Nuovo appello di Papa Francesco sulla questione denatalità. “Questi Paesi ricchi non fanno figli: tutti hanno un cagnolino, un gatto, tutti, ma non fanno figli“, ha detto il Pontefice ricevendo in udienza i partecipanti alla consultazione ‘La cura è lavoro, il lavoro è cura’ del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
“La denatalità è un problema, e la migrazione viene ad aiutare la crisi che provoca la denatalità. Questo è un problema molto grave. Tuttavia, molti migranti e lavoratori vulnerabili non sono ancora pienamente integrati nella pienezza dei diritti, sono cittadini ‘di seconda’, restando esclusi dall’accesso ai servizi sanitari, alle cure, all’assistenza, ai piani di protezione finanziaria e ai servizi psicosociali”, ha aggiunto.
“Il mondo ha bisogno di un rinnovato impegno, di un nuovo patto sociale che ci leghi insieme – generazioni più anziane e generazioni più giovani – per la cura del creato e per la solidarietà e la protezione reciproca all’interno della comunità umana”, ha detto ancora Bergoglio. “È importante mettere a fuoco il rapporto tra lavoro dignitoso e giustizia sociale. Questa espressione, ‘giustizia sociale’, che è arrivata con le Encicliche sociali dei Papi, è una parola che non è accettata dall’economia liberale, dall’economia di punta. La giustizia sociale. In effetti, un rischio che corriamo nelle nostre attuali società è quello di accettare passivamente quanto accade attorno a noi, con una certa indifferenza oppure perché non siamo nelle condizioni di inquadrare problematiche spesso complesse e di trovare ad esse risposte adeguate. Ma ciò significa lasciar crescere le disuguaglianze sociali e le ingiustizie anche per quanto riguarda i rapporti di lavoro e i diritti fondamentali dei lavoratori. E questo non va bene!”.
“L’ultimo aspetto che avete considerato è quello del lavoro dignitoso connesso alla giusta transizione. Tenendo conto dell’interdipendenza tra lavoro e ambiente, si tratta di ripensare i tipi di lavoro che conviene promuovere in ordine alla cura della casa comune, specialmente sulla base delle fonti di energia che essi richiedono”, ha sottolineato il Papa.
Bergoglio ha anche ribadito la necessità di salvaguardare la sicurezza sul posto di lavoro e la salute fisica e mentale. “È fondamentale che le condizioni del lavoro siano connesse con gli impatti ambientali, prestando molta attenzione ai possibili effetti in termini di salute fisica e mentale delle persone coinvolte, nonché di sicurezza”.