Da Washington arrivano nuovi aiuti militari a Kiev: 150 milioni di dollari in munizioni

La Russia “capisce perfettamente” chi si nasconde dietro l’attacco missilistico a Sebastopoli in Crimea. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov:”Possiamo vedere perfettamente chi c’è dietro a tutto ciò. Il presidente ha parlato proprio la scorsa settimana di chi sta puntando questi missili tecnologicamente complessi contro obiettivi e chi sta fornendo questi lanci. Non sono ucraini“, ha aggiunto facendo riferimento agli Stati Uniti. Secondo Mosca il “coinvolgimento diretto” degli Usa nelle ostilità che provocano la morte di civili russi non può che avere conseguenze

Da Usa nuovi aiuti per 150 mln in munizioni

 Gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina ulteriori munizioni per un valore di 150 milioni di dollari. Lo riferiscono fonti dell’Amministrazione. L’annuncio ufficiale dei nuovi aiuti è atteso a breve. 

Russia, Mosca convoca ambasciatrice Usa

L’ambasciatrice degli Stati Uniti a Mosca, Lynn Tracy, è stata convocata al ministero degli Esteri russo a causa “dell’attacco terroristico a Sebastopoli”. Lo riporta la Tass. “All’ambasciatore americano è stato detto che gli Stati Uniti hanno la stessa responsabilità del regime di Kiev per l’attacco terroristico in Crimea”, viene spiegato. Alla diplomatica – spiega ancora l’agenzia russa – “è stato detto che gli Stati Uniti sono effettivamente diventati parte del conflitto, fornendo alle forze armate ucraine le armi utilizzate per attaccare la Russia”.

Mosca: “Colpito grande deposito di armi occidentali”

Il ministero della Difesa russo ha reso noto che, tramite un attacco aereo, le forze armate “hanno colpito un grande centro logistico delle Forze Armate dell’Ucraina, dove si svolgono l’accumulazione, lo stoccaggio e la ridistribuzione delle armi, compresi i missili , consegnato al regime di Kiev dai paesi occidentali”. Lo riporta Ria Novosti.

Macron: “Non penso che Francia invierà soldati domani “

“Non penso che ci sia una guerra in arrivo sul nostro suolo”, “né che domani andremo a impegnarci sul suolo ucraino”. È quanto ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, in una puntata del podcast ‘Génération do it yourself’ dell’imprenditore Matthieu Stefani diffusa oggi, di cui riferisce l’emittente Bfmtv. “La posta in gioco in Ucraina, che si trova a 1.500 chilometri dalla nostra frontiera e non è alla fine del mondo, è anche il futuro dell’Europa e della nostra sicurezza, perché se non facciamo quello che stiamo facendo collettivamente, (…) stiamo de facto permettendo alla legge del più forte di prevalere, e non c’è motivo per cui la Russia debba fermarsi lì”, ha detto ancora l’inquilino dell’Eliseo.

Ucraina, Mosca vara risposta a sanzioni Ue

La Russia, in risposta al 14esimo pacchetto di sanzioni approvato dall’Ue, ha ampliato in modo significativo la lista dei rappresentanti di istituzioni europee e di Paesi membri dell’Ue a cui è vietato l’ingresso in Russia. Lo comunica il ministero degli Esteri russo. “In risposta a questi passi ostili, la parte russa ha ampliato in modo significativo l’elenco dei rappresentanti delle istituzioni europee e dei Paesi membri dell’Unione europea, ai quali, in conformità con la legge federale ‘Sulla procedura per lasciare la Federazione Russa e per entrare nella Federazione Russa’ del 15 agosto 1996 n. 114-FZ, è vietato entrare nel territorio del nostro Stato”, riferisce il dicastero.

Cremlino: “Governi occidentali uccidono i bambini russi”

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in relazione al raid avvenuto domenica su Sebastopoli in Crimea ha invitato i rappresentanti dei media a chiedere “agli addetti stampa dei capi di Stato in Europa e negli Stati Uniti, perché i loro governi stanno uccidendo i bambini russi“. Lo riporta Ria Novosti.

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