Le bande hanno liberato oltre 4mila detenuti dalle carceri del Paese

Altro attacco a Port-au-Prince, capitale di Haiti. Il Paese, devastato dal terremoto, è ormai in mano alle gang. Le persone scappano dalle strade cercando riparo mentre i proiettili vagano tra gli edifici. Nell’ultimo video diffuso da AP, si vedono venditrici ambulanti con pesanti carichi sulla testa che fuggono mentre le gang sparano tra l’ospedale, il Palazzo nazionale e il penitenziario principale. Un poliziotto ha bendato rapidamente la gamba di un uomo ferito mentre l’attacco continuava.

Le bande hanno preso di mira le stazioni di polizia, il principale aeroporto internazionale – che rimane chiuso – e le due più grandi carceri di Haiti, liberando più di 4.000 detenuti. Decine di persone sono state uccise e circa 17.000 altre sono rimaste senza casa, mentre le bande continuano a fare irruzione nei quartieri. Giovedì 21 marzo il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha condannato fermamente la violenza e gli attacchi compiuti dalle bande armate e ha sottolineato la necessità che la comunità internazionale raddoppi gli sforzi per fornire assistenza umanitaria alla popolazione e sostenere la polizia nazionale haitiana.

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