Si tratta dell'ex ministro della Difesa russo e del capo di stato maggiore. Mosca: "Decisione nulla e non valida"

IN AGGIORNAMENTO – La Corte penale internazionale ha emesso dei mandati di arresto internazionali per l’ex ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov. Mosca ha replicato considerando questa decisione “nulla e non valida”. Il Cremlino, inoltre, ha fatto sapere di “rimanere pronto al dialogo” con la Francia. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov in un briefing con i giornalisti, riportato dall’agenzia Tass. 

Zelensky: “Bene mandati arresto Cpi, sarà fatta giustizia”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto con favore i mandati d’arresto emessi dalla Corte penale internazionale nei confronti dell’ex ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e il suo capo di stato maggiore, Valery Gerasimov, per gli attacchi contro obiettivi civili in Ucraina. Sono “due figure chiave della leadership militare russa. Entrambi sono accusati di aver commesso crimini efferati contro i civili in Ucraina durante gli sconsiderati bombardamenti sulle infrastrutture civili critiche ucraine”, ha affermato Zelensky su X sottolineando che “tutti i criminali coinvolti nella pianificazione e nell’esecuzione di questi attacchi devono sapere che sarà fatta giustizia. E noi speriamo di vederli dietro le sbarre”. 

Zelensky ha affermato che la decisione della Corte è “una chiara indicazione che la giustizia per i crimini russi contro gli ucraini è inevitabile”. “Dimostra chiaramente che nessun grado militare o porta di gabinetto può mettere al riparo i criminali russi dalle responsabilità”, ha aggiunto, “attendiamo con ansia altri mandati di arresto per privare la Russia del suo senso di impunità. Il sentimento che ha alimentato i crimini russi per decenni. La responsabilità è l’unico modo per porvi fine”.

Mosca: “Decisione Cpi nulla, è parte di guerra ibrida con l’Occidente”

Il Consiglio di Sicurezza russo ha dichiarato che la decisione della Corte Penale Internazionale (Cpi) di emettere mandati d’arresto per l’ex ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e per il suo capo di stato maggiore, Valery Gerasimov, “è nulla e non valida”. “La giurisdizione della Cpi non si estende alla Russia, ed è stata adottata come parte della guerra ibrida dell’Occidente contro il nostro Paese”, ha dichiarato il servizio stampa dell’apparato del Consiglio di Sicurezza, citato da Interfax.

Cremlino: “Nuove sanzioni Ue sono arma a doppio taglio”

Il Cremlino ha affermato che il 14esimo pacchetto di sanzioni adottato ieri dal Consiglio Ue è “illegale” ed è “un’arma a doppio taglio”. “Consideriamo illegali queste restrizioni, siamo categoricamente contrari, siamo convinti che si tratti di un’arma a doppio taglio”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Interfax. “Queste restrizioni per molti versi vanno contro gli interessi di quei Paesi che le impongono”, ha aggiunto. 

Cremlino: “Putin pronto a dialogo con Macron”

La Russia “rimane pronta al dialogo” con la Francia, senza che siano richieste condizioni per questo. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un briefing con i giornalisti, riportato dall’agenzia Tass. “Il presidente ha ripetutamente dichiarato la sua apertura ai colloqui, soprattutto a quelli per il bene della causa, per raggiungere un risultato concreto”, ha detto Peskov riguardo alla possibilità di un colloquio tra i presidenti russo e francese, Vladimir Putin ed Emmanuel Macron. “Siamo pronti al dialogo nella misura in cui il nostro interlocutore sarà pronto a farlo. Non sono assolutamente necessarie condizioni per questo”, ha aggiunto.

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