Biden: "Tel Aviv garantirà sicurezza porto temporaneo Gaza"
Prosegue il conflitto in Medio Oriente. Mentre la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza diventa sempre più critica e gli Stati Uniti stanno preparando un porto temporaneo per consentire gli aiuti umanitari ai civili, resta ancora in stallo la situazione su un possibile accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. Ecco tutte le notizie di oggi, venerdì 8 marzo. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO
21:30 Biden: “Israele garantirà sicurezza porto temporaneo Gaza”
Israele garantirà la sicurezza del porto temporaneo che consentirà agli aiuti umanitari via mare di raggiungere la Striscia di Gaza. Lo ha detto ai giornalisti il presidente americano, Joe Biden, citato da The Times of Israel. I funzionari dello Stato ebraico devono ancora confermare questo dettaglio, pur avendo accolto con favore la realizzazione di un corridoio marittimo per gli aiuti. Biden ha assicurato che l’operazione non pevede la presenza sul terreno di truppe americane.
19:19 Hamas: “No compromessi su ritiro Israele”
“La nostra priorità assoluta per completare lo scambio di prigionieri è il pieno impegno per la cessazione dell’aggressione e il ritiro del nemico, e su questo non c’è alcun compromesso“. Lo ha detto il portavoce delle brigate Al-Qassam, l’ala militare di Hamas, Abu Obeida. Lo riporta Al Quds. “È diventato chiaro che il governo nemico sta usando inganni e prevaricazioni nei negoziati”, spiega Obeida. “Sottolineiamo che la fame si estende anche ai nostri prigionieri e che alcuni di loro soffrono di malattie a causa della mancanza di cibo”, aggiunge.
16:28 Lunedì riunione Consiglio Onu su caso stupri 7 ottobre
Lunedì prossimo si svolgerà una riuione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere il rapporto pubblicato questa settimana dall’inviato del Palazzo di vetro per i crimini sessuali, riguardante i presunti stupri commessi dai miliziani di Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre. Lo riporta The Times of Israel. La convocazione della sessione è stata chiesta da di Stati Uniti, Regno Unito e Francia.Il ministro israeliano degli Esteri, Israel Katz, in un comunicato ha dichiarato che parteciperà alla sessione insieme ai parenti degli ostaggi ancora detenuti da Hamas e sfrutterà l’occasione per chiedere alle Nazioni Unite di dichiarare Hamas un’organizzazione terroristica e di esigere l’immediata liberazione degli ostaggi.
14.43 Cinque morti a Gaza per lancio difettoso di aiuti
Almeno cinque persone sono morte nella Striscia di Gaza perché colpite dai pacchi contenenti aiuti umanitari lanciati per via aerea dai Paesi, tra cui gli Stati Uniti, che partecipano agli sforzi in favore dei civili dell’enclave assediata. Lo riporta The Times of Israel, citando video che circolano sui social media nei quali si vedono alcune persone colpite dai pacchi. Gli errori nei lanci hanno provocato anche diversi feriti.
13:43 Von der Leyen in Egitto il 17 marzo con Meloni
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sarà domenica 17 marzo al Cairo, in Egitto, con la premier italiana Giorgia Meloni, il primo ministro belga Alexander De Croo e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. I 4 leader incontreranno il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. È quanto fa sapere la Commissione europea.
13:20 Israele: “Bene apertura corridoio marittimo per aiuti a Gaza”
“Israele accoglie con favore l’inaugurazione del corridoio marittimo da Cipro alla Striscia di Gaza. L’iniziativa cipriota consentirà l’aumento degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, dopo che i controlli di sicurezza saranno effettuati secondo gli standard israeliani”. É quanto scrive in una nota il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Lior Haiat. “Israele continuerà a facilitare il trasferimento di aiuti umanitari ai residenti della Striscia di Gaza in conformità con le regole di guerra e in coordinamento con gli Stati Uniti e i nostri alleati in tutto il mondo”, aggiunge, assicurando che “continueremo a combattere contro Hamas”.
11:54 Von der Leyen: “Salpa oggi da Cipro nave con aiuti per Gaza”
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che oggi una nave partirà dal porto cipriota di Larnaca per portare aiuti a Gaza nell’ambito di un’operazione pilota per testare un nuovo corridoio marittimo umanitario che porterà aiuti direttamente da Cipro all’enclave palestinese. Ursula von der Leyen ha dichiarato che l’Ue, insieme a Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti e ad altri Paesi partner coinvolti, sta lanciando il corridoio marittimo per fornire grandi quantità di aiuti a Gaza, che si trova ad affrontare una “catastrofe umanitaria”. In una conferenza stampa congiunta con il presidente cipriota Nikos Christodoulides, ha annunciato ai giornalisti che il corridoio sarà aperto già domenica, preceduto dal viaggio pilota di oggi dell’organizzazione benefica Open Arms.
10:49 Onu: colonie israeliane sono un crimine di guerra
“La creazione e la continua espansione degli insediamenti equivalgono al trasferimento da parte di Israele della propria popolazione civile nei territori che occupa, il che equivale a un crimine di guerra secondo il diritto internazionale”. È quanto afferma il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk in un rapporto al Consiglio per i diritti umani. “Questa settimana è stato reso noto che Israele intende costruire altre 3.476 case di coloni a Maale Adumim, Efrat e Kedar, in spregio al diritto internazionale”, ha aggiunto Türk, “sono inoltre in contrasto con le opinioni di un’ampia gamma di Stati espresse durante le udienze tenutesi appena due settimane fa presso la Corte internazionale di giustizia”, riferendosi alle udienze che hanno esaminato le conseguenze legali delle politiche e delle pratiche israeliane nei Territori palestinesi occupati.
08:33 Fonti Usa: Hamas rifiuta di rilasciare ostaggi malati e donne
Hamas sta ostacolando un accordo con Israele per il cessate il fuoco di sei settimane, rifiutandosi di rilasciare gli ostaggi malati, anziani e donne. È quanto affermano funzionari statunitensi che hanno parlato a condizione di anonimato. Lo riporta il Times of Israel. “Potrebbe esserci almeno un cessate il fuoco di sei settimane se Hamas accettasse di rilasciare una categoria definita di ostaggi vulnerabili, tra cui donne, anziani, malati e feriti”, ha detto uno dei funzionari, “l’onere in questo momento è a carico di Hamas“. Un secondo funzionario ha poi detto: “L’elemento fondamentale da parte di Hamas è la liberazione dei malati, degli anziani e delle donne. Questo è l’ostacolo che si frappone in questo momento”.
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