Sono tutti accusati dalle autorità di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale
Il governo di Hong Kong ha annullato i passaporti di sei attivisti residenti nel Regno Unito in base alla nuova legge sulla sicurezza nazionale. Si tratta dell’ex deputato filodemocratico Nathan Law, del sindacalista Mung Siu-tat e degli attivisti Simon Cheng, Finn Lau, Johnny Fok e Tony Choi, tutti accusati dalle autorità di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale.
Il governo ha dichiarato che sono “fuggiti” nel Regno Unito. L’anno scorso, la polizia aveva offerto una ricompensa di 1 milione di dollari di Hong Kong (119.000 euro) per chiunque portasse informazioni utili al loro arresto. Secondo la dichiarazione ufficiale, le autorità hanno anche vietato a chiunque di fornire fondi o risorse economiche ai sei, di affittare loro proprietà o di formare una joint venture con loro. Se si agisce senza autorizzazione, si rischia una pena fino a sette anni di carcere. Il governo di Hong Kong ha dichiarato di aver agito perché i sei continuavano a svolgere attività che mettevano in pericolo la sicurezza nazionale, infangando la città e colludendo con forze esterne.
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