Lo riportano Politico e diversi media tedeschi, citando ambienti negoziali

I capi di Stato e di governo delle principali famiglie di partiti europei hanno concordato di nominare Ursula von der Leyen per un secondo mandato alla presidenza della Commissione Ue. Lo riportano Politico e diversi media tedeschi, citando ambienti negoziali. L’accordo – arrivato poco prima del decisivo vertice dell’Ue in programma questa settimana (27 e 28 giugno) – prevede anche che la premier estone Kaja Kallas riceva l’incarico di alto rappresentante per la politica estera dell’Ue. L’ex premier portoghese António Costa sarà eletto presidente del Consiglio europeo per un periodo iniziale di due anni e mezzo. 

Ppe rinuncia a staffetta per presidente Consiglio europeo

Il Ppe non chiederà più che il socialista António Costa non venga riconfermato per un secondo mandato di 2,5 anni. Dovrebbe tenere conto della situazione della maggioranza nel fissare l’ordine del giorno del Consiglio ma il suo mandato non sarà ridotto fin dall’inizio. E’ quanto riporta Frankfurter Allgemeine Zeitung, citando circoli negoziali. L’ex premier del Portogallo avrebbe accettato che l’ordine del giorno del Consiglio europeo tenga debitamente conto delle priorità politiche del Ppe. Sul mandato si manterrà la prassi attuale: una proroga per altri due anni e mezzo è possibile ed è stata in precedenza una pratica comune, ma richiede un ulteriore coordinamento. Il Partito popolare si è così allontanato dalla richiesta di una divisione del mandato con i socialdemocratici.

Orban: “Accordo su top jobs contrario a basi Unione”

“L’accordo che il Partito popolare europeo ha stretto con la sinistra e i liberali è contrario a tutto ciò su cui è stata basata l’Ue. Invece di includere, semina la divisione“, ha scritto su X il premier ungherese Viktor Orban rispetto all’accordo raggiunto sui cosiddetti top jobs dell’Ue. “Gli alti funzionari dell’Ue dovrebbero rappresentare tutti gli Stati membri, non solo quelli di sinistra e i liberali”, ha aggiunto il leader. 

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