La premio Nobel per la pace del 2023 Narges Mohammadi è stata condannata a un ulteriore anno di carcere da un tribunale iraniano per “attività di propaganda contro lo Stato”. Lo ha reso noto su X il suo legale Mostafa Nili. Fra le motivazioni – ha spiegato – il suo inviato a boicottare le elezioni parlamentari“.
L’attivista, attualmente in carcere a Teheran, aveva visto consegnare il premio Nobel ai figli gemelli 17enni Ali e Kiana Rahmani, che avevano ricevuto il diploma e la medaglia d’oro destinati alla madre. I figli di Mohammadi vivono in esilio a Parigi con il padre. Nella cerimonia nel municipio di Oslo, in Norvegia, per ricordare Mohammadi era stata collocata una sedia vuota, dietro la quale era stato posto un ritratto, scelto dalla stessa attivista, che la mostra sorridente e in abiti colorati.
L’Unione europea ha condannato l’ulteriore anno di carcere deciso in Iran nei confronti dell’attivista e premio Nobel per la Pace, Narges Mohammadi, e ha chiesto a Teheran la sua scarcerazione. “Narges Mohammadi è già in carcere in Iran e sta scontando diverse condanne per un totale di oltre 10 anni di reclusione. Continua coraggiosamente a far sentire la sua voce per proteggere la dignità umana e i diritti degli iraniani. È stata insignita del premio Nobel per la pace per ‘la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e la sua lotta per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti’. I diritti fondamentali come la libertà di espressione devono essere sempre rispettati. L’Unione europea invita l’Iran a rilasciare la signora Mohammadi, tenendo conto anche delle sue condizioni di salute. L’Unione europea continuerà a battersi per il rispetto dei diritti umani in Iran e altrove e per la libertà di tutti coloro che, come lei, sono ingiustamente detenuti”, si legge in una nota.
“Non parteciperò alle elezioni illegali del governo corrotto e illegittimo. L’unico scopo di tenere elezioni per un regime che crede nella repressione, nel terrore e nella violenza come unico guardiano del potere non è proteggere la democrazia e i diritti delle persone, ma consolidare il potere e la tirannia”. È il pensiero della premio Nobel iraniana Narges Mohammadi in vista delle imminenti elezioni presidenziali fatto trapelare tramite il profilo X For Narges gestito dai familiari. “Come possono da una parte impugnare la spada, un bastone, una pistola e le prigioni contro il popolo e dall’altra chiamarlo alle urne con un linguaggio ingannevole e bugiardo?”, ha aggiunto.