Sì a von der Leyen, Costa e Kallas

Il Consiglio Europeo ha approvato il pacchetto di nomine per i top jobs dei prossimi cinque anni dell’Unione Europea. Arrivato l’ok ai nomi della popolare Ursula von der Leyen per un bis alla Commissione europea, del socialista portoghese Antònio Costa alla presidenza del Consiglio europeo e della premier estone Kaja Kallas per il posto di Alta rappresentante Ue per la politica estera. 

20:45 Ue, fonti: atteggiamento Meloni a vertice “molto costruttivo”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un “atteggiamento molto costruttivo” nella discussione al Consiglio europeo in corso a Bruxelles e “ha proposto alcuni emendamenti che sono stati accolti”. Lo riferisce una fonte europea. 

20:30 Ue, voto su nomine non scontato, possibile approvazione per consenso

Le nomine del pacchetto dei ‘top job’ potrebbero avvenire per consenso. “Ci sarà una discussione, il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, ascolterà i Ventisette e deciderà se sarà necessaria una votazione, non bisogna dare per scontato che ci sarà una votazione. Non si tratta di imporre nulla”, riferisce una fonte qualificata Ue.

19:00 Le Pen: “Nomina commissario francese spetta a futuro premier”

La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha reagito alla notizia riportata da Le Monde secondo cui il presidente Emmanuel Macron avrebbe deciso di confermare Thierry Breton come commissario francese nel prossimo esecutivo europeo. “Questa nomina non rientra nelle prerogative del presidente ma spetta al futuro primo ministro in caso di coabitazione”, ha dichiarato Le Pen allo stesso quotidiano transalpino.

18:45 Salvini: “Top jobs? Puzza di colpo di Stato, riproposte stesse facce”

Il nodo nomine Ue? “Quello che sta accadendo in queste ore, fra stasera e domani, puzza di colpo di Stato, sembra un colpo di Stato. Perché milioni di europei hanno votato e hanno chiesto di cambiare l’Europa da tutti i punti di vista. E che cosa ti ripropongono quelli che hanno perso voti? Le stesse facce”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, a ‘Dritto e Rovescio’, in onda in prima serata su Retequattro. “L’Europa entra nelle case di tutti con la direttiva sulle case, in macchina perché noi faremo di tutto per cambiare la legge sulle auto ma, stando ai geni di Bruxelles, dal 2035 tutti dovranno avere un’auto cinese elettrica”, ha aggiunto.

18:40 Per Le Monde Macron ripropone Breton come commissario francese

Emmanuel Macron avrebbe deciso di confermare Thierry Breton come commissario francese nel prossimo esecutivo europeo. Lo afferma Le Monde citando fonti informate sul dossier. Secondo quanto riporta il quotidiano Macron avrebbe informato gli altri leader liberali, il primo ministro belga Alexander De Croo, l’olandese Mark Rutte, l’estone Kaja Kallas, e anche il presidente del Consiglio Charles Michel – poco prima dell’inizio della riunione dei capi europei di Stato e di governo a Bruxelles. Breton, che sarebbe stato presente all’annuncio, è attualmente commissario per il Mercato interno.

18:30 Vox: “Von der Leyen ingannò i polacchi, farà lo stesso con gli italiani”

Ursula von der Leyen ha ingannato vilmente i conservatori polacchi nel 2019, convincedoli a votarla come presidente della Commissione Ue, per poi portare avanti una campagna di mobbing contro il governo di Varsavia fino a distruggerlo”, “ora vuole convincere Fratelli d’Italia” a votare per lei e “temo, che se von der Leyen vincerà, finirà per trattare gli italiani come ha fatto con i polacchi”. Lo ha detto a LaPresse l’eurodeputato eletto con Vox Hermann Tertsch, vicepresidente di Ecr.

Tertsch ha sottolineato di avere un “grande affetto per Giorgia Meloni e una grande affinità” con lei. “Capisco che Meloni ha la priorità di difendere gli interessi degli italiani”, ha affermato. Temo però che se von der Leyen diventerà presidente “finirà per trattare gli italiani come i polacchi. Certo l’Italia non è la Polonia, ha una posizione più forte, è un Paese fondatore”, ma “ricordiamo che von der Leyen già minacciò gli italiani prima delle elezioni” e penso che “tornerà a minacciarli quando potrà”, ha affermato l’eurodeputato. 

18:20 Vox su top jobs: “Von der Leyen prepotente, Meloni unica trionfatrice Europee”

Il processo per l’assegnazione dei top jobs nell’Ue è stato segnato dalla “prepotenza e arroganza di Ursula von der Leyen“, che si è alleata con “i socialisti e Renew, i perdenti assoluti delle elezioni europee”, formando una “maggioranza squallida che vuole imporre i suoi piani per continuare sulla via dell’Agenda 2030 e del Green Deal”, “hanno ignorato e disprezzato l’unica premier che ha trionfato in Europa”, ovvero Giorgia Meloni, cercando di “marginalizzare i conservatori”. Lo ha detto a LaPresse l’eurodeputato eletto con Vox Hermann Tertsch, vicepresidente di Ecr.

Tertsch ha sottolineato che i conservatori stanno crescendo e cresceranno nei prossimi anni. “Vediamo cosa succederà in Francia e in Germania”, ha detto, accusando von der Leyen e i suoi alleati di “disprezzare la realtà delle nazioni europee”. Questo supposto “dispotismo illuminato ci porta tutti alla rovina”, “gli europei sono più poveri, vivono nell’insicurezza, sono più spaventati e hanno più problemi psicologici, le imprese sono di meno e siamo meno competitivi”, ha affermato l’eurodeputato.

18:00 Ue, Tajani: “Errore non aver coinvolto Meloni e paesi in nomine”

E’ stato un errore non aver coinvolto Giorgia Meloni nelle trattative delle nomine dei ‘top job’?. “Secondo me sì”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani e vicepresidente del Ppe, a margine del pre-vertice del Ppe a Bruxelles. Tra i leader popolari “c’è stata una reazione quando è stata presentata la proposta senza interloquire con i Paesi”, ha detto Tajani. “Molti di quelli che sono intervenuti oggi hanno parlato con la premier”, ha poi aggiunto.

17:45 Ue, Metsola: “Il 2 luglio incontro con presidente Commissione nominata”

“Il Parlamento Europeo rimane fermamente a favore del processo Lead Candidate e confermiamo che il Partito Popolare Europeo è ancora una volta il gruppo politico più numeroso nel Parlamento Europeo. Rispetteremo il giusto processo. Dopo che il Consiglio europeo ci avrà comunicato il nome, inviteremo la persona a incontrare i leader del gruppo martedì (2 luglio)”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nella conferenza stampa a margine del Consiglio europeo.

“L’obiettivo è determinare il candidato in grado di formare la maggioranza qualificata necessaria in Parlamento per diventare il prossimo Presidente della Commissione. Un candidato con un programma politico in grado di catturare i principali messaggi elettorali e riflettere le opinioni della maggioranza della Camera. Il Parlamento Europeo è pronto a far procedere senza indugio il regolare processo per l’elezione di un nuovo Presidente della Commissione non appena il Consiglio Europeo presenterà il suo candidato e per le audizioni dei Commissari successive”, ha aggiunto.

17:30 Ue, Metsola: “Maggioranza sia ampia, non escludere nessun paese”

“Le discussioni non sono concluse e credo che ogni paese sarà coinvolto oggi. La cosa importante è garantire che abbiamo la maggioranza più ampia possibile per rendere possibile la costruzione di una maggioranza nel Parlamento europeo, dobbiamo aspettare e vedere. Ma ritengo che la cosa importante sia che nessun paese sia escluso“. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nella conferenza stampa a margine del Consiglio europeo, rispondendo a chi chiedeva se avrebbe incluso anche Giorgia Meloni nei negoziati sulle nomine. 

17:00 Ue, Slovacchia: “Riserve su Kallas e Costa, attesa discussione dura”

“Se mi chiedete della nostra posizione sui posti di vertice, nulla è cambiato dall’ultima settimana. Mi aspetto che questa sarà per la prima volta una discussione dura: ho già presentato le mie riserve su Kallas e su Costa. Nessun cambiamento nemmeno lì. Vediamo cosa uscirà dai colloqui della coalizione dei tre grandi partiti e quale spazio possiamo trovare per il candidato slovacco Maros Sefcovic, questa è la mia priorità con cui sono venuto qui oggi”. Lo ha detto il presidente della Slovacchia, Peter Pellegrini, al suo arrivo al Consiglio europeo.

15:30 Ue, Morawiecki: “Pis valuta addio a Ecr per formare nuovo gruppo”

Il partito nazionalista polacco Diritto e Giustizia (Pis) sta valutando la possibilità di abbandonare il gruppo di Ecr al Parlamento Europeo e sarebbe in trattativa con i partiti populisti di destra per formare un nuovo gruppo. Lo ha affermato in un’intervista a Politico l’ex primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki. Nel nuovo gruppo – viene spiegato – ci sarebbero Fidesz, partito del premier ungherese Viktor Orban, il Partito democratico sloveno di Janez Jansa e il movimento Ano dell’ex premier ceco, Andrej Babis. “Siamo in trattative con l’Ecr e questo è il fattore principale che deciderà il nostro futuro”, ha detto Morawiecki. “Siamo tentati in entrambe le direzioni. Direi che la probabilità è 50/50“, ha affermato ancora aggiungendo che “non è garantito” che il Pis rimanga all’interno di Ecr.

15:15 Ue, Mitsotakis: “No volontà di escludere, rispetto per Italia e Meloni”

“Tre famiglie politiche hanno discusso e fatto la loro proposta. Alla fine della giornata spetta al Consiglio europeo prendere quella decisione. Questa proposta è una proposta che riflette la maggioranza dei membri del Consiglio, ancora una volta devo sottolineare che questo non è un processo esclusivo. Non è mai stata nostra intenzione escludere nessuno o offendere nessuno. Ho molto rispetto personalmente per Giorgia Meloni e per l’Italia, che è un paese molto importante nell’Unione europea e sono sicuro che affronteremo tutti questi problemi e preoccupazioni nelle discussioni”. Lo ha detto il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, negoziatore del Ppe per le nomine, al suo arrivo al Consiglio europeo.

15:00 Ue, Orban: “Elettori ingannati, no ad accordo vergognoso”

“Gli elettori europei sono stati ingannati. Il Ppe ha formato una coalizione di bugie con la sinistra e i liberali. Non sosteniamo questo accordo vergognoso“. Lo scrive su X il premier ungherese, Viktor Orban, a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo delle nomine. 

14:40 Ue, Scholz: “Su von der Leyen posizione comune per trovare maggioranza”

“Esiste una posizione comune tra le famiglie dei partiti conservatori, socialdemocratici e liberali. Questo è importante perche la presidenza della Commissione ha bisogno della maggioranza in Parlamento. Quindi non si tratta solo di un punto su cui devono mettersi d’accordo i 27 capi di Stato e di governo, ma anche di una questione su quale sia la maggioranza politica che sostiene il presidente della Commissione in Parlamento. L’intenzione è che la piattaforma politica che ha sostenuto la signora von der Leyen in passato, Ppe, S&D e Renew, continui a farlo anche in futuro. La proposta che abbiamo avanzato tiene conto del fatto che tale maggioranza possa essere trovata per von der Leyen alla Commissione, Kaja Kallas come Alta rappresentante per gli affari esteri e Antonio Costa al Consiglio europeo. Adesso ne discuteremo con i nostri buoni amici al Parlamento europeo”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al suo arrivo al Consiglio europeo. 

14:30 Ue, Tajani al Ppe: “Attenti a escludere conservatori, finiscono con Le Pen”

Ai leader del Ppe “ho detto ‘attenzione ad escludere I conservatori da qualsiasi forma di dialogo perché significa far sì che poi i conservatori vadano a parlare con Le Pen. Se noi vogliamo invece avere una forza di destra moderata che sia diversa dall’estrema destra, dobbiamo essere noi l’interlocutore. Insomma il Partito Popolare Europeo, deve avere due interlocutori: uno a destra e uno a sinistra, se vogliamo garantire stabilità alle istituzioni. Non sono neanche d’accordo a mettere tutto nelle mani dei socialisti e dei liberali che hanno perso le elezioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Ppe, Antonio Tajani, al termine del pre-vertice del Ppe a Bruxelles. 

14:25 Ue, Tajani: “Se Costa rimane per due mandati, anche Metsola deve rimanere”

“Se Costa vuole rimanere al Consiglio fino alla fine del ciclo politico, Roberta Metsola deve rimanere” alla guida del Parlamento europeo “fino alla fine della legislatura. I socialisti non si comportino come nel 2017 quando non rispettarono gli accordi, tanto che io venni eletto in base a un accordo tra popolari, liberali e conservatori. Mi auguro che questa volta rispettino i patti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Ppe, Antonio Tajani, al termine del pre-vertice del Ppe a Bruxelles. 

14:15 Ue, Kallas: “Io Alta rappresentante? Non anticipiamo decisioni “

“Non anticipiamo le decisioni. In politica le sorprese accadono, quindi non si sa mai”. Così la premier estone Kaja Kallas in una conferenza stampa con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a chi le chiedeva se la sua nomina ad Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri potesse considerarsi assodata. “Abbiamo un detto in Estonia che dice di non vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato, e seguirò questo principio”, ha aggiunto.

14:00 Ue, Scholz: “Meloni? Su nomine decidono tutti e 27 gli Stati membri”

Sulle nomine dei ‘top-jobs’ all’Unione europea “decidono tutti e 27 gli Stati membri nel Consiglio europeo. Ho già detto che si tratta anche di quale sia la piattaforma che sostiene la presidenza della Commissione in Parlamento e abbiamo raggiunto un’intesa politica tra queste tre famiglie di partiti. Questa è solo una posizione da discutere con gli altri. Tutti e 27 sono ugualmente importanti ed è anche importante per me, perché abbiamo facilitato il processo decisionale, perché il Consiglio europeo e gli Stati membri devono avanzare una proposta saggia che possa contare sulla maggioranza al Parlamento”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al suo arrivo al Consiglio europeo, rispondendo ad una domanda sul coinvolgimento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulle nomine.

13:45 Ue, Tusk: “Non ci può essere decisione senza Meloni”

“Nessuno rispetta la prima ministra italiana Meloni quanto me. C’è stato un malinteso. A volte abbiamo bisogno di piattaforme politiche specifiche per facilitare il processo. La posizione comune dei tre gruppi più grandi nel Consiglio europeo. Come sapete, abbiamo avviato i negoziati all’interno di questa piattaforma politica, ma questo è solo per facilitare il processo. La decisione spetta a Meloni e agli altri leader. L’unica intenzione e l’unica ragione per cui abbiamo preparato questa posizione comune è per facilitare questo processo. Davvero non c’è l’Europa senza l’Italia, né una decisione senza la prima ministra Meloni“. Lo ha detto il premier polacco, Donald Tusk, negoziatore Ppe per le nomine, al suo arrivo al Consiglio europeo. 

13:30 Ue, Meloni arrivata a Palazzo Europa a Bruxelles

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata all’Europa Building a Bruxelles per partecipare ai lavori del Consiglio europeo.

13: 15 Bruxelles blindata per il Consiglio Europeo, le immagini

 

 

13:00 Ue, Tajani: “Molto perplesso su mandato 5 anni a socialista Costa”

“Certamente io sono molto perplesso sulla durata dei cinque anni per la presidenza del Consiglio europeo, perché è il Ppe che ha vinto le elezioni. Non le hanno vinte né i socialisti, né i liberali”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al pre-vertice del Ppe a Bruxelles. I negoziatori delle nomine hanno concordato che il mandato al socialista Antonio Costa possa essere rinnovato dopo i 2,5 anni e non lasciare il posto ai popolari come era nella richiesta iniziale del Ppe.

12:45 Ue, Schlein: “Nessuna alleanza con Ecr e Id, aprire ai Verdi”

“Il Partito Democratico è del tutto intenzionato a far valere il proprio peso, l’abbiamo fatto in campagna elettorale, l’abbiamo fatto firmando un impegno a dire no a qualsiasi tipo di alleanza con il gruppo ECR guidato da Giorgia Meloni, così come con il gruppo Id di cui fanno parte Le Pen e Salvini. Per noi non può essere quella la strada, l’abbiamo chiarito, per noi è un no go, per noi non si può fare, nessuna alleanza con loro. Questo l’abbiamo chiarito insieme a tutta la famiglia socialista”. Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein a margine del pre-vertice dei socialisti Ue a Bruxelles. “Se bisogna allargare, per noi sarebbe molto importante allargare ad altre famiglie democratiche, come democratica è la famiglia dei Verdi europei con cui ci sono tanti obiettivi condivisi, a partire dalla difesa del Green Deal e dalla necessità di accompagnarlo con tutte le risorse che servono per accompagnare una conversione che non lasci dietro nessuno”, aggiunge.

12:30 Ue, Schlein: “Priorità investimenti comuni, Green deal ed Europa sociale”

“Per noi del Partito Democratico, dentro alla famiglia socialista, le priorità per la prossima commissione sono molto chiare. Gli investimenti comuni, il Next Generation EU non può essere una parentesi che si chiude su spinta delle destre nazionaliste. Ci serve, serve all’Italia che continuino gli investimenti comuni europei, un piano industriale europeo che possa supportare una conversione ecologica giusta e la trasformazione digitale se lasciare indietro nessuno”. Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein a margine del pre-vertice dei socialisti Ue a Bruxelles. “Il Green Deal non è meno industria è un tipo diverso di industria in cui l’Italia può tornare a guidare, come ha fatto sempre sull’economia circolare. Quindi investimenti comuni, il green deal che non deve perdere la sua ambizione ma dobbiamo pretendere tutte le risorse e gli investimenti comuni per prendere per mano le imprese, i lavoratori e gli e accompagnarli nei cambiamenti necessari”, aggiunge.

12:15 Ue, Tajani: “Io favorevole a pacchetto nomine ma senza apertura a Verdi”

“Vedremo” se ci sarà un voto contrario di Meloni sulle nomine. “La mia posizione è favorevole ma senza alcuna apertura ai Verdi. Bisogna invece guardare a un dialogo con i conservatori”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al pre-vertice del Ppe a Bruxelles. 

12:00 Ue, Weber, fondamentale includere Italia su nomine

“Un processo inclusivo” che tenga conto anche “degli interessi italiani” è “fondamentale per l’Unione europea”. Lo ha detto il presidente del partito popolare europeo Manfred Weber al suo arrivo al pre vertice del Ppe. “L’Italia è uno dei Paesi del G7, uno dei leader dell’Unione europea”, ha ricordato Weber, sottolineando di aver “apprezzato molto” il “contributo del governo italiano sotto la guida di Antonio Tajani e Giorgia Meloni”. 

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