La campagna 'Nour' prevede una rigida applicazione dell'obbligo di indossare correttamente l'hijab
Nuova stretta sull’applicazione dell’obbligo di indossare il velo per le donne da parte del governo dell’Iran. Il Paese degli ayatollah ha lanciato il 13 aprile (lo stesso giorno dell’attacco contro Israele) una campagna denominata ‘Nour’ che prevede una rigida applicazione dell’obbligo di indossare correttamente l’hijab. Secondo informazioni ottenute in esclusiva da Iran International, nel contesto della campagna si sono verificati casi di abusi ed estorsioni ai danni di donne: in particolare, casi di agenti di polizia che chiedono denaro alle donne per evitare gli arresti legati al velo o di sequestro di oggetti di valore dei cittadini. Dopo il lancio del ‘piano Nour’, in diverse città iraniane si è verificata un’ondata di episodi violenti ai danni di donne non velate, scrive ancora Iran International, riferendo di vittime che raccontano di esperienze inquietanti di avvicinamento da parte della cosiddetta polizia morale iraniana, in alcuni casi con molestie sessuali.
Le testimonianze
In una delle testimonianze riportate da Iran International, una donna ha rivelato che la polizia ha costretto lei e altre persone a pagare 100 milioni di rial sotto la minaccia dell’arresto o del sequestro dei loro veicoli. In un altro caso, dopo aver arrestato una donna l’agente di polizia ha estratto una carta dalla tasca e ha chiesto alla donna di “depositare 120 milioni di rial” (pari a circa 170 euro) sul conto indicato sulla carta come condizione per il suo rilascio. Inoltre, altre tre donne hanno raccontato a Iran International che, dopo essere state arrestate e aver consegnato i loro effetti personali alle stazioni di polizia, al momento del rilascio hanno scoperto che i loro gioielli erano spariti. Inoltre si sono verificati numerosi casi di confisca di telefoni cellulari. La rinnovata enfasi sull’applicazione delle norme sull’hijab obbligatorio è stata approvata dalle più alte autorità iraniane, tra cui la guida suprema Ali Khamenei, il presidente Ebrahim Raisi e il capo della magistratura iraniana Gholamhossein Mohseni Ejei, sottolinea la testata.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata