Nel 2004 entrarono Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia. Von der Leyen: "Prodi profetico, aveva ragione"
L’Unione europea festeggia i 20 anni dal più grande allargamento della sua storia, avvenuto il 1° maggio 2004. Quella data ha segnato l’ingresso di Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia. “Il primo maggio 2004 il mio predecessore, il Presidente Prodi, qui con noi, ha pronunciato parole profetiche, affermando con orgoglio: ‘L’allargamento di oggi è il quinto e il più grande nella storia dell’Unione. E non sarà l’ultimo‘. Avevi così ragione. Da allora, altri tre Paesi hanno aderito alla nostra unione. E oggi, il desiderio di unire l’Europa e completare la nostra unione è più importante che mai”, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la cerimonia alla plenaria del Parlamento europeo. “I Balcani occidentali sono sempre più vicini a noi. Abbiamo preso la storica decisione di avviare negoziati con Ucraina e Moldavia mentre il popolo georgiano non nasconde i propri sogni europei”, ha aggiunto.
Prodi su Patto Stabilità: “Progressi ma è compromesso, astensioni non gravi”
“Ebbi tanti problemi quando dichiarai che il Patto di Stabilità era stupido. A momenti mi volevano fucilare sul campo ma era una riflessione seria. Dopo anni mi hanno dato ragione. Tutto quello che è politica economica non può essere rigidi. Politica economica vuol dire flessibilità. Hanno fatto qualche cambiamento ma non poi tanto grandi. Quindi che abbiano poi votato neutrali, astenuti, non è poi tanto grave, non è un fatto di grande filosofia”, ha sottolineato Prodi. “Il mio è che è stato un compromesso, che è necessario in questa fase storica dell’Ue. E a un compromesso tu puoi reagire con l’astensione, con un voto favorevole se hai un’altra visione, non ne faccio un dramma. La cosa strana è stata che da parte del governo si è fatto un inno al compromesso e poi non si è votato il compromesso. Questo mi ha fatto sorridere. Ma la vita è complicata”, ha commentato. Un po’ di progresso è stato fatto, è stato reso più flessibile nella durata degli anni e nell’adattamento, ma non è il cambiamento di cui si avrebbe bisogno”, ha aggiunto.
Prodi: “Ruolo Draghi? Dipende se ha voglia e come andranno europee”
Mario Draghi può avere un ruolo ai vertici Ue? “Certamente il discorso che ha fatto va in questa direzione ma non ho la minima idea se lui ne abbia voglia e come andranno a finire le elezioni di giugno. Queste cose si decidono dopo le elezioni. L’Ue è una struttura democratica e non è che uno fa previsioni su come andranno le cose”, ha detto ancora l’ex premier.
Prodi: “Allargamento non è export democrazia ma contratto democratico”
“Abbiamo lavorato tanto perché l’allargamento del 2004 avvenisse senza tensioni. E’ stato un grande accordo raggiunto con lo spirito di collaborazione, con tanta pazienza, ma anche con tanta condivisione. Pazienza e condivisione che hanno giocato assieme per costruire il luogo dell’Europa. Lunghi mesi di colloqui con spirito costruttivo. Non abbiamo esportato la democrazia ma abbiamo fatto un contratto democratico in cui chi entrava e chi apriva le porte era in situazione di totale parità”, ha detto l’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi nel suo intervento alla cerimonia per i 20 anni dell’allargamento Ue. “Un unico esempio al mondo che pensava di esportare la democrazia ha compiuto solo dei disastri”, ha sottolineato. “Vi sono state difficoltà, scetticismo, ne abbiamo avuti di problemi e abbiamo dovuto procedere a tanti adattamenti sia politici che economici. Ma questi si sono temperati tempo, non si sono diventati più gravi. Il processo di convergenza è stato ottenuto, Questo è il risultato maggiore”, ha aggiunto.
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