Secondo il ricorso, il gigante di Cupertino avrebbe violato le leggi anti monopolio

Il dipartimento di Giustizia americano e 16 procuratori generali statali hanno avviato una causa antitrust contro Apple. Secondo il ricorso, il gigante di Cupertino avrebbe violato le leggi anti monopolio, impedendo ad altre aziende di offrire applicazioni in grado di competere con prodotti Apple come il Wallet, danneggiando così i consumatori e le aziende più piccole. Il ricorso è stato presentato presso il distretto del New Jersey. 

La causa, depositata presso il tribunale federale del New Jersey, sostiene che Apple detiene un potere monopolistico nel mercato degli smartphone e usa il suo controllo sull’iPhone per “impegnarsi in una condotta illegale ampia e prolungata”. La causa, che è stata intentata anche davanti a 16 procuratori generali statali, è l’ultimo esempio dell’approccio del dipartimento di Giustizia per un’applicazione aggressiva della legge antitrust federale che, secondo i funzionari, mira a garantire un mercato giusto e competitivo.La causa prende di mira direttamente la fortezza digitale che Apple ha assiduamente costruito attorno all’iPhone e ad altri prodotti popolari come iPad, Mac e Apple Watch per creare quello che viene spesso definito un ” walled garden”, in modo che il suo hardware e software possano prosperare insieme senza soluzione di continuità, richiedendo ai consumatori di fare poco più che accendere i dispositivi.Questa strategia ha contribuito a rendere Apple l’azienda più prospera del mondo, con un fatturato annuo di quasi 400 miliardi di dollari e, fino a poco tempo fa, un valore di mercato di oltre 3mila miliardi di dollari. Ma le azioni di Apple sono scese del 7% quest’anno, anche se la maggior parte del mercato azionario ha raggiunto nuovi massimi, portando la rivale di lunga data Microsoft – obiettivo di un importante caso antitrust del dipartimento di Giustizia un quarto di secolo fa – a impossessarsi del del titolo di azienda di maggior valore al mondo.

Apple ha difeso la propria politica come una caratteristica indispensabile e apprezzata dai consumatori che desiderano la migliore protezione disponibile per le proprie informazioni personali. L’azienda ha descritto il ‘walled garden’, il giardino recintato, come un modo per l’iPhone di distinguersi dai dispositivi che utilizzano il software Android di Google, che non è così restrittivo ed è concesso in licenza a un’ampia gamma di produttori.I timori di una causa antitrust sul modello di business di Apple hanno contribuito al calo del prezzo delle azioni della società, insieme alle preoccupazioni di ritardi su Microsoft e Google nella spinta a sviluppare prodotti basati sull’intelligenza artificiale.Ma i regolatori antitrust hanno chiarito nella loro denuncia di considerare il ‘walled garden’ di Apple soprattutto come un’arma per scongiurare la concorrenza, creando condizioni di mercato che le consentono di applicare prezzi più alti e che hanno spinto in alto i suoi elevati margini di profitto, soffocando l’innovazione.”I consumatori non dovrebbero essere costretti a pagare prezzi più alti perché le aziende violano le leggi antitrust”, ha detto in una nota il ministro della Giustizia Merrick Garland. “Affermiamo che Apple ha mantenuto il potere monopolistico nel mercato degli smartphone, non semplicemente superando la concorrenza in base al merito, ma violando la legge federale antitrust. Se lasciata incontrastata, Apple continuerà solo a rafforzare il suo monopolio sugli smartphone”, ha affermato. 

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