Il vertice alle 15 al Viminale. Ucei: "Eventuali colpi di coda possono avvenire anche qui"

Nessun segnale, al momento, di attacchi terroristici organizzati in Italia, ma attenzione massima per il rischio di azioni di singoli ‘lupi solitari’ su obiettivi sensibili. Dopo lo sciame di missili e droni lanciati nella notte dall’Iran contro Israele, quasi tutti neutralizzati, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sentito questa mattina i prefetti delle città italiane e convocato per oggi pomeriggio alle 15, al Viminale, il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica (Cnosp). Una riunione necessaria per fare il punto sulle possibili conseguenze dell’escalation militare in Medioriente, con i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence.

Attenzione focalizzata su Roma

L’attenzione è focalizzata soprattutto sulla Capitale, dove questa mattina si è tenuta prima riunione straordinaria in prefettura alla quale hanno partecipato il sindaco Roberto Gualtieri e il presidente della comunità ebraica Victor Fadlun. “Stiamo lavorando per fare bene, per garantire la sicurezza e anche la percezione di sicurezza. Con la comunità ebraica c’è uno scambio informativo e di impressioni continuo. C’è la massima attenzione. E’ stato un incontro per testare le misure di sicurezza che sono già molto alte. Nella città di Roma e in Italia c’è sempre tantissima attenzione”, ha assicurato il prefetto Lamberto Gianni al termine del vertice, convocato d’urgenza subito dopo il raid iraniano.

Ucei: “Eventuali colpi di coda che possono avvenire anche qui”

“Sono ore di grave preoccupazione per quello che accade in Israele e per eventuali colpi di coda che possono avvenire anche qui nelle nostre comunità. Quindi massima allerta” anche se “le attività proseguono serenamente” ha confermato da parte sua Noemi Di Segni, presidente dell’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei). Mentre per il presidente dei Giovani ebrei italiani Luca Spizzichino, sentito da LaPresse, in Italia “il clima sta pian piano peggiorando. C’è una recrudescenza palese dell’antisemitismo e lo stiamo vedendo anche nelle università”.

Tajani: “Attività di prevenzione è rafforzata”

L’attività di prevenzione e controllo “è certamente rafforzata. Non abbiamo segnalazioni di attentati organizzati, ci può essere qualche cane sciolto che si autoradicalizza” ma “le nostre forze dell’ordine e la nostra intelligence stanno lavorando alla prevenzione, e tutti i possibili obiettivi sono protetti”, ha rassicurato intanto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. E anche in Iran, ha aggiunto il titolare della Farnesina, “la situazione è senza pericoli particolari per i nostri concittadini”, sebbene la scuola italiana a Teheran abbia deciso di sospendere le lezioni in presenza per prudenza.

Al sicuro, seppur sempre in uno scenario complicato, si trovano anche i 1100 militari italiani dell’Unifil in missione al confine tra Libano e Israele. “L’Iran – ha affermato Tajani – ci ha assicurato che sarà rispettata l’incolumità del nostro contingente che, come ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, è stato messo in sicurezza”. In seguito all’aggravarsi della situazione, ad ogni modo, la premier Giorgia Meloni ha deciso annullare alcuni impegni previsti in agenda, compresa la visita al Vinitaly di Verona di domani. E anche il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, ha cancellato il suo arrivo a Roma, previsto sempre per domani, secondo quanto riportato dal quotidiano cattolico francese La Croix.

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