Si consolida ulteriormente la prospettiva di un loro rematch nelle presidenziali di novembre

Joe Biden e Donald Trump hanno vinto le rispettive primarie del Michigan, consolidando ulteriormente la prospettiva di un loro rematch nelle presidenziali di novembre. Biden ha sconfitto il deputato del Minnesota Dean Phillips, il suo unico avversario di rilievo ancora in corsa nelle primarie democratiche. Per il presidente è però suonato il campanello d’allarme del voto ‘uncommitted’ (non schierato), la formula usata dal fronte Dem pro Palestina per contestare il suo appoggio a Israele nella guerra a Gaza. Il Michigan ospita la più vasta comunità arabo-americana degli Stati Uniti, che con il suo sostegno contribuì nel 2020 alla sua vittoria nello Stato, decisiva per la conquista della Casa Bianca.

Per quanto riguarda Trump, l’ex presidente ha ormai vinto nei primi cinque Stati del calendario delle primarie repubblicane. La sua vittoria in Michigan contro la sua ultima grande sfidante, l’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley, arriva dopo che il tycoon l’ha sconfitta di 20 punti percentuali sabato nel suo stato natale, la South Carolina. Entrambe le campagne stanno osservando attentamente i risultati di martedì, al di là della semplice vittoria. Per Biden, un’alta percentuale di ‘uncommitted’ potrebbe significare il rischio di perdere una fetta della base democratica, in uno Stato che difficilmente può permettersi di perdere a novembre. Trump ha invece avuto una performance deludente tra gli elettori dei sobborghi urbani e con un alto livello di istruzione, anche se il suo dominio nelle primarie iniziali non ha eguali dal 1976. Tuttavia, Haley ha promesso di continuare la sua campagna almeno fino al Super Tuesday del 5 marzo, quando andranno al voto ben 15 Stati e un Territorio Usa.

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