Tonnellate di fango, rocce e alberi sradicati sono rotolati giù da una montagna raggiungendo un fiume che ha rotto gli argini

Almeno 26 persone sono rimaste uccise e 11 risultano disperse a seguito delle inondazioni e delle frane provocate dalle piogge torrenziali che si sono abbattute sull’isola indonesiana di Sumatra. Lo hanno riferito le autorità locali, dopo che le piogge monsoniche e i fiumi straripanti hanno sommerso a partire da giovedì nove distretti e città nella provincia di Sumatra Occidentale. Gli sforzi dei soccorritori sono stati compromessi dalle condizioni proibitive sul terreno e dai blackout che hanno colpito la zona. 

La vicenda

Le piogge torrenziali hanno provocato inondazioni e una frana sull’isola indonesiana di Sumatra, in cui sono morte almeno 10 persone e altre sono tuttora 10 disperse.

Tonnellate di fango, rocce e alberi sradicati sono rotolati giù da una montagna nella tarda serata di ieri, raggiungendo un fiume che ha rotto gli argini e ha attraversato i villaggi di montagna nel distretto di Pesisir Selatan, nella provincia di Sumatra occidentale.

I soccorritori hanno estratto sette corpi senza vita dalle macerie del villaggio più colpito, Koto XI Tarusan, e ne hanno recuperati altri due in due villaggi vicini. È quanto ha fatto sapere Doni Yusrizal, a capo dell’agenzia locale per la gestione dei disastri.

Circa 46.000 persone sono fuggite in un rifugio temporaneo offerto dallo Stato dopo che l’alluvione e la frana hanno seppellito 14 case e ne hanno allagate 20.000 fino al tetto. “I soccorsi per i morti e i dispersi sono stati ostacolati da interruzioni di corrente, strade bloccate e coperte da fango e detriti”, ha detto Yusrizal. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata