Il provvedimento decretato dall'arcivescovo di Burgos
L’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta, ha decretato la scomunica delle clarisse del monastero di Belorado, che hanno dichiarato di essersi “separate volontariamente” dalla Chiesa cattolica. La scomunica riguarda dieci suore della comunità, essendo escluse cinque suore anziane e altre tre che nei giorni scorsi avevano lasciato il monastero.
La decisione dell’arcivescovo è arrivata dopo che ieri è scaduto l’ultimatum dato alle clarisse per presentarsi al Tribunale ecclesiastico ed esporre la loro posizione. Le suore non si sono presentate in aule affermando di non riconoscere l’autorità della Chiesa di Roma e hanno ribadito la loro volontà di separarsi in una nota pubblicata sul profilo Instagram che hanno aperto. Con la scomunica le clarisse dovrebbero lasciare il monastero. Nei giorni scorsi, però, le suore non hanno voluto consegnare le chiavi dell’edificio all’arcivescovo.
Tutto è iniziato a metà maggio, quando la badessa della comunità Isabel de la Trinidad ha reso pubblico un Manifesto cattolico di 70 pagine in cui comunicava la decisione delle suore di lasciare la Chiesa cattolica ponendosi sotto la tutela di Pablo de Rojas Sanchez-Franco, scomunicato nel luglio 2019 e fondatore della ‘Pia Unione di San Paolo Apostolo’, setta che non riconosce il Concilio Vaticano II e ritiene che l’ultimo ‘vero papa’ sia stato Pio XII. Da quel momento si è aperta la crisi con la Chiesa.
L’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta, è stato nominato commissario pontificio e incaricato dalla Santa Sede di gestire il caso. Nei giorni scorsi aveva chiesto alle clarisse di consegnare le chiavi del monastero e aveva dato loro tempo fino a ieri per presentarsi al Tribunale ecclesiastico per esporre la loro posizione. Le suore però si sono rifiutate.
Secondo quanto trapelato sui media spagnoli, più che una decisione dovuta alla fede, la separazione dalla Chiesa di Roma potrebbe essere motivata da una controversia su un’operazione immobiliare, ovvero l’acquisto del monastero di Orduña, nei Paesi Baschi, gestito dalla stessa comunità di suore. Non solo; dubbi sono stati sollevati anche sul ruolo avuto dalla badessa della comunità, il cui mandato è scaduto il 29 maggio, nel convincere le altre sorelle. La badessa ha smentito le accuse pubblicando su Instagram alcuni video in cui si vedono le clarisse sorridenti, in armonia e in compagnia dei loro parenti.
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