Lo ha fatto sapere il leader politico palestinese Ismail Haniyeh. Intanto Netanyahu minaccia una guerra in Libano

IN AGGIORNAMENTO – Clima sempre più teso tra Israele e il Libano, con il rischio che si apra un nuovo fronte di guerra. Lo Stato ebraico è “preparato a un’azione estremamente potente nel nord”, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una visita a Kiryat Shmona, al confine con il Libano, dove i combattimenti tra l’Idf e Hezbollah si sono intensificati notevolmente negli ultimi giorni. “Chiunque pensi di poterci fare del male e che noi ce ne staremo con le mani in mano ha commesso un grave errore”, ha dichiarato il premier.

18 arresti durante Marcia bandiere a Gerusalemme

Diciotto persone sono state arrestate durante la Marcia delle bandiere del Jerusalem day. Lo riportano i media israeliani. Tra i manifestanti finiti in manette ci sono cinque attivisti ultranazionalisti che avevano lanciato oggetti contro alcuni giornalisti nella Città Vecchia e tre persone arrestate per violenza, condotta minacciosa, disordini e minacce agli agenti polizia. Tra gli arrestati c’era una persona trovata in possesso di un coltello.

Studenti pro-Palestina occupano ufficio preside università Stanford

Manifestanti filo-palestinesi hanno occupato un edificio che ospita gli uffici del preside e del rettore dell’Università di Stanford alle prime ore dell’alba americana, ma le forze dell’ordine li hanno rapidamente allontanati e hanno effettuato numerosi arresti, ha reso noto l’università. Alcuni manifestanti si sono barricati all’interno mentre altri si sono riuniti all’esterno, ha riferito lo Stanford Daily. Il gruppo ha cantato “La Palestina sarà libera, noi libereremo la Palestina”. Nel giro di circa due ore gli agenti hanno fatto irruzione nell’edificio e hanno iniziato a prendere in custodia le persone.

Leader Hamas: “Accordo solo con fine guerra e ritiro completo esercito”

Il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh ha affermato che l’organizzazione affronterà “seriamente e positivamente” qualsiasi accordo di cessate il fuoco a patto che sia basato “sulla cessazione totale della guerra, sul completo ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e sul rilascio dei prigionieri palestinesi in cambio degli ostaggi”. Lo riporta il Times of Israel. Hamas deve ancora rispondere formalmente alla proposta israeliana di rilascio degli ostaggi e di accordo di cessate il fuoco, presentata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla fine della scorsa settimana. 

Gallant: “Negoziati con Hamas solo sotto il fuoco”

“Qualsiasi negoziato con Hamas sarà condotto solo sotto il fuoco”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, dopo aver volato sui confini con la Striscia di Gaza e con il Libano. Lo riporta Ynet. “Gli attacchi e le colonne di fumo nei luoghi attaccati dalle forze israeliane di difesa sono sono visibili a tutti, sia nella Striscia di Gaza che al nord. Siamo in un processo per continuare a logorare il nemico”, ha aggiunto. 

Ben Gvir sospende sostegno a governo finché non vedrà intesa

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha annunciato che il suo partito di estrema destra Otzma Yehudit non voterà con la coalizione di governo alla Knesset finché Netanyahu non rivelerà i dettagli della proposta di accordo israeliana per il cessate il fuoco e gli ostaggi. “Finché il primo ministro continuerà a nascondere i dettagli dell’accordo, Otzma Yehudit creerà disagi alla sua coalizione”, ha annunciato Ben Gvir. Lui e altri parlamentari di estrema destra hanno affermato che non accetteranno un accordo con Hamas che ponga fine alla guerra in cambio del rilascio degli ostaggi. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata