Maximilian Krah verso Budapest per negoziare con i rappresentanti del partito di estrema destra magiaro. Intanto i liberali dell'Alde 'salvano' gli olandesi del Vvd
Il partito di estrema destra ungherese Mi Hazank (Movimento Nostra Patria) sta negoziando con i tedeschi dell’Afd (espulsi dal gruppo Identità e Democrazia) per formare un nuovo gruppo nel prossimo Parlamento europeo. Lo riporta Rtl Ungheria. Secondo la testata, sabato mattina Maximilan Krah, il capolista di Afd bandito dalla campagna elettorale dopo le polemiche sulle affermazioni sulle SS (“Nelle SS non erano tutti criminali”, ndr), arriverà in Ungheria per negoziare con i rappresentanti di Mi Hazank sulla creazione di una corrente completamente nuova, ha dichiarato Laszló Toroczkai, il presidente di Mi Hazank, a Rtl. La forza ungherese starebbe trattando anche con il partito bulgaro Vazrazhda (Rinascita). Al momento Mi Hazank non ha eurodeputati, ma è dato intorno al 4% e potrebbe eleggerne uno. Per formare un gruppo servono 23 parlamentari rappresentanti di sette paesi diversi. Tra i potenziali partner ci sono il partito bulgaro Vuzrazhdane e lo slovacco Republika (entrambi tra i non-iscritti), ma anche l’austriaco FPÖ e l’estone EKRE, che hanno votato entrambi contro l’espulsione di Afd da ID.
Liberali ‘salvano’ il partito olandese Vvd
Intanto l’Alde, il Partito europeo dell’Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa, ha deciso di non escludere dal proprio novero il partito olandese Vvd, alleatosi con il partito di estrema destra Pvv di Geert Wilders e con altre forze per formare la coalizione di governo in Olanda. Il portavoce dell’Alde ha riferito a LaPresse che Vvd “ci ha assicurato che l’accordo di coalizione contiene chiare linee rosse e chiare richieste su iniziativa del nostro partito membro, come la garanzia del sostegno all’Unione europea e all’Ucraina, nonché un accordo sulla spesa pubblica all’interno delle normative Ue. Sostenere e rispettare lo stato di diritto e le sue istituzioni è ovvio. Il Vvd ci ha assicurato che non cederà su nessuno di questi valori che condividiamo come famiglia politica”. Alde, assieme al Partito democratico europeo (Pde) costituisce il gruppo Renew Europe. “Un partito membro di Alde non dovrebbe essere giudicato a priori in base alle opinioni o alle azioni di un partner politico, ma in base alle sue azioni”, sottolinea il portavoce. “Sappiamo che nella politica quotidiana e nel lavoro per realizzare le nostre politiche liberali nel governo i partiti potrebbero trovarsi a dover gestire altri partiti politici che differiscono leggermente o addirittura drasticamente dalle opinioni e dai valori politici del partito Alde. I nostri membri dovrebbero essere cauti nella scelta dei partner politici ed essere consapevoli delle possibili conseguenze, e confidiamo che, se necessario, qualsiasi partito membro dell’Alde prenderebbe senza esitazione le distanze da condotte o opinioni inaccettabili del partner. Restiamo impegnati a sostenere la nostra linea rossa per impedire qualsiasi cooperazione con l’estrema destra a livello europeo“, aggiunge. “Il partito Alde è stato effettivamente informato dal suo membro Vvd che dopo mesi di difficili negoziati è stato raggiunto un accordo di coalizione provvisorio tra Pvv, Nsc, Bbb e Vvd per formare un governo nei Paesi Bassi”, precisa il portavoce, “il nostro partito membro Vvd ha preso parte ai colloqui di negoziazione sentendosi fortemente responsabile di esplorare quella che era considerata l’unica opzione praticabile per riflettere il risultato delle elezioni democratiche tenutesi il 22 novembre 2023 e rompere l’impasse politica e l’incertezza”. L’attuale presidente del gruppo Renew, la macroniana di Renaissance Valérie Hayer, aveva chiesto che i liberali olandesi non sedessero più con Renew al Parlamento europeo e rimandato la decisione a urne chiuse. Dopo il 9 giugno, tuttavia, la formazione del gruppo sarà completamente diversa e probabilmente ci sarà un nuovo leader, fa notare una fonte interna. Inoltre, le decisioni dell’Alde saranno fondamentali, visto che rappresenta la componente di gran lunga maggioritaria del gruppo stesso. Lo scorso 23 maggio Sandro Gozi, leader dell’altra componente, il Pde, aveva criticato la scelta del Vvd di appoggiare Wilders, definendolo un “grande errore”. Il Vvd, che ha governato a lungo in Olanda esprimendo il premier Mark Rutte alla guida del Paese per 12 anni, è tra i fondatori dell’Alde e questo ne rende anche più difficile un’eventuale espulsione.
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