Il presidente americano Joe Biden ha detto che non intende concedere la grazie al figlio Hunter qualora venisse condannato nel processo dove è imputato per aver mentito acquistando un’arma da fuoco mentre faceva uso di droghe. Parlando con l’Abc dalla Normandia dove si trova per l’anniversario del D-Day il presidente americano ha risposto con un netto “sì” a chi gli chiedeva se avrebbe accettato l’esito del processo.
Di ritorno dalla Francia, dove ha partecipato alle commemorazioni per gli 80 anni dal D-Day, la first lady Jill Biden è arrivata, di nuovo, nel tribunale di Wilmington, nel Delaware, per assistere al processo del secondogenito Hunter. La first lady è partita dalla Francia ieri e tornerà nel Paese transalpino per la cena di Stato all’Eliseo. I procuratori federali accusano Hunter di aver violato la normativa americana sull’acquisto di armi, mentendo nei moduli forniti dal venditore, avendo affermato di non essere – al tempo -tossicodipendente. Tre i capi d’accusa a suo carico per altrettanti reati: aver mentito a un rivenditore di armi con licenza federale, aver dichiarato il falso sulla richiesta di autorizzazione affermando di non essere un consumatore di droga e aver posseduto illegalmente una pistola per 11 giorni.