Meloni a Zelensky: "Puoi contare su di noi per tutto il tempo che servirà"
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni è in Svizzera per partecipare alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina. La premier, che ieri ha tenuto la conferenza stampa di chiusura del G7 a Borgo Egnazia, è arrivata a Zurigo alle 11.30 e si è poi spostata al Burgenstock resort (nei pressi di Lucerna) dove si tengono i lavori del vertice a cui prendono parte 100 delegazioni provenienti da tutte le regioni del mondo. Presente da ieri alla conferenza anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Il programma odierno dei lavori della conferenza che si è aperta ieri al Burgenstock resort prevede alle 14.30 la conferenza conclusiva e, a seguire, le conferenze del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quella congiunta della presidente della Confederazione svizzera, Viola Amherd, e del consigliere federale Ignazio Cassis.
Meloni: “Pace non è resa nè sottomissione”
“Pace non significa resa, come sembra suggerire il Presidente Putin con le sue ultime dichiarazioni. Non è così. Confondere la pace con la sottomissione costituirebbe un pericoloso precedente per tutti”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Conferenza di pace sull’Ucraina in corso in Svizzera. “La Conferenza di oggi rappresenta un’iniziativa coraggiosa, che smantella certe narrazioni o la propaganda. Nessuno può mettere in dubbio l’assoluta importanza dei tre temi cruciali di interesse globale discussi oggi: la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare e la dimensione umana, in particolare il ritorno dei bambini sfollati. Sono importanti per tutti noi e penso, anche in base alla discussione di oggi, che possiamo costruire molto da qui”, aggiunge Meloni.
Meloni a Zelensky: “Puoi contare su di noi per il tempo che servirà”
“Caro Volodymyr, sono qui per dirti che puoi continuare a contare su di noi, per tutto il tempo necessario. Continueremo ogni sforzo possibile per mantenere impegnati tutti i partner internazionali, poiché anche loro stanno soffrendo le conseguenze globali di questo conflitto. Intendiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per trasformare in realtà un futuro di pace e libertà per l’Ucraina”, ha aggiunto Meloni.
Meloni: “Italia fa sua parte e non intende tirarsi indietro”
“L’Italia ha sempre fatto la sua parte, e non intende tirarsi indietro. Dobbiamo però unire tutti gli sforzi possibili per aiutare l’Ucraina a guardare al futuro”, ha poi affermato Meloni. “Questo è esattamente ciò che abbiamo fatto al vertice del G7 sotto la presidenza italiana – aggiunge – dove abbiamo appena raggiunto un accordo per mettere a disposizione di Kiev circa 50 miliardi di dollari di ulteriore sostegno finanziario entro la fine dell’anno, sfruttando le entrate straordinarie derivanti dagli asset sovrani russi immobilizzati. Si tratta di un risultato estremamente significativo, frutto di un grande lavoro di squadra svolto dai leader del G7”.
Cremlino: “Zelensky dovrebbe pensare su proposta pace di Putin”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dovrebbe riflettere sulla proposta di pace del presidente russo Vladimir Putin perché la situazione militare per Kiev sta peggiorando. È quanto ha detto in un’intervista il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Von der Leyen: “Nessuno accetterebbe condizioni oltraggiose di Putin”
Il summit tenutosi ieri e oggi in Svizzera “non è stato un negoziato di pace perché Putin non è seriamente intenzionato a porre fine alla guerra. Insiste sulla resa. Insiste sulla cessione di territori da parte dell’Ucraina, anche persino di territori oggi non occupati dalla Russia, e insiste sul disarmo dell’Ucraina, che la renderebbe più vulnerabile a una futura aggressione. Nessun Paese accetterebbe mai queste condizioni oltraggiose”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo nella conferenza stampa finale del summit di Bürgenstock.
Zelensky: “Al lavoro per secondo vertice”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, prendendo la parola nella conferenza stampa finale della due giorni del summit internazionale per la pace in Ucraina, al quale la Russia non era stata invitata, ha riferito che si è al lavoro per un secondo vertice e che diversi Paesi si sono detti pronti a ospitare un secondo vertice. Un piano d’azione dovrebbe richiedere “mesi, non anni”, ha aggiunto Zelensky. Poi ha concluso: “Sono grato nei confronti di tutti coloro che hanno partecipato, grazie a tutti. Gloria all’Ucraina“.
Dichiarazione summit Svizzera: “Integrità territoriale base per ogni pace”
“L’integrità territoriale” dell’Ucraina deve essere la base di qualsiasi accordo di pace per porre fine alla guerra della Russia. È quanto si afferma nella dichiarazione finale del summit tenutosi ieri e oggi in Svizzera per la pace in Ucraina, al quale la Russia non era stata invitata. Il testo congiunto ha ottenuto l’adesione di circa 80 Paesi, fra i quali non figurano diversi Paesi in via di sviluppo. India, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono stati fra le circa 100 delegazioni partecipanti che non hanno firmato il documento finale, che si concentrava anche su questioni di sicurezza nucleare, sicurezza alimentare e scambio di prigionieri.”La Carta delle Nazioni Unite e “il rispetto per l’integrità territoriale e la sovranità possono servire e serviranno come base per raggiungere una pace globale, giusta e duratura in Ucraina”, recita il documento finale. Non ha firmato neanche il Brasile, che ha partecipato al summit come Paese osservatore.
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