Orban: "L'Occidente è a un passo dall'inviare le truppe in Ucraina". La Polonia è "pronta ad accogliere armi nucleari"
IN AGGIORNAMENTO. La guerra in Ucraina è giunta al giorno 790. Un raid russo ha colpito e fatto crollare parte della torre della televisione nella città ucraina di Kharkiv. La Polonia, ha affermato il presidente Duda, è “pronta” ad accogliere armi nucleari sul suo territorio. Il premier ungherese Orban: “L’Occidente è a un passo dall’inviare le truppe in Ucraina”.
Pentagono pronto a inviare 1 mld di dollari di aiuti a Kiev
Il Pentagono è pronto a inviare un iniziale pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da un miliardo di dollari, non appena il Senato americano avrà approvato definitivamente il provvedimento varato sabato dalla Camera dei rappresentanti. Lo riferiscono fonti dell’Amministrazione Usa. L’approvazione del Senato dovrebbe avvenire entro mercoledì. Il pacchetto include munizioni, comprese quelle per la difesa aerea, e grandi quantità di proiettili di artiglieria molto richiesti dalle forze ucraine, oltre a veicoli corazzati e altre armi. I funzionari statunitensi hanno affermato che alcune armi saranno consegnate molto rapidamente sul fronte di battaglia – a volte entro pochi giorni –, ma potrebbe volerci più tempo per l’arrivo di altri armamenti.
Mosca: “Da inizio guerra Kiev ha perso 500mila soldati”
Dall’inizio dell’operazione militare speciale, le truppe ucraine hanno perso quasi 500.000 soldati. Lo ha ha detto il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu in una riunione del consiglio del dipartimento, come riportato da Ria Novosti. “In totale, dall’inizio dell’operazione militare speciale, le perdite dell’esercito ucraino sono quasi mezzo milione di militari”, ha detto il ministro, “il regime di Kiev non ha raggiunto i suoi obiettivi nella controffensiva preparata dagli istruttori della Nato. I nostri militari hanno sfatato il mito della superiorità degli armamenti occidentali”.
Cina: “Infondate accuse Usa di aiuto a Russia per sforzo bellico”
“Gli Stati Uniti hanno presentato una proposta di legge per aiuti su larga scala all’Ucraina ma hanno anche lanciato accuse infondate contro i normali scambi economici e commerciali tra Cina e Russia. Questo approccio è estremamente ipocrita e irresponsabile. La Cina vi si oppone fermamente”. È quanto ha detto un portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, come riportano media locali. Le sue parole giungono mentre è attesa dal 24 al 26 aprile la visita in Cina del segretario di Stato Usa Antony Blinken e arrivano dopo che lo scorso 12 aprile due funzionari dell’amministrazione Biden hanno riferito informazioni di intelligence secondo cui la Cina sta aumentato le vendite alla Russia di macchine utensili, microelettronica e altre tecnologie che Mosca utilizza a sua volta per produrre missili, carri armati, aerei e altri armamenti da utilizzare nella guerra contro l’Ucraina. Domenica il Financial Times ha riportato che, nel corso della sua visita in Cina, Blinken avvertirà Pechino che gli Usa sono pronti a sanzionarla se continuerà a fornire alla Russia tecnologie a duplice uso per aiutare le sue forze armate come semiconduttori e macchinari.
A proposito dell’Ucraina “la Cina ha sempre aderito a una posizione obiettiva ed equa, ha promosso attivamente i colloqui di pace e ha favorito una soluzione politica”, ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, sottolineando che “la Cina ha sempre controllato l’esportazione di prodotti a doppio uso in conformità alle leggi e ai regolamenti” e che “la Cina non è artefice né parte in causa della crisi ucraina, non ha mai gettato benzina sul fuoco, non ha approfittato della situazione e non accetta lo scaricabarile”.
Droni russi su Odessa, 7 feriti tra cui 2 bambini
Nella notte le forze russe hanno colpito con i droni un’area residenziale di Odessa, ferendo sette persone, tra cui due bambini. Almeno 14 appartamenti sono stati danneggiati in città in seguito all’attacco. Lo riporta il Kyiv Independent, citando le forze di difesa del Sud dell’Ucraina.
Kiev, abbattuti 15 droni russi nella notte
Le unità di difesa aerea ucraine hanno distrutto 15 dei 16 droni di tipo Shahed lanciati dalla Russia nella notte. Lo riporta il Kyiv Independent, citando l’Aeronautica militare. I droni russi sono stati lanciati da Capo Chauda, nella Crimea occupata e nell’Oblast di Kursk. La Russia ha anche lanciato due missili balistici Iskander-M dalla regione di Belgorod. I droni sono stati intercettati sopra gli oblast di Mykolaiv, Odessa, Kiev e Cherkasy. Molteplici esplosioni sono state udite a Kiev intorno alle 3.35 ora locale. Non sono state segnalate vittime o danni in città.
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