Numerosi i colloqui e gli incontri con le controparti del progetto
Si è conclusa la settimana scorsa la missione congiunta OIV/AICS in Mauritania ed in Senegal iniziata il 6 maggio con l’arrivo a Nouakchott della Delegazione guidata dal Dottor Glinianski, Direttore dell’Organismo Interno di Valutazione del MAECI, Giuseppe Cerasoli, Vice Direttore giuridico e amministrativo dell’AICS (Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo). Ad accompagnarli in Mauritania erano presenti il Dottor Cera, Vice titolare dell’Ufficio AICS di Dakar, e da esperti settoriali. Numerosi i colloqui e gli incontri tra cui la controparte mauritana del progetto bilaterale attualmente in corso con il Commissariato per la Sicurezza Alimentare (CSA), i referenti della FAO nel quadro del progetto multilaterale intitolato: “Rafforzare le capacità di resilienza delle comunità agropastorali mauritane per far fronte a rischi e conflitti ambientali (RECAP)” il cui accordo è in fase di sottoscrizione ed referenti di IFAD per la presentazione del progetto intitolato: “Resilienza e sicurezza alimentare per le donne attraverso la produzione, la produttività e i mercati in Mauritania (2P2M).
È stato effettuato un incontro con i cooperanti delle OSC Italiane presenti in Mauritania e coinvolte nella pianificazione dei prossimi interventi sul canale emergenza. Visite unitamente al Direttore della Direzione dei Programmi di Sviluppo (CSA) nonché coordinatore del progetto PAPACEM II (M. Sid’ Ahmed Teguedi) e dai suoi funzionari sono state effettuate presso i siti dei progetti in tre regioni sud-orientali ai confini con il Mali (Assaba, Hodh El Gharbi, Hodh El Chargui) con la partecipazione della Commissaria alla Sicurezza Alimentare ( Mme Fatimetou Mint Khattry) e della stampa nazionale. Nel suo intervento la Commissaria ha apprezzato la pertinenza e l’efficacia del progetto finanziato dall’Italia. Gli incontri con le comunità locali beneficiarie delle azioni sostenute finanziariamente dall’Italia tramite il progetto PAPACEM II, hanno messo in evidenza ottime relazioni tra AICS e le istituzioni mauritane locali nonché tra le istituzioni locali e la popolazione beneficiaria. A conclusione della missione in Mauritania, il giorno 11 maggio si è tenuto un incontro con l’Ambasciatrice Botta’ in occasione del quale é stato sottolineato che gli interventi della cooperazione Italiana risultano coerenti con le necessità manifestate dal governo mauritano e che l’Italia si conferma uno dei principali partner per lo sviluppo del settore agricolo.
La delegazione si è poi trasferita in Senegal dove è stata accolta e accompagnata dal titolare della sede Aics Dakar, Dott. Falcone, dalla Dott.ssa Baraldi dal Dott. Mele. Numerose le visite sul terreno nella regione di Kolda in Casamance dove l’AICS interviene con numerosi progetti bilaterali. La Delegazione ha reso visita al Governatore della regione.
Nell’ambito delle iniziative del settore Educazione sono state visitate la scuola media di Thidelly e la scuola elementare di Kandion. Forte è stata la presenza delle autorità locali e beneficiari finali (alunni, insegnanti, direttori di scuole, genitori, associazioni scolastiche).
Le due strutture sono state realizzate nell’ambito del Programma di sostegno al sistema educativo di base in Senegal – PASEB (AID 10967). Il progetto prevede la costruzione e l’equipaggiamento di 50 scuole elementari e medie e 300 aule scolastiche in quattro regioni del Senegal: Kaolack, Kaffrine, Sedhiou e Kolda. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di migliorare l’offerta formativa, con particolare attenzione all’educazione femminile, attraverso il miglioramento dell’accesso ai servizi educativi di base e la qualità dell’offerta pedagogica e didattica. La visita è stata preceduta da un incontro con l’Ispettore accademico di Kolda, rappresentante del Ministero dell’Educazione nazionale a livello regionale.
Nel quadro dei progetti afferenti al settore Agricoltura e Sviluppo Rurale c’è stato un incontro con il Direttore della Direzione Regionale dello Sviluppo Rurale di Kolda. Sono state poi visitate due infrastrutture realizzate dal programma: le opere di sistemazione idraulico-agraria della valle risicola transfrontaliera (Senegal-Guinea Bissau) di Médina Ndondi, che hanno permesso di mettere a coltura circa 275 ettari a beneficio dei produttori e delle produttrici di 5 villaggi, con importanti miglioramenti in termini di rendimenti; la banca dei cereali di Diankancounda Oguél, gestita da una cooperativa che associa circa 1.600 produttori.
L’incontro con i referenti degli Organismi Internazionali (IFAD, UNFPA, UNWOMEN, ILO, OMVS, OHCHR, OIM) esecutori di iniziative finanziate dall’Italia in Senegal, ha permesso di fare il punto a livello bilaterale con ciascun referente, evidenziando elementi di forza e di debolezza a partire dalla formulazione sino alla chiusura delle progettualità realizzate con la Cooperazione Italiana. (segue)
Sono seguiti incontri istituzionali con la delegazione dell’Unione europea, con i Coordinatori dei Ministeri tecnici coinvolti nella realizzazione dei progetti in corso e con il Direttore (M. Mamour Ba) del dipartimento del Ministero dell’Economia e della Cooperazione Internazionale preposto al coordinamento di tutti i donor e Agenzie di sviluppo che operano in Senegal e con le OSC italiane attive in Senegal.
La missione è terminata con un incontro finale con l’Ambasciatrice d’Italia in Senegal Bertolini e il Direttore ICE Senegal, Dott. Gerbino, durante il quale si e’ discusso di piste collaborative per meglio valorizzare l’accordo di cooperazione AICS/ICE e favorire una maggiore partecipazione del settore privato italiano nelle politiche di sviluppo locale, anche alla luce della recente missione del Sistema Italia in Senegal inerente il Piano Mattei per l’Africa.
Soddisfazione è stata espressa dal Direttore dell’Organismo Indipendente di Valutazione del MAECI, il Consigliere della Corte dei Conti, Stefano Glinianski il quale ha sottolineato “l’importanza di queste missioni di valutazione partecipativa che, nel quadro di un più ampio progetto di valorizzazione degli apporti degli stakeholders, anche in linea con quanto recentemente espresso dalla magistratura contabile in una sua recente deliberazione, consentono di migliorare i percorsi di valutazione dell’azione amministrativa sganciando gli stessi da un sistema autoreferenziale e valorizzando così un adeguato coinvolgimento degli utenti esterni nell’iter della valutazione”.
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