Blinken: "Distanze su accordo Israele-Hamas colmabili, ma non è detto che succederà"
IN AGGIORNAMENTO – Il conflitto in Medioriente giunge al giorno 256 e ancora non è stato trovato un accordo sul cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Nel frattempo proseguono le tensioni nello Stato ebraico dove avanzano le manifestazioni antigovernative. Nove persone sono state arrestate e tre ricoverate in seguito una protesta organizzata davanti alla casa del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Alcuni sono rimasti feriti dopo essere stati colpiti da un cannone ad acqua utilizzato dalla polizia.
21:16 Idf: approvati piani per offensiva in Libano
Il capo del Comando Nord dell’Idf, Ori Gordin, e il leader della Direzione delle operazioni, Oded Basiuk, hanno approvato oggi i piani di battaglia per il Libano. Le Forze di difesa israeliane affermano in una nota che i generali hanno tenuto una valutazione, durante la quale “sono stati approvati i piani operativi per un’offensiva in Libano”. Gli alti comandanti hanno anche preso decisioni riguardanti “l’accelerazione della prontezza delle forze sul terreno“, aggiunge l’Idf. Lo riporta ‘The Times of Israel’.
18:35 Israele: “In guerra totale Hezbollah sarà distrutto”
“Nasrallah oggi si vanta di aver fotografato i porti di Haifa, gestiti da grandi compagnie internazionali provenienti dalla Cina e dall’India, e minaccia di danneggiarli. Siamo molto vicini al momento di decidere se cambiare le regole del gioco contro Hezbollah e il Libano. In una guerra totale Hezbollah sarà distrutto e il Libano sarà duramente colpito”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri israreliano, Israel Katz. “Israele pagherà un prezzo al fronte e nelle retrovie, ma con una nazione forte e unita e con tutta la forza dell’Idf ristabiliremo la sicurezza per i residenti del nord”, ha aggiunto
17:45 Blinken: “Distanze su accordo colmabili ma non è detto che succederà”
A proposito dell’ipotesi di accordo di cessate il fuoco fra Israele e Hamas, “Hamas è venuta con nuove condizioni” e gli Usa stanno provando ad appianare le distanze fra le parti, “credo che le distanze si possano colmare con dei ponti, ma questo non significa che le distanze verranno colmate”. È quanto ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, parlando in conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in visita negli Stati Uniti.
16:30 Medioriente, Netanyahu: “Inconcepibile che Usa abbiano trattenuto armi per Israele”
“Quando il segretario Blinken è stato recentemente qui in Israele abbiamo avuto una conversazione schietta, ho detto che ho apprezzato profondamente il sostegno che gli Stati Uniti hanno dato a Israele dall’inizio della guerra. Ma ho anche detto un’altra cosa, ho detto che è inconcepibile che negli ultimi mesi l’amministrazione abbia trattenuto armi e munizioni a Israele”. Lo afferma il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio pubblicato su X in inglese, aggiungendo che “il segretario Blinken mi ha assicurato che l’amministrazione sta lavorando giorno e notte per eliminare questi colli di bottiglia”. “Spero proprio che sia così. Dovrebbe essere così”, ha detto Netanyahu.
15:00 Premier Libano a inviato Usa: “Non cerchiamo escalation”
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha ricevuto questo pomeriggio l’inviato presidenziale americano Amos Hochstein a Beirut. Durante i colloqui, afferma l’agenzia libanese Nna, il primo ministro ha affermato che “il Libano non cerca un’escalation”, e ciò che è necessario “è fermare l’aggressione israeliana in corso e ripristinare la calma e la stabilità sulla frontiera meridionale”. “Le continue minacce israeliane al Libano non ci impediranno di perseguire i nostri sforzi per stabilire la tranquillità, che è una priorità per noi e per tutti gli amici del Libano”, ha sottolineato Mikati.
13:45 Tajani: “A confine Libano-Israele situazione di grande tensione”
In merito alla situazione in Libano “è ovvio che siamo preoccupati, perché non sta affatto migliorando”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in Commissione esteri al Senato. “Siamo preoccupati anche rispetto ai nostri militari parte della missione Unifil, che sono oltre 1000 – ha aggiunto -, il ministro Crosetto ha sollecitato i vertici Onu per avere garanzie”.”Stiamo sostenendo l’iniziativa americana, ma non è facile perché la situazione è di grande tensione – ha concluso -, possiamo fare tutto ciò che vogliamo, ma per i miracoli non siamo ancora attrezzati, possiamo solo essere sostenitori di programmi e progetti di pace”.
11:46 Sirene di allarme in Israele al confine con il Libano
Le sirene che avvertono di un potenziale attacco di droni risuonano in un certo numero di città della Galilea occidentale vicino al confine con il Libano, tra cui Arab al-Aramshe e Adamit. Lo riporta il Times of Israel.
10:00 Idf: “Proseguono combattimenti a Rafah e nel centro di Gaza”
L’Idf ha reso noto che i combattimenti stanno proseguendo a Rafah nel Sud della Striscia di Gaza dove i soldati della Brigata Givati hanno eliminato “un certo numero di terroristi” negli scontri del giorno scorso. Lo rendono noto i media israeliani. In uno di questi scontri ha spiegato l’Idf le forze armate hanno identificato due terroristi armati di esplosivo che sono stati eliminati da un attacco aereo. Inoltre, secondo i militari, i soldati della 401a Brigata hanno ucciso un certo numero di uomini armati di Hamas e hanno scoperto fucili Kalashnikov, granate e altro durante la perlustrazione dell’area. Nel centro di Gaza, le truppe della 99esima divisione hanno eliminato hanno diretto un aereo da caccia per colpire e uccidere il capo di una squadra di cecchini della Jihad islamica palestinese. L’Idf ha spiegato che i suoi aerei da combattimento continuano a effettuare attacchi su “obiettivi terroristici” in tutta la Striscia.
08:08 Lapid: “Governo di Netanyahu può essere rovesciato”
Il governo di Netanyahu “dovrebbe essere rovesciato e penso che possa essere rovesciato. Lo ha affermato in un’intervista a una radio israeliana il leader dell’opposizione Yair Lapid. “Ora che Gantz ha finalmente lasciato il governo, abbiamo i mezzi. L’opposizione lavorerà insieme, la uniremo senza ego per far cadere il governo”, ha spiegato.
08:06 Almeno 17 morti in raid Israele su campo profughi Nuseirat
Almeno 17 persone sarebbero morte durante la notte nel campo profughi di Nuseirat a seguito di pesanti bombardamenti israeliani nel centro di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Da inizio anno nel campo sarebbero oltre 270 i palestinesi sfollati uccisi.
08:02 Gantz a Usa: “Per accordo con Libano tempo sta scadendo”
Il leader centrista israeliano Benny Gantz ha incontrato ieri sera l’inviato statunitense Hochstein spiegandogli “il tempo sta scadendo” per raggiungere qualsiasi tipo di accordo diplomatico per ripristinare la calma lungo il confine settentrionale di Israele con il Libano. Lo riporta il Times of Israel. Gantz – ha spiegato una nota del suo ufficio – Gantz ha sottolineato a Hochstein il suo impegno a “rimuovere la minaccia che Hezbollah rappresenta per i cittadini del nord di Israele, indipendentemente dagli sviluppi della guerra a Gaza”. Gantz, che ha lasciato la coalizione la settimana scorsa, ha affermato che sosterrà quindi “qualsiasi decisione politica o militare responsabile ed efficace sulla questione proveniente dall’esterno del governo”.
00:57 Protesta sotto casa di Netanyahu: nove arresti e tre feriti
Nove persone arrestate e tre ricoverate in ospedale dopo essere state colpite da un cannone ad acqua utilizzato dalla polizia. È accaduto a Gerusalemme, dove nella serata di ieri è andata in scena una protesta antigovernativa davanti alla casa del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riferisce ‘The Times of Israel’. Tra i feriti, c’è una dottoressa volontaria colpita a un occhio e successivamente ricoverata all’ospedale di Tel Hashomer, stando a quanto riferisce Channel 12. Altri due manifestanti sono stati portati dai sanitari nei vicini nosocomi di Gerusalemme. Uno di loro era privo di sensi dopo essere stato colpito dal cannone ad acqua e l’altra, una donna di 63 anni, è rimasta gravemente ferita dopo essere stata scaraventata – fa sapere ancora la tv – contro un muro.
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