E' successo al Westfield a Bondi Junctionnella, nella zona est della città

Sette persone sono morte nell’attacco al centro commerciale Westfield Bondi Junctionnella di Sydney, in Australia. Diversi i feriti, incluso un bambino di nove mesi che è stato portato d’urgenza in ospedale. La polizia ha subito evacuato l’edificio e un agente ha ucciso l’aggressore. “Lui si è girato verso di lei alzando un coltello. Lei ha sparato con un’arma da fuoco e lui è morto”, ha spiegato in un punto stampa il vicecommissario Anthony Cooke. 

In diversi video si vedono molte ambulanze e auto delle forze dell’ordine. Il testimone Roi Huberman ha raccontato all’emittente Abc di essersi rifugiato in un negozio e di aver visto la gente lasciare la struttura in lacrime.

Le immagini dell’attacco 

 

Polizia: “Non è terrorismo”

L’attacco “non è un episodio terroristico”. Lo ha detto la commissaria di polizia del Nsw (Nuovo Galles del Sub) Karen Webb fornendo aggiornamenti. “L’indagine andrà avanti per molti, molti giorni, ma ci sono elementi che ci indicano che non si tratti” di terrorismo, precisa. La commissaria assicura poi che “non ci sono rischi in corso”, perché “abbiamo a che fare con una persona che ora è morta”. 

Polizia: “Attentatore noto alle forze dell’ordine”

Webb ha riferito che le forze dell’ordine ritengono di sapere chi sia l’aggressore, ma che stanno aspettando di identificarlo formalmente. “Si potrebbe trattare di un uomo di 40 anni. Tuttavia, stiamo aspettando di identificarlo formalmente e non possiamo ancora parlare della sua identità”, ha affermato. L’attentatore sarebbe stato noto alle forze dell’ordine e non si pensa sia stato spinto da motivazioni ideologiche. 

 

Morta in ospedale la madre del neonato ferito

È morta in ospedale la madre del bimbo di nove mesi rimasto ferito durante l’attacco. Anche la donna era stata colpita. Lo riportano i media locali. 

Premier Anthony Albanese elogia agente: “E’ un’eroina”

Il premier australiano Anthony Albanese ha elogiato il coraggio dell’agente di polizia che ha affrontato l’aggressore del centro commerciale di Sydney. “E’ un’eroina”, ha detto, secondo quanto riporta il Guardian. Il vicecommissario della polizia del Nuovo Galles del Sud Cooke ha riferito che l’ispettrice della polizia, un’agente d’esperienza, era sola quando ha affrontato l’attentatore e lo ha fermato “salvando la vita a diverse persone”. Il primo ministro ha poi confermato che l’aggressore avrebbe agito da solo, aggiungendo che i motivi non sono ancora noti e invitando a non fare speculazioni che “non sarebbero utili in questo momento”. 

Tajani: “Al momento non risultano italiani coinvolti”

“Stiamo seguendo la situazione in Australia attraverso la nostra ambasciata a Sidney e la nostra unità di crisi. Non ci sono notizie certe. La polizia australiana non esclude nessuna pista ma bisogna attendere le indagini da parte loro”, ha detto il vicepremier Antonio Tajani. “La nostra unità di crisi ha inviato, come facciamo sempre, dei messaggi a tutti gli italiani che sono nell’area per far sì che ogni italiano possa essere aggiornato su ciò che sta accadendo. Al momento non ci risultano italiani coinvolti“, ha aggiunto il ministro degli Esteri a margine degli Stati generali dell’economia di Forza Italia, a Milano.

Papa: “Cordoglio per attacco a Sydney, tragedia insensata”

Papa Francesco è “profondamente rattristato nell’apprendere del violento attentato di Sydney”, e invia la “sua vicinanza spirituale a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia insensata, specialmente a coloro che ora piangono la perdita di una persona cara”. Allo stesso modo “offre le sue preghiere per i morti, i feriti e i primi soccorritori, e invoca sulla nazione le benedizioni divine di consolazione e di forza”. È il telegramma di cordoglio inviato a nome del Papa dal segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin all’arcivescovo metropolita di Sydney, mons. Anthony Colin Fisher, dopo il violento attacco avvenuto in un centro commerciale. 

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