Inchiesta di Animal Equality sul terribile trattamento riservato agli equini

Picchiati con un bastone per accedere all’area di macellazione, costretti ad assistere alla fine dei propri compagni, storditi in modo sommario, sgozzati e lasciati dissanguare fino alla morte. È il triste destino riservato ogni anno a migliaia di cavalli macellati in Spagna per soddisfare la sempre più crescente richiesta di carne equina. Lo denuncia Animal Equality, l’organizzazione internazionale per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare. Grazie a una inchiesta realizzata insieme al fotoreporter Aitor Garmendia tra novembre 2023 e maggio 2024 all’interno di un macello di cavalli in Spagna, Animal Equality racconta con un video scioccante l’inutile e prolungata sofferenza alla quale vengono sottoposti questi animali, che restano pienamente coscienti mentre vengono macellati e muoiono dissanguati. La Spagna è il maggiore produttore di carne equina dell’Unione Europea e la esporta soprattutto in Paesi come l’Italia, dove il consumo di carne equina è il più elevato d’Europa: ogni anno, solo in Italia, vengono uccisi nei macelli oltre 25.000 cavalli. Dalla Spagna, ogni anno, il nostro Paese importa inoltre migliaia di cavalli rinchiusi nei camion e trasportati per lunghe distanze, diretti verso i macelli italiani. Questi animali sono così costretti a trascorrere ore in camion sovraffollati, subendo lesioni, spesso sviluppando febbre da trasporto, perdita di peso, stanchezza e disidratazione. Secondo lo studio Welfare and health of horses transported for slaughter within the European Union, condotto nel 2011 da veterinari delle università di Cambridge, il 37% dei cavalli esaminati in Europa è stato giudicato non idoneo al trasporto ai sensi del Regolamento (CE) n.1/2005 del Consiglio e nessuna delle spedizioni è risultata conforme sia alla regolarità dei veicoli che alla salute degli animali, con una media di 6 cavalli per spedizione con lesioni acute. “La nostra nuova inchiesta fa luce su un sistema di macellazione brutale e diffuso in tutto il mondo che ha come vittime esseri senzienti considerati da molti, in Italia e non solo, animali da compagnia. Eppure, come abbiamo denunciato, anche nel nostro Paese il sistema di controlli non è sufficiente a garantire la tutela dei cavalli uccisi a scopo alimentare” ha detto Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.

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