Da Washington ok alla vendita di armi per 360 milioni di dollari. Pechino chiede lo stop di rifornimenti a Taipei

Trentasei aerei e sette navi da guerra cinesi sono stati rilevati attorno a Taiwan sino alle sei del mattino locali (mezzanotte in Italia). Lo scrive sul suo profilo X il ministero della Difesa di Taiwan, sottolineando che 34 degli aerei cinesi hanno oltrepassato la linea mediana, entrando nella Zona di identificazione aerea (Adiz) sudoccidentale e orientale di Taiwan. Le forze armate di Taipei, si legge ancora nel posto, “hanno monitorato la situazione e risposto di conseguenza”. 

Pechino: “Usa la smettano di armare Taipei” 

Dopo l’ok di Washington alla vendita di armi per 360 milioni di dollari a Taiwan, il portavoce del ministero cinese della Difesa Wu Qian ha esortato gli Stati Uniti a smettere di armare Taipei e a “intraprendere azioni concrete per salvaguardare la stabilizzazione, conquistata a fatica, delle relazioni tra i due paesi e i due eserciti”. Lo scrive il Global Times su X. “Non importa quante armi acquistino le autorità di Taiwan – ha affermato – non porteranno sicurezza, ma porteranno solo l’isola di Taiwan in guerra”. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata