La sua decisione di allearsi con Marine Le Pen alle elezioni legislative ha spaccato LR

L’ufficio politico dei Repubblicani francesi ha deciso all’unanimità di espellere il presidente Eric Ciotti dal partito, dopo la scelta di allearsi con il Rassemblement National di Marine Le Pen alle elezioni legislative anticipate annunciate a sorpresa dal presidente francese Emmanuel Macron dopo la debacle alle Europee. Come Jordan Bardella, delfino di Le Pen che aspira a diventare premier, anche Ciotti ha origini italiane, da parte di padre. Classe 1965, Ciotti è nato a Nizza, suo feudo elettorale. È separato e ha 3 figlie. Nonostante le condizioni familiari modeste, ha frequentato il prestigioso Istituto di studi politici di Sciences Po a Parigi e dopo la laurea ha esordito in politica come collaboratore parlamentare. È stato primo vicesindaco di Nizza e a capo del Consiglio generale e poi dipartimentale delle Alpi Marittime. Nel 2021 si è candidato alle primarie della destra per le elezioni presidenziali del 2022, ma è stato battuto da Valérie Pécresse, poi sconfitta da Macron. A dicembre 2022 è stato eletto presidente del partito Les Républicains (LR). Nel corso della sua carriera politica da deputato all’Assemblea nazionale ha proposto provvedimenti come una legge, che porta il suo nome, volta a combattere l’abbandono scolastico togliendo gli assegni familiari in caso di assenza prolungata da scuola degli studenti, o un provvedimento sul divieto di diffusione di immagini di agenti di polizia e soldati. “LR oggi è troppo debole”, ha detto Ciotti annunciando il “bisogno di un’alleanza pur rimanendo noi stessi, un’alleanza con il Rassemblement National”. Una decisione che ha spaccato il partito e portato alla sua espulsione. Ciotti l’ha bocciata come una “flagrante violazione del nostro statuto dei Repubblicani, “sono e rimango il presidente della nostra formazione politica, eletto dagli iscritti”.

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