Maximilian Krah è sotto inchiesta per corruzione. Un suo assistente era stato arrestato nei giorni scorsi per presunto spionaggio in favore di Pechino
La Procura di Dresda sta indagando per corruzione su Maximilian Krah, candidato di punta del partito di estrema destra tedesco AfD alle prossime elezioni europee. Lo ha riferito la stessa procura, come riporta Berliner Zeitung, affermando che nei suoi confronti sono state aperte le indagini preliminari. Nello specifico, Krah è accusato di corruzione di parlamentari attraverso presunti pagamenti da fonti russe e cinesi. Allo stato attuale, l’inchiesta è condotta unicamente per esaminare “se vi sia un primo sospetto di comportamento criminale in materia di corruzione di parlamentari”. Nei giorni scorsi un suo assistente era stato arrestato per presunto spionaggio in favore della Cina.
Le inchieste della procura di Dresda
La Procura di Dresda ha comunicato che “sulla base delle attuali denunce pubbliche contro il membro del Parlamento europeo Dr. Maximilian Krah ha avviato le indagini preliminari il 18 aprile 2024 in relazione a presunti pagamenti russi per il suo lavoro come membro del parlamento”, come riporta il quotidiano tedesco Bild. Inoltre i pm stanno “conducendo una seconda indagine preliminare contro il deputato al Parlamento europeo Dr. Maximilian Krah in relazione a presunti pagamenti cinesi per il suo lavoro come membro del parlamento”. La Procura ha poi aggiunto che “queste indagini preliminari servono attualmente solo a verificare se sussista un primo sospetto di condotta criminale di corruzione di parlamentari ai sensi della sezione 108e del Codice penale. Queste indagini preliminari non riguardano il procedimento avviato dalla Procura federale contro il cittadino tedesco Jian G., dipendente dell’eurodeputato Maximilian Krah, per presunta attività di agente dei servizi segreti. A causa del procedimento in corso, non verranno fornite ulteriori informazioni”.
007 Berlino: “No allarme spie ma attenzione a Stati autoritari”
Secondo le autorità tedesche, però, non si può ancora parlare di “allarme spionaggio” in Germania nonostante l’aumento delle indagini su presunte influenze dei servizi segreti cinesi e russi sulla politica tedesca. Allo stesso tempo, tuttavia, avvicinandosi le elezioni europee, “gli Stati autoritari vogliono esercitare la loro influenza” ed è necessario “monitorare la situazione con grande attenzione”. Questo è quanto ha detto a LaPresse la portavoce dell’Ufficio federale per la protezione della costituzione (BfV), l’intelligence interna tedesca.
“Non c’è un vero e proprio ‘allarme spionaggio’ o un incremento di casi di spionaggio. Monitoriamo queste situazioni ormai da diversi anni, anche per quanto riguarda la Cina o la Russia. Lavoriamo con tutte le altre autorità per contrastare lo spionaggio”, ha detto la portavoce, spiegando che “naturalmente, ora ci sono le elezioni europee ed è ovvio che gli Stati autoritari vogliono esercitare la loro influenza. Quindi ci sono più tentativi in questo senso. È probabile che in Italia accada lo stesso. Per questo è necessario monitorare la situazione con grande attenzione“. In riferimento alle indagini su Krah, la portavoce ha sottolineato che al momento ci sono “due grandi sfide: quella legata allo spionaggio e quella relativa ai tentativi di influenza. E le due situazioni si stanno sovrapponendo”.
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