Tajani: "Nuova dirigenza lavori per stabilità area e pace"

“Sul caso specifico chiaramente voglio esprimere la mia solidarietà e quella dell’Italia al governo e al popolo iraniano“. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite di ‘Mattino Cinque’, su Canale5, commentando la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi.

Meloni: “Spero futura leadership si impegni in pacificazione regione”

“Io sono preoccupata di default come chiunque si dovesse trovare nella mia situazione, quando hai sulle spalle la vita delle persone sei sempre preoccupato”, ha poi aggiunto Meloni. “Quello che vedo in queste ore è che le autorità iraniane mi pare che accreditino per ora la tesi dell’incidente e non quella di eventuali letture complottiste, così come attualmente non vedo grandi modifiche nell’assetto interno in Iran“, ha aggiunto spiegando che “chiaramente noi siamo continuamente in contatto con i nostri alleati europei e con i nostri alleati del G7 perché parliamo di una vicenda che si inserisce in un quadro regionale che è particolarmente complesso, io spero che la futura leadership iraniana voglia impegnarsi sulla stabilizzazione, sulla pacificazione della regione“. “Vedrò tra pochi minuti i ministri competenti e l’intelligence per fare il punto della situazione, e poi continuo ad essere in contatto in particolare come presidente del G7, con i miei omologhi”. 

Meloni: “Non credo grandi rivoluzioni in regime”

“Se si vuole essere realisti, io non credo che ci saranno delle grandi modifiche attualmente all’interno del regime iraniano. È difficile in questo momento aspettarsi da questo punto di vista che ci siano grandi rivoluzioni”, ha poi sottolineato Meloni. “Chiaramente noi continuiamo a monitorare e a fare la nostra parte, a fare del nostro meglio perché si possa insomma vedere qualche spiraglio”, ha concluso la premier.

Meloni a palazzo Chigi, riunione con ministri e intelligence

Meloni si è poi spostata a palazzo Chigi dove questa mattina ha presieduto una riunione sulla crisi iraniana a cui hanno partecipato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Giudo Crosetto, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, e i vertici dell’intelligence.

Tajani: “Nuova dirigenza lavori per stabilità area e pace”

“Nella riunione è stato fatto un punto della situazione. Mi pare che si sia trattato di un incidente e anche la posizione iraniana lascia intendere che non ci siano condizionamenti esterni”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lasciando palazzo Chigi al termine della riunione presieduta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni convocata dopo la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi. “Noi ci auguriamo che la nuova dirigenza dell’Iran possa lavorare per la stabilità dell’area, per la pace e anche per il dialogo – ha aggiunto -. Esprimiamo le nostre condoglianze all’Iran per ciò che è accaduto. Tutto lascia pensare che si sia trattato o di un incidente provocato dal maltempo o da guasto dell’elicottero”.

Mattarella: “Cordoglio per morte presidente iraniano”

“Esprimo il mio cordoglio per la morte del Presidente Ebrahim Raisi, del Ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian e di tutte le vittime della sciagura aerea che si è consumata nella giornata di ieri”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota diffusa dal Quirinale.

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