“Il contesto internazionale critico e la morte di Alexei Navalny hanno impresso drammatica accelerazione, una morte avvenuta alla vigilia del secondo anniversario” della guerra. “Abbiamo convocato l’ambasciatore russo e lunedì a Bruxelles ho voluto avere un lungo colloquio con Yulia Navalnaya. Il 24 febbraio la presidente del Consiglio presiederà una riunione virtuale del G7“, cui parteciperà anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ricordato.
“L’Italia sente forte la responsabilità di marcare in modo solenne il proprio sostegno chiaro a Kiev“, che – ha spiegato Tajani – “ha intensificato gli appelli per una compattezza degli alleati. Mai come ora bisogna assicurare al ‘Davide’ aggredito ucraino i mezzi per contrastare il ‘Golia’ russo”.
Tajani: “Con accordo ribadiamo sostegno a Kiev”
L’accordo bilaterale di sicurezza con l’Ucraina “ribadisce il sostegno all’indipendenza e alla sovranità dell’Ucraina, al suo percorso europeo e alle sue aspirazioni atlantiche e condanna” l’aggressione russa, ha agigunto inoltre Tajani. “L’intesa – ha proseguito – dà una veste più strutturata all’impegno politico a sostenere l’Ucraina perché possa scegliere autonomamente il proprio futuro”.
Nel ricordare gli “otto pacchetti di aiuti militari” sinora assicurati a Kiev, Tajani ha ribadito che l’Italia continuerà “a sostenere” l’Ucraina “anche nel 2024”. L’assistenza “che prospettiamo – ha sottolineato – riguarda il rafforzamento delle attività già in corso, compresa la lotta alle minacce ibride” e “la condivisione di intelligence“.
Tajani: “Intesa con Kiev non richiede ratifica Parlamento”
“Il nostro accordo” con l’Ucraina “come quelli stipulati da Kiev con Francia, Regno Unito e Germania non sarà giuridicamente vincolante. Da esso non derivano obblighi sul piano del diritto internazionale né impegni finanziari e non sono previste garanzie automatiche di sostegno politico e militare. Quindi non richiederà la ratifica parlamentare“, ha poi spiegato Tajani.
Tajani: “Aiutare Kiev è un dovere politico e morale”
“L’impegno di questo governo” in favore dell’Ucraina “è stato sin dall’inizio chiaro e netto, abbiamo il preciso dovere politico e morale di aiutare un Paese che lotta per la sua esistenza”, ha sottolineato Tajani. “Aiutare l’Ucraina significa difendere la nostra libertà e i nostri valori”, ha aggiunto Tajani, ribadendo che “la sicurezza dell’Ucraina è anche quella dell’Europa. La nostra presidenza del G7 vuole rafforzare l’unità e la determinazione nel sostegno a Kiev che continueremo anche nel 2025 quando ospiteremo la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina”.
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