IN AGGIORNAMENTO – Attacco dell’Iran contro Israele. Il Paese guidato dall’Āyatollāh Ali Khamenei ha lanciato due ondate di droni contro lo Stato ebraico dopo che quest’ultimo aveva bombardato l’ambasciata di Teheran a Damasco, in Siria. Netanyahu: “Li abbiamo respinti, insieme vinceremo”. Gli Usa hanno garantito ancora una volta il loro sostegno a Tel Aviv, ma non parteciperanno a contrattacco. Tel Aviv: “Intercettatto il 99% di missili e droni iraniani, successo strategico significativo”. Per Teheran “se Israele non commette altri errori, la questione è chiusa”. Meloni convoca il G7 in videoconferenza, dal vertice una “condanna unanime” dell’attacco di Teheran e la richiesta di evitare un’ulteriore escalation.
“Più che le parole preoccupano i fatti concreti, perché le dichiarazioni sono sempre state di questa violenza e di questo tenore. Le organizzazioni estremistiche islamiche da sempre vogliono cacciare ogni ebreo e cittadino di Israele da Israele e riportare sotto il dominio dell’Islam Gerusalemme. Questo è uno dei periodi più pericolosi degli ultimi decenni, perché quanto successo a Gaza ha infiammato gli animi”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, su Retequattro a Diritto e Rovescio, dopo il tweet di Ali Khamenei.
“Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrerà la liberazione della Palestina”. Così sul social X Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, in un post scritto in ebraico.
“Ci sono segnali incoraggianti, al momento Israele ha deciso di non effettuare attacchi contro obiettivi iraniani“. Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani a Stasera Italia su Rete4.
“Al momento non intendiamo estendere le operazioni militari israeliane“. Lo ha detto il portavoce delle forze israeliane di difesa (Idf), Daniel Hagari, in conferenza stampa. “Hamas e l’Iran vogliono incendiare il Medioriente e intensificare l’escalation nella regione”, aggiungendo che l’Idf rimane “in massima allerta” e sta “valutando la situazione”.
Palazzo Chigi rende noto che, dopo la riunione in videoconferenza dei Capi di Stato e di Governo del G7, i leader hanno adottato una dichiarazione congiunta che condanna fermamente il lancio di droni e missili dall’Iran, ribadendo pieno sostegno alla sicurezza di Israele. I G7 hanno sottolineato l’esigenza di evitare un’ulteriore escalation, invitando le parti ad astenersi da azioni volte ad acuire la tensione nella Regione. A tale scopo, i G7 hanno rivolto un appello per porre fine alla crisi a Gaza attraverso la cessazione delle ostilità e il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. Hanno infine garantito la prosecuzione dell’aiuto umanitario verso la popolazione palestinese.
Ecco il testo della dichiarazione congiunta. “Noi, i leader del G7, condanniamo inequivocabilmente e nei termini più forti l’attacco diretto e senza precedenti dell’Iran contro Israele. L’Iran ha lanciato centinaia di droni e missili verso Israele. Israele, con l’aiuto dei suoi partner, ha neutralizzato l’attacco. Esprimiamo la nostra piena solidarietà e sostegno a Israele e al suo popolo e riaffermiamo il nostro impegno per la sua sicurezza. Con le sue azioni, l’Iran ha compiuto ulteriori passi verso la destabilizzazione della regione e rischia di provocare un’escalation regionale incontrollabile. Questo deve essere evitato. Continueremo a lavorare per stabilizzare la situazione ed evitare un’ulteriore escalation. In questo spirito, chiediamo che l’Iran e i suoi delegati cessino i loro attacchi, e siamo pronti ad adottare ulteriori misure ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti. Rafforzeremo inoltre la nostra cooperazione per porre fine alla crisi a Gaza, anche continuando a lavorare per un cessate il fuoco immediato e sostenibile e per il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, e forniremo maggiore assistenza umanitaria ai palestinesi bisognosi”.
Il presidente americano, Joe Biden, sarebbe riuscito a convincere il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a non rispondere subito all’attacco lanciato dall’Iran. Lo riporta il New York Times. Stando alla ricostruzione diversi membri del gabinetto di guerra israeliano erano favorevoli a lanciare un attacco immediato, ma la mancanza di gravi danni causati dall’Iran, oltre alla conversazione di Netanyahu con Biden, ha portato alla revoca dell’attacco.
“Con i leader del G7 abbiamo condannato all’unanimità l’attacco senza precedenti dell’Iran contro Israele. Tutte le parti devono dar prova di moderazione. Continueremo tutti i nostri sforzi per lavorare verso la riduzione della tensione. Porre fine alla crisi a Gaza il prima possibile, in particolare attraverso un cessate il fuoco immediato, farà la differenza. La situazione in Medio Oriente, compreso il Libano, sarà discussa al Consiglio europeo della prossima settimana”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, al termine della riunione dei leader del G7, convocata dalla Presidenza italiana a seguito dell’attacco dell’Iran a Israele, e presieduta, in videoconferenza da palazzo Chigi, dalla premier, Giorgia Meloni.
Le misure di sicurezza adottate dal Comando del fronte interno di Israele prima dell’attacco lanciato dall’Iran resteranno in vigore sino alle 23 locali (le 22 in Italia ndr) di domani. Lo annunciano le Forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. “Dopo aver valutato la situazione le linee guida restano invariate e in vigore”, affermano i militari. Di conseguenza le scuole restano chiuse in tutto lo Stato ebraico mentre nei luoghi pubblici potranno svolgersi riunioni di massimo 1000 persone.
“Questa è come una vera guerra. Voglio dire, questa è una dichiarazione di guerra”. Lo ha detto il presidente israeliano, Isaac Herzog, nel corso di un’intervista a Sky News Uk. “La scorsa notte siamo stati attaccati da quattro angoli del Medioriente con agenti che ci sparavano addosso, lanciando missili balistici, droni e missili da crociera”, ha spiegato. Tuttavia, ha aggiunto, “l’ultima cosa che Israele cerca in questa regione fin dalla sua creazione è la guerra, noi cerchiamo la pace. Siamo ricercatori di pace”.
L’Arabia Saudita ha chiesto moderazione dopo l’attacco lanciato dall’Iran contro Israele. Lo riporta Sky News Uk, citando una nota del ministero degli Esteri di Riad.”Il ministero degli Affari esteri esprime la profonda preoccupazione dell’Arabia Saudita per l’escalation militare nella regione e le sue gravi ripercussioni”, recita il comunicato. L’Arabia “esorta tutte le parti a esercitare la massima moderazione e a proteggere la regione e la sua popolazione dai pericoli della guerra”.
“È stata una notte illuminata dai droni e dai missili, è stata una notte in cui è aumentata la paura delle conseguenze disastrose per un attacco ai Luoghi Santi e alle Pietre Vive di questa Terra. Stanotte ho soprattutto pregato, pensando ai bambini, agli indifesi. Ho pensato alle loro paure e alla speranza che gli attacchi nella notte stava distruggendo. Insieme agli ultimi della Terra chiedo con umiltà ai potenti della Terra di fermarsi. Fermatevi. L’umanità degna di questo nome fermi la violenza, l’odio, la vendetta. Chiedo di fermare le mani che uccidono, chiedo di liberare le menti dall’odio e dalla vendetta”. Così a LaPresse padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, racconta la notte vissuta in Israele sotto l’attacco dell’Iran. Padre Faltas sottolinea che “gli appelli del Santo Padre e della gente che soffre per le guerre non vengono ascoltati. Per gli interessi di pochi, sta soffrendo chi sta subendo questa tragedia”. Poi, il vicario in Terra Santa, ricorda quanto detto da Papa Francesco nel Regina Coeli di oggi: “Il Papa ha chiesto di rendere possibile la soluzione dei due stati. È l’unica soluzione a cui hanno diritto entrambi i popoli, ne hanno diritto per la necessità di vivere in sicurezza, ne hanno diritto per vivere con dignità e per affrontare un futuro di speranza”. Infine padre Faltas lancia un appello: “Oggi più che mai preghiamo perché non si continui sulla strada della violenza che semina morte e distruzione ma si creino nuove strade che portino alla convivenza pacifica e duratura”.
È terminato, dopo circa 50 minuti, il vertice dei leader del G7 convocato dalla presidenza italiana a seguito dell’attacco dell’Iran a Israele. Il meeting, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, da palazzo Chigi, si è svolto in videoconferenza.
“Abbiamo qui l’opportunità di stabilire un’alleanza strategica contro questa grave minaccia proveniente dall’Iran, che minaccia di piazzare esplosivi nucleari sulle testate di questi missili. Questa cosa potrebbe essere una minaccia molto seria. Gli Stati Uniti, Israele e i loro alleati stanno fianco a fianco per difendersi da questa minaccia”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, visitando le postazioni degli Arrow 3 insieme all’ambasciatore americano in Israele, Jack Lew. Lo riporta The Times of Israel. “Insieme agli Stati Uniti e ad altri Paesi, abbiamo stabilito un’alleanza forte e potente, con coordinamento e sincronizzazione tra le istituzioni di difesa dello Stato di Israele, degli Stati Uniti e dei nostri partner. Il risultato è un contenimento completo delle minacce, tranne che per un margine molto, molto piccolo, e a questo proposito voglio dire complimenti all’establishment della difesa, complimenti all’Idf e complimenti ai nostri partner”, ha continuato Gallant.
Ha avuto inizio il vertice in videoconferenza dei leader del G7, convocato dalla presidenza italiana. Alla riunione, presieduta da Giorgia Meloni, stanno prendendo parte tutti i leader dei Paesi del Gruppo dei Sette e i vertici dell’Ue, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Durante l’attacco dell’Iran contro Israele le tensioni nel sud del Libano tra Hezbollah e le truppe di Tel Aviv erano “elevate, con scontri a fuoco vicino alla Linea Blu, mentre oggi la situazione è molto più calma”. Così a LaPresse Andrea Tenenti, portavoce della missione Unifil, sottolineando che, in ogni caso, quanto avvenuto è “simile a ciò che accade da sei mesi”, dall’inizio della guerra in Medioriente. “Ovviamente sono state adottate delle precauzioni”, prosegue, “e la nostra attenzione è elevata”.
Anche dopo l’attacco dell’Iran contro Israele “manteniamo aperto il canale di comunicazione con le parti per riuscire a continuare a lavorare nel sud del Libano nel cercare di de-escalare le tensioni e le incomprensioni, che possono essere pericolose”. Così a LaPresse Andrea Tenenti, portavoce della missione Unifil in Libano. “Restiamo operativi anche a supporto delle comunità locali”, prosegue Tenenti, aggiungendo che “da questa mattina non abbiamo visto altri scontri a fuoco nella nostra zona”.
Durante l’attacco dell’Iran contro Israele “è stato mantenuto alto il livello di sicurezza” dei militari italiani impegnati in Libano, che per alcune ore sono rimasti “nelle caserme”. Così a LaPresse Andrea Tenenti, portavoce della missione Unifil in Libano. “Il pattugliamento della Linea Blu”, prosegue, “c’è stato ieri sera ed è ricominciato questa mattina”.
“Non cerchiamo un’escalation. Non cerchiamo una guerra più ampia nella regione”. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby nel corso di un’intervista alla Nbc, lodando Israele per “l’incredibile risultato militare” raggiunto nel respingere l’attacco lanciato dall’Iran. Kirby non ha commentato, tuttavia, la notizia secondo cui il presidente americano, Joe Biden, avrebbe escluso, parlando con Benjamin Netanyahu, una partecipazione di Washington a una eventuale controffensiva contro Teheran.
“Di fronte alla minaccia iraniana costruiremo una coalizione regionale ed esigeremo un prezzo dall’Iran, nel modo e nel momento che ci conviene. E, cosa più importante, di fronte al desiderio dei nostri nemici di farci del male, ci uniremo e diventeremo più forti”. Lo ha detto il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. Lo riporta The Times of Israel. “Anche oggi dobbiamo ricordare che non abbiamo ancora portato a termine i nostri compiti, in primo luogo la restituzione degli ostaggi e l’eliminazione della minaccia contro gli abitanti del nord e del sud. Continueremo la campagna, con determinazione e responsabilità. E insieme vinceremo”, ha aggiunto Gantz.
“A ogni azione segue una reazione, non a parole, ma nei fatti”. Lo scrive il profilo X in lingua farsi delle forze israeliane di difesa (Idf). Israele ha più volte annunciato l’intenzione di rispondere all’attacco dell’Iran di ieri notte ma non ha ancora stabilito la portata dell’eventuale contrattacco. Se ne discuterà nella riunione del gabinetto di guerra israeliano prevista per oggi pomeriggio.
La riunione dei leader dei Paesi del G7, convocata dalla Presidenza di turno italiana e che si svolgerà in videoconferenza, avrà inizio alle 16. Sul tavolo la situazione in Medioriente a seguito dell’attacco dell’Iran a Israele.
Un portavoce dei ribelli yemeniti houthi ha definito “legittimo” l’attacco dell’Iran contro Israele, considerandolo una risposta per i raid contro il consolato di Teheran a Damasco. Lo riporta Al Jazeera. Il portavoce ha aggiunto che gli houthi ormai controllano la gran parte dello Yemen del nord e si sono scontrati direttamente con Israele dopo l’inizio della guerra a Gaza, attaccando il porto israeliano meridionale di Eilat con missili e droni e impedendo alle navi israeliane di navigare attraverso il Mar Rosso.
“Il clima sta pian piano peggiorando”, aggiunge Spizzichino, secondo cui in Italia “c’è una recrudescenza palese dell’antisemitismo. Fortunatamente il governo lo sta notando”. “Bisogna ringraziare governo e forze dell’ordine. Per l’opinione pubblica, invece, si muove su un binario parallelo”. “Si sta notando una crescita esponenziale dell’antisemitismo, dell’odio antisemita. Lo stiamo vedendo anche nelle università”. “Uno che si definisce antisionista, di base, quello che vuole è che non ci sia uno stato di Israele”, continua Spizzichino, che quindi chiarisce: “La critica al governo è legittima. Nel momento però in cui si contesta l’esistenza stessa dello Stato allora è completamente sbagliato”. Nessun commento invece sull’operato di Netanyahu: “Su questo preferisco non rispondere”. Infine il ringraziamento ai governi alleati: “Se parliamo degli alleati, hanno dato una risposta abbastanza chiara stanotte. Israele è sotto attacco, si deve difendere. Già quella è una gran risposta”.
Il presidente dell’Unione dei giovani ebrei d’Italia, Luca Spizzichino, commentando a LaPresse l’attacco iraniano a Israele, risponde così a chi domanda quali sensazioni a caldo abbia avvertito la comunità: “Direi apprensione, perché non capita tutti i giorni che uno stato ne attacchi un altro”. “Ce lo aspettavamo, non sapevamo in che modo, come e quando. Ma sapevamo che sarebbe successo”, continua Spizzichino che si dice però sollevato dal fatto che il “99% di missili e droni lanciati su Israele sono stati intercettati e abbattuti. Da questo punto di vista siamo ottimisti che la cupola difensiva che copre Israele regge, così come quella degli alleati”. “L’unico dubbio che abbiamo adesso è: ‘ora che succede?’”, si chiede quindi il rappresentante dei giovani ebrei italiani. Quando gli viene chiesto allora se si aspetta un allargamento del conflitto anche attraverso Hezbollah e gli Houti, risponde: “Non so quanto tutti vogliano questa escalation e non so quanto gli Houti e Hezbollah vogliano imbarcarsi in qualcosa di più grande di loro”. “Se mi auguro una reazione di Israele? Sinceramente non vorrei che ci fosse un’escalation”, risponde.
Kiev si unisce alla condanna dell’Occidente nei confronti dell’attacco iraniano sferzato contro Israele.
“L’Ucraina condanna l’attacco dell’Iran contro Israele utilizzando droni e missili ‘Shahed’. Noi in Ucraina conosciamo molto bene l’orrore di attacchi simili da parte della Russia, che utilizza gli stessi droni ‘Shahed’ e missili russi, le stesse tattiche di attacchi aerei di massa”. Lo scrive su X il presidente Volodymyr Zelensky. “È necessario compiere ogni sforzo per prevenire un’ulteriore escalation in Medioriente”. “Le azioni dell’Iran minacciano l’intera regione e il mondo, proprio come le azioni della Russia minacciano un conflitto più ampio, e l’ovvia collaborazione tra i due regimi nella diffusione del terrore deve affrontare una risposta risoluta e unita da parte del mondo”, ha aggiunto. “Il mondo non vede l’ora che le discussioni continuino. Le parole non fermano i droni e non intercettano i missili. Solo l’assistenza tangibile lo fa. L’assistenza che stiamo anticipando. Dobbiamo rafforzare la sicurezza e contrastare con determinazione tutti coloro che vogliono fare del terrorismo una nuova normalità. È fondamentale che il Congresso degli Stati Uniti prenda le decisioni necessarie per rafforzare gli alleati dell’America in questo momento critico”.
Israele risponderà all’attacco dell’Iran, ma la portata di tale risposta deve ancora essere determinata. Lo ha detto un funzionario israeliano alla Cnn, spiegando che Tel Aviv deve decidere se “rompere tutti i piatti” o adottare un approccio più misurato. Le varie opzioni, ha aggiunto, dovrebbero essere discusse nella riunione di oggi del gabinetto di guerra.
Nel suo attacco contro Israele, l‘Iran ha impiegato oltre 300 fra droni e missili di vario tipo. Lo ha detto il tenente colonnello delle forze israeliane di difesa Peter Lerner alla Bbc. “So che circa 360 munizioni diverse, 170 droni esplosivi, 30 missili da crociera e 120 missili balistici sono stati lanciati contro Israele. La stragrande maggioranza di questi è stata intercettata”, ha raccontato. Secondo Lerner il fatto che le forze aree di Regno Unito, Francia, Stati Uniti e altri Paesi abbiano dato supporto a Israele ha inviato “un messaggio molto forte” all’Iran.
Il confronto tra Iran e Israele “non è ancora finito”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, dopo il lancio di droni e missili della scorsa notte contro lo Stato ebraico da parte di Teheran. Lo riporta la Cnn. “Lo Stato di Israele è stato attaccato con centinaia di missili” e droni – ha ricordato – e le forze di difesa israeliane (Idf) “hanno contrastato questo attacco in modo impressionante”. Il ministro ha quindi esortato gli israeliani a rimanere “vigili e attenti alle istruzioni pubblicate dall’Idf e il Comando del fronte interno”. Gallant ha sottolineato che Israele “deve essere preparato ad ogni scenario”.
Il ministero iraniano degli Esteri avrebbe convocato gli ambasciatori di Regno Unito, Francia e Germania. Lo riferisce l’Iranian labour news agency, citata da Sky News Uk. Il dicastero di Teheran, nell’incontro, dovrebbe protestare per la “posizione irresponsabile” assunta dai tre Paesi durante la rappresaglia contro Israele. Parigi, secondo Tel Aviv, ha pattugliato lo spazio aereo israeliano mentre il Regno Unito ha inviato i suoi jet a Cipro in modo da svincolare le forze aeree americane da una missione congiunta contro l’Isis in Siria per consentire loro di assistere Israele.
La Nato ha condannato l’attacco condotto dall’Iran nella notte contro Israele, parlando di “escalation”. Lo riportano i media internazionali. “Condanniamo l’escalation improvvisa dell’Iran, chiediamo moderazione e monitoriamo da vicino gli sviluppi. È fondamentale che il conflitto in Medioriente non sfugga al controllo”, ha affermato la portavoce dell’Alleanza Atlantica Farah Dakhlallah.
“Le nostre forze hanno dato una lezione al nemico, e ogni sua nuova avventura avrà una risposta più pesante”. Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi citato dalle agenzie di Teheran.
Il ministero degli Esteri russo ha espresso “massima preoccupazione per un’altra pericolosa escalation” In Medioriente dopo l’attacco israeliano nei confronti di Israele. “Abbiamo ripetutamente avvertito che la natura instabile di numerose crisi in Medio Oriente, principalmente nella zona del conflitto israelo-palestinese, che sono spesso alimentate da azioni provocatorie irresponsabili, porterà. all’aumento della tensione Invitiamo tutte le parti coinvolte a dare prova di moderazione. Ci aspettiamo che gli Stati regionali risolvano i problemi esistenti con mezzi politici e diplomatici. Consideriamo importante che gli attori internazionali contribuiscano a questo”, si legge.
La Giordania ha affermato di aver intercettato alcuni “apparecchi volanti” che sarebbero entrati nel suo spazio aereo la scorsa notte quando l’Iran ha attaccato Israele per “garantire la sicurezza dei cittadini”. Così il governo di Amman in una nota riportata da Al Jazeera. “Alcune schegge sono cadute in più punti durante quel periodo senza causare danni significativi o lesioni ai cittadini”, si legge. “Le nostre forze armate affronteranno tutto ciò che metterebbe in pericolo la sicurezza della patria e dei suoi cittadini e la sacralità del suo spazio aereo e territorio”, ha concluso Amman.
“L’operazione militare condotta dalla Repubblica islamica dell’Iran è un diritto naturale e una meritata risposta al crimine di aver preso di mira il consolato iraniano a Damasco e all’assassinio di diversi leader delle Guardie rivoluzionarie”. Lo ha affermato Hamas in una nota riportata dai media arabi.
“Il Governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui suoi canali social.
L’attacco iraniano a Israele “è un’azione militare che noi condanniamo fortemente. Oggi il presidente del Consiglio ha convocato una riunione del G7. Domani mattina io riunisco tutti gli ambasciatori dei Paesi arabi e musulmani per affrontare la situazione. Martedì incontrerò il ministro degli Esteri canadese, mercoledì il segretario di Stato americano Blinken e poi ci sarà il G7 dei ministri degli Esteri. Credo che l’obiettivo di tutti quanti noi sia quello di lavorare a favore di una de-escalation nell’area del Medioriente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani a Speciale Tg2. “Dobbiamo evitare che ci sia un allargamento del conflitto e un peggioramento della situazione, non è facile ma dobbiamo fare di tutto per scongiurare che il conflitto si allarghi e che ci siano ancora attacchi tra Israele e Iran. Quindi lavorare per la pace”, ha detto Tajani. Certo “è un impegno difficile che però non può mancare, perché l’Italia è portatrice di pace. Siamo amici di Israele, nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica – lo ribadiamo – però come abbiamo invitato l’Iran ad utilizzare la massima prudenza in questo momento, così lo diciamo a Israele”, ha concluso il titolare della Farnesina.
“Gli attacchi senza precedenti di droni e missili da parte dell’Iran contro Israele rappresentano una grave escalation” che “rischia di innescare ulteriore caos in tutto il Medio Oriente”. Lo afferma in un post su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. “L’Ue condanna l’attacco nei termini più forti possibili – aggiunge Metsola – e continuerà a lavorare per allentare la tensione e impedire che la situazione si trasformi in ulteriori spargimenti di sangue”.
– Il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale, l’esponente dell’estrema destra Itamar Ben-Gvir, ha elogiato la difesa militare contro la raffica di missili e droni iraniani e ha chiesto una risposta importante. contro l’Iran. “Difesa impressionante finora, ora abbiamo bisogno di un attacco schiacciante”, ha scritto su X.
“Gli Stati Uniti condannano l’attacco dell’Iran a Israele. Come ha affermato il Presidente, il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro le minacce provenienti dall’Iran è ferreo”. Lo ha scritto su X il segretario di Stato americano, Antony Blinken.
“Sulla base dell’articolo 51 delle Nazioni Unite relativo alla legittima difesa l’azione militare dell’Iran è stata una risposta all’aggressione del regime sionista contro le nostre sedi diplomatiche a Damasco. La questione può dirsi conclusa“. Lo ha affermato la rappresentanza iraniana all’Onu in una lettera. “Tuttavia, se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell’Iran sarebbe notevolmente più severa”e porterebbe a “un conflitto tra l’Iran e il regime canaglia israeliano, dal quale gli Stati Uniti devono stare lontani”, si legge ancora.
“Questa notte il mondo ha visto il vero volto dell’Iran, uno stato terrorista che ha attaccato Israele con centinaia di missili e droni. Il mondo ha visto anche la forza dell’Idf e di una coalizione. Israele, Stati Uniti e i loro partner, hanno tenuto basso l’impatto di questo attacco in un modo senza precedenti”. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant.
“Insieme, le forze del bene supereranno le forze del male”. Lo ha scritto su X il presidente israeliano Isaac Herzog in un posto su X dove ha ringraziato i “cari soldati e comandanti dell’Idfe dell’Iaf” la “coalizione di nazioni guidata dagli Stati Uniti” e “le mie sorelle e i miei fratelli, il popolo di Israele, per la loro eccezionale dimostrazione di resilienza”
La Cina ha espresso “profonda preoccupazione” per l’attuale escalation in medioriente e ha invitato le parti interessate “a esercitare calma e moderazione per prevenire ulteriori escalation”. E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri di Pechino. “La situazione attuale è l’ultima conseguenza del conflitto di Gaza. Non dovrebbero esserci più ritardi nell’attuazione della risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il conflitto deve finire adesso. La Cina invita la comunità internazionale, in particolare i Paesi influenti, a svolgere un ruolo costruttivo per la pace e la stabilità della regione”, conclude la nota.
“Condanno fermamente l’attacco palese e ingiustificabile dell’Iran contro Israele e invito l’Iran e i suoi delegati a cessare immediatamente questi attacchi. Tutti gli attori devono ora astenersi da un’ulteriore escalation e lavorare per ripristinare la stabilità nella regione”. Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.
La Presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio di oggi una videoconferenza a livello leader, per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi
Dopo sette ore, Israele ha riaperto il suo spazio aereo alle 7:30 ora locale. Lo ha riferito l’autorità aeroportuale del Paese dopo l’attacco notturno da parte di centinaia di missili e droni iraniani. Lo riporta il Times of Israel. Si prevede che gli orari dei voli da Tel Aviv subiranno modifiche.
Hamas ha rifiutato l’offerta avanzata da Israele la settimana scorsa al Cairo per una tregua. Lo hanno dichiarato in una nota l’ufficio del primo ministro israeliano e del Mossad. “Il rifiuto da parte dei mediatori alla proposta che prevedeva un margine di flessibilità significativamente maggiore da parte israeliana, dimostra che Sinwar non è interessato ad un accordo umanitario e al ritorno dei ostaggi, e continua ad approfittare delle tensioni con l’Iran per cercare di unire i teatri e realizzare un’escalation generale nella regione”. Israele continuerà a lavorare per raggiungere i suoi obiettivi, si legge nella dichiarazione, e “getterà ogni pietra per riportare indietro i 133 ostaggi da Gaza il prima possibile”.
Il servizio di emergenza israeliano ha affermato che non ci sono segnalazioni di feriti “diretti” a causa degli attacchi iraniani ma 31 persone sono state curate per aver subito ferite lievi mentre si dirigevano verso i rifugi o che hanno avuti attacchi di panico durante gli attacchi di droni e missili. Inoltre una bambina di 7 anni ha subito un grave trauma cranico a causa delle schegge di un missile lanciato per intercettare un proiettile iraniano.
Il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che il 99% dei circa 300 proiettili lanciati dall’Iran contro Israele durante la notte sono stati intercettati dalle difese aeree. “Si tratta di un risultato strategico molto significativo”, ha dichiarato in un comunicato stampa mattutino. “La minaccia iraniana si è scontrata con la superiorità aerea e tecnologica dell’Idf”, ha spiegato. Secondo Hagari l’Iran ha lanciato 170 droni contro Israele, e nessuno è entrato nello spazio aereo israeliano. Sono stati tutti abbattuti fuori dai confini del Paese da Israele e dai suoi alleati. Inoltre sono stati lanciati 30 missili da crociera. Secondo Hagari 25 di loro sono stati abbattuti dall’aeronautica israeliana. Inoltre, Teheran ha lanciato 120 missili balistici. Molti di loro sono stati abbattuti dal sistema di difesa aerea a lungo raggio Arrow, anche se alcuni sono riusciti ad aggirare le difese, colpendo la base aerea di Nevatim nel sud di Israele che ha subito “lievi danni” alle infrastrutture, “ma la base aerea funziona come al solito e continua a svolgere i suoi compiti”.“L’Iran pensava che sarebbe stato in grado di paralizzare la base e quindi danneggiare le nostre capacità aeree, ma ha fallito. Gli aerei dell’aeronautica continuano a decollare e atterrare dalla base e a partire per missioni di attacco e difesa”, ha dichiarato Hagari.
Le forze statunitensi hanno abbattuto alcuni droni d’attacco lanciati dall’Iran diretti verso Israele. “Su mia direzione, per sostenere la difesa di Israele, l’esercito degli Stati Uniti ha spostato aerei e cacciatorpedinieri di difesa missilistica balistica nella regione nel corso della scorsa settimana”, ha dettoil presidente statunitense Joe Biden. “Grazie a questi dispiegamenti e alla straordinaria abilità dei nostri militari, abbiamo aiutato Israele ad abbattere quasi tutti i droni e i missili in arrivo”.
Le forze statunitensi hanno aiutato Israele ad abbattere “quasi tutti” i droni e i missili dall’Iran. Lo afferma il presidente Usa Joe Biden, che convocherà i leader del G7 in risposta.
“Li abbiamo respinti, insieme vinceremo”. Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un post su X in merito agli attacchi con droni e missili balistici dell’Iran a Israele.