L’allarme di Grossi (Aiea): “Raid aumentano il rischio di un incidente nucleare”

IN AGGIORNAMENTO. La guerra in Ucraina è giunta al giorno 775. Zelensky lancia il più drammatico avvertimento dopo settimane di incessanti attacchi dell’esercito del Cremlino: “La difesa aerea si sta esaurendo, se i russi continuano a colpire l’Ucraina ogni giorno come hanno fatto nell’ultimo mese, potremmo rimanere senza missili, e i nostri partner lo sanno. Senza aiuti dagli Usa, l’Ucraina perderà la guerra”. Intanto è scambio di accuse tra Mosca e Kiev sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dai russi. I funzionari dell’impianto affermano che il sito è stato attaccato da droni militari ucraini, ma fonti ucraine negano, mentre il capo dell’Aiea Grossi avverte: “A rischio la sicurezza nucleare”. 

I funzionari russi che gestiscono la centrale nucleare hanno fatto sapere oggi che droni ucraini avrebbero colpito anche la cupola della sesta unità di potenza dell’impianto. Secondo le autorità della centrale, non ci sono stati danni o vittime e i livelli di radiazioni nell’impianto erano a livelli normali dopo gli attacchi. 

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha fatto sapere che i suoi esperti sono stati informati dell’attacco. Senza attribuire colpe, il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite, Rafael Mariano Grossi, ha messo in guardia sui rischi per la sicurezza di tali attacchi. “Invito ad astenersi da azioni che contraddicono i 5 principi dell’AIEA e mettono a rischio la sicurezza nucleare“, ha scritto in un post sul social X.

Kiev: “Data alle fiamme nave militare russa al largo Kaliningrad”

Una nave missilistica russa, la Serpukhov, attraccata al largo dell’enclave di Kaliningrad sul Mar Baltico, è stata data alle fiamme. Una fonte dell’intelligence militare ucraina ha confermato al Kyiv Independent che dietro l’incendio c’erano i suoi agenti. In un post su Telegram gli 007 di Kiev hanno affermando che l’incendio ha “disabilitato” la nave e che “i suoi mezzi di comunicazione e automazione sono stati completamente distrutti”. L’intelligence militare ha anche condiviso un video che mostra un incendio scoppiato sulla nave. Si tratta del primo attacco del genere nel Mar Baltico

Esperti Aiea individuano danni a tetto reattore Unità 6 Zaporizhzhia

Gli esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) hanno individuato “danni superficiali” al tetto del reattore dell’Unità 6 della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riferisce l’Isin – l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare – che, in base al “proprio mandato” in seguito a quanto comunicato dall’Aiea, “sta monitorando la situazione presso il sito ucraino”. Tra l’altro – rileva ancora l’Isin – sono presenti “rigature su una parete di cemento” che sostiene i “serbatoi di stoccaggio dell’acqua primaria di reintegro”. L’Isin avverte comunque di stare monitorando la situazione radiologica 24 ore su 24: “ad oggi la Stazione di Sgonico (Ts) che copre il versante nord-est del confine italiano non ha rilevato alcuna variazione dei normali livelli di radioattività ambientale”. Inoltre, secondo le simulazioni “un’eventuale nube radioattiva” – nelle 24 ore e ipotizzata oggi alle 12.00 – rimarrebbe “circoscritta al territorio ucraino, lambendo il confine con la Federazione Russa”. L’Ispettorato dice che “la sicurezza del sito non è compromessa”. L’Isin è “in costante contatto” con “la Protezione Civile; si avvale dei circuiti internazionali di emergenza per ottenere informazioni aggiornate tempestivamente”.

L’analisi previsionale dell’Isin sta “valutando l’evoluzione di ipotetici rilasci di sostanze radioattive sulla base dei venti prevalenti”; e “una nube radioattiva rilasciata dagli impianti di Zaporizhzhia rimarrebbe circoscritta al territorio ucraino, lambendo la linea di confine con la Federazione Russa”. Secondo le ultime simulazioni, condotte “con il sistema Aries del Centro emergenze di Isin, un’eventuale nube di radioattività si sposterebbe, nelle prime 24 ore dal rilascio ipotizzato alle ore 12 di oggi, in direzione ovest investendo le regioni ucraine di Zaporizhzhia, Kherson, Mykolaiv, Odessa (parzialmente) e Kirovohrad. Successivamente, la nube virerebbe repentinamente verso nord, nord-est interessando le regioni ucraine di Poltava, Dnipropetrovsk, Kharkiv e, molto marginalmente, Sumy”.

Per quanto riguarda la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’Aiea rende noto che, “dopo aver ricevuto informazioni sugli attacchi dei droni, gli esperti dell’Agenzia presenti sul posto hanno preso visione dell’impatto fisico delle detonazioni: in uno dei sei edifici reattore sono state prese di mira le apparecchiature di sorveglianza e comunicazione e una detonazione ha interessato, in particolare, l’Unità 6″. Al momento – spiega l’Isin – “non vi sono indicazioni di danni alla sicurezza nucleare del sito. Anche se finora non è stato osservato alcun danno strutturale a sistemi, strutture e componenti importanti per la sicurezza nucleare o l’incolumità dell’impianto, gli esperti dell’Aiea riferiscono di aver individuato danni superficiali sulla parte superiore del tetto della cupola del reattore dell’Unità 6 nonché rigature su una parete di cemento che fa da sostegno ai serbatoi di stoccaggio dell’acqua primaria di reintegro”.

Mosca: “Disastro a Zaporizhzhia sarebbe colpa di chi aiuta Kiev”

“Con le sue azioni criminali, l’Ucraina, sostenuta dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti occidentali, dimostra sostanzialmente di aver intrapreso la strada del terrore nucleare“. Così in una nota il ministero russo degli Esteri, secondo cui “la colpa degli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e delle possibili conseguenze degli stessi ricade interamente sulla leadership di quegli Stati che forniscono armi e informazioni al regime di Kiev, gli forniscono risorse finanziarie, addestrano il personale militare delle Forze Armate Forze ucraine e forniscono informazioni di ‘sostegno’ ai crimini ucraini“. La Russia, assicura il dicastero, “sta facendo tutto il necessario per garantire la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia in conformità con la legislazione nazionale e gli obblighi legali internazionali. Intendiamo identificare e perseguire i responsabili degli attacchi agli impianti nucleari russi, indipendentemente da dove si trovino“.

Kiev: “Mosca ha colpito l’80% delle centrali elettriche”

Nelle ultime settimane la Russia ha colpito fino all’80% delle centrali elettriche convenzionali e la metà delle centrali idroelettriche dell’Ucraina. Lo ha detto in conferenza stampa il ministro ucraino dell’Energia, German Galushchenko. Lo riporta il Guardian. “Fino all’80% della produzione termica è stata attaccata. Più della metà della produzione idroelettrica e un gran numero di sottostazioni”, ha spiegato Galushchenko, parlando del “più grande attacco al settore energetico dell’Ucraina” dall’inizio della guerra. Secondo il ministro ucraino “la portata e l’impatto di questi attacchi sono molto maggiori” di quelli avvenuti nell’inverno tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. “Vediamo che i russi hanno modificato le armi“, ha osservato, aggiungendo che ora vengono utilizzati soprattutto droni e missili esplosivi, capaci di recare più danni a ogni attacco. 

Drone abbattuto su tetto reattore 6

Un altro drone è stato abbattuto sopra la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta la Tass citando gli operatori della centrale controllata dai russi secondo cui l’ordigno è stato intercettato sopra il tetto del reattore numero 6. “Oggi un drone kamikaze è stato abbattuto sopra la centrale. È caduto sul tetto del sesto reattore. Non è stata registrata alcuna minaccia di violazione dei limiti di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia”, spiegano gli operatori in un messaggio condiviso su Telegram. “Sfortunatamente, nonostante tutti gli appelli alle forze armate ucraine affinché fermino gli atti terroristici, i bombardamenti sulla stazione e sulle sue infrastrutture continuano – si legge ancora – E questo può compromettere il funzionamento sicuro delle centrali nucleari”.

Kiev, sei feriti in raid russi su Zaporizhzhia

Sei persone sono rimaste ferite a seguito di un raid russo che ha preso di mira un impianto industriale a Zaporizhzhia. Lo scrive su Telegram il governatore ucraino della regione, Ivan Fedorov. “I russi hanno nuovamente colpito un impianto industriale a Zaporizhzhia – riferisce – sappiamo di circa sei feriti. Si stanno chiarendo le conseguenze dell’attacco missilistico”.

Grossi (Aiea): “Raid Zaporizhzhia aumentano rischio incidente nucleare”

Gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina ma controllata dalla Russia, “aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare“. Lo afferma Rafael Mariano Grossi, capo dell’Aiea, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica in una nota pubblicata sulla piattaforma X.

Funzionari dell’impianto hanno affermato che il sito è stato attaccato nella giornata di ieri da droni militari ucraini. “I danni all’unità 6 non hanno compromesso la sicurezza nucleare, ma si tratta di un incidente grave che potrebbe compromettere l’integrità del sistema di contenimento del reattore”, sottolinea l’Agenzia internazionale. 

Cremlino: “Attacchi Kiev una pericolosa provocazione”

Gli attacchi ucraini nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia “sono una provocazione molto pericolosa“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Questa è una provocazione molto pericolosa – ha commentato Peskov – I dipendenti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica che sono sul posto hanno avuto l’opportunità di assistere a questi attacchi. Questa è una tattica molto pericolosa che ha conseguenze molto negative a lungo termine. Il regime di Kiev, purtroppo, continua le sue attività terroristiche”. 

Kiev smentisce accuse russe su attacchi a centrale 

Il portavoce dell’agenzia ucraina di intelligence militare Andrii Yusov ha smentito le accuse russe secondo cui le forze di Kiev avrebbero lanciato droni contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe di Mosca. Secondo Yusov non ci sarebbe stato nessuno attacco. Ha aggiunto che, invece, le forze russe regolarmente colpiscono nella zona della centrale. Il raid è stato, tuttavia, confermato dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che non lo ha però attribuito esplicitamente a nessuna delle due parti. L’Aiea ha ripetutamente lanciato l’allarme sui rischi di una catastrofe nucleare legati a possibili danni alla centrale provocati dagli attacchi. 

Attacchi russi nella regione di Zaporizhzhia, 3 morti 

Tre persone sono morte in queste ore durante gli attacchi russi nella regione di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. Lo rivela in un post su Telegram Ivan Fedorov, capo dell’amministrazione militare della regione. “Tre persone sono state uccise e tre ferite nel bombardamento nemico del distretto di Polohy”, ha sottolineato.

007 Kiev, Mosca ha missili per nuovi attacchi su larga scala

La Russia dispone di missili sufficienti per condurre nuovi attacchi su larga scala in Ucraina nelle prossime settimane. Lo riferisce Andriy Chernyak, rappresentante del servizio di intelligence del ministero ucraino della Difesa (Gur), citato da Rbc Ucraina. “Ci aspettavamo un attacco all’inizio dell’inverno, ma ora vediamo che i missili utilizzati sono di nuova fabbricazione”, ha affermato Cherniak, secondo cui i russi hanno missili a sufficienza per condurre uno o due attacchi importanti nelle prossime settimane. Secondo Cherniak Mosca utilizza un gran numero di droni per colpire parti del sistema energetico ucraino in quanto più economici. 

Wp, Trump ha un piano segreto per porre fine a guerra 

 L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe un piano segreto per porre fine alla guerra in Ucraina da mettere in atto qualora tornasse alla Casa Bianca il prossimo novembre. Lo scrive il Washington Post citando fonti informate. Come scrive il giornale americano, l’idea di Trump sarebbe quella di fare pressioni su Kiev affinché ceda alcuni territori a Mosca. Nello specifico si tratterebbe della Crimea e del Donbass. Un approccio che, di fatto, asseconderebbe la volontà iniziale di Vladimir Putin a cui verrebbe “condonata” la violazione dei confini ucraini e la violazione del diritto internazionale. Come sottolinea il Wp, l’approccio è diametralmente opposto a quello tenuto finora dall’amministrazione Biden, impegnata a sostenere militarmente l’Ucraina enfatizzando a più riprese la gravità dell’aggressione russa.

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