Presente anche l'Italia. Esortata Mosca a creare un ambiente sicuro per l'opposizione politica
Oltre 40 Paesi, tra cui l’Italia, hanno lanciato un appello affinché la Russia consenta “un’indagine internazionale indipendente e trasparente sulle circostanze della morte improvvisa” dell’oppositore Alexei Navalny. I Paesi hanno inoltre chiesto a Mosca di “rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti gli altri prigionieri politici” nonché “i difensori dei diritti umani, i giornalisti e gli attivisti contro la guerra detenuti arbitrariamente per aver esercitato pacificamente i loro diritti umani e per essersi opposti alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”, ha riferito l’ambasciatrice Lotte Knudsen, a capo della delegazione dell’Unione europea presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra. Gli oltre 40 Paesi hanno poi esortato Mosca a “creare un ambiente sicuro per l’opposizione politica e le voci critiche, come sancito dai suoi obblighi nazionali e internazionali”.
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