Anatolie Urecheanu intervistato da LaPresse: "Necessario il sostegno dell'Unione europea"
Prosegue la tensione tra la Moldavia e la Transnistria, regione al confine con l’Ucraina che si è autoproclamata entità separatista filorussa.
Il “cosiddetto settimo congresso dei ‘deputati di tutti i livelli’ della regione separatista transnistriana della Repubblica di Moldova” che ha avuto luogo il 28 febbraio è stato uno “show politico nello stile della propaganda russa dell’élite separatista di Tiraspol” ed è stato “preceduto da speculazioni sulla stampa secondo cui la regione separatista transnistriana della Repubblica di Moldova chiederà alla Federazione russa di essere riconosciuta”, ha detto a LaPresse l’ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia, Anatolie Urecheanu. “Il motivo addotto sono le inventate pressioni da parte di Chisinau sulla regione della Transnistria. In realtà, all’interno di questo cosiddetto congresso dei ‘deputati di tutti i livelli’ è stata adottata anche una ‘risoluzione’, nella quale non si è fatto alcun appello al riconoscimento da parte della Federazione russa, si sono limitati a chiedere di ‘adottare misure diplomatiche per proteggere’ la regione della Transnistria”, ha aggiunto sottolineando che lma posizione ufficiale della Repubblica di Moldova è che “la regione della Transnistria beneficia di pace, sicurezza e di politiche economiche di integrazione come conseguenza del processo di adesione all’Unione europea”.
La richiesta della Transnistria alla Russia di protezione per presunte “crescente pressioni” della Moldova è “un’azione per intimidire i nostri cittadini, gli investitori stranieri, mira a creare un clima di confronto e a propagare la minaccia russa nella regione per intimidire la cooperazione del nostro Paese con i partner europei. Ciò evidenzia la necessità del sostegno per la Repubblica di Moldova da parte degli Stati membri dell’Unione europea. Per le riforme e i processi democratici in cui siamo impegnati nel processo di negoziazione per l’adesione all’Ue, è essenziale mantenere la stabilità interna, e questo è esattamente ciò a cui mira la Federazione russa nelle condizioni di una massiccia guerra ibrida condotta contro la Repubblica di Moldova, parallelamente alla sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”, ha detto ancora Urecheanu.
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