I palestinesi sfollati dalla città meridionale di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, alla città di Rafah, lungo il confine con l’Egitto, sono tornati alle loro case e le hanno trovate distrutte, costringendoli a montare delle tende per ripararsi. Molti edifici sono diventati un cumulo di macerie, mancano le infrastrutture di base e le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme carestia: non c’è acqua, cibo o sistema fognario.