Il partito laburista ha ottenuto una maggioranza schiacciante di 410 seggi. Termina l'era dei conservatori, al potere da 14 anni

L’atteso trionfo del Labour è arrivato e il Regno Unito vira a sinistra. Stando all’exit poll diffuso alla chiusura delle urne, è una vittoria a valanga quella che il partito laburista ha ottenuto nelle elezioni generali britanniche. Keir Starmer diventerà il nuovo primo ministro con una maggioranza schiacciante di 410 seggi, di gran lunga al di sopra della soglia necessaria ad avere una maggioranza alla Camera dei Comuni, composta da 650 seggi. Rishi Sunak, come annunciato, si è recato a Buckingham Palace da Re Carlo e ha rassegnato le sue dimissioni da premier.

Finisce dunque un periodo di 14 anni dei conservatori al potere. Alla valanga Labour fa infatti da contraltare una sconfitta storica dei Tory del premier uscente Rishi Sunak, che stando all’exit poll si fermeranno a 131 seggi, il peggior risultato in due secoli di storia del partito. Il verdetto nel Regno Unito va complessivamente in controtendenza con i recenti spostamenti elettorali verso destra in Europa, l’ultimo esempio in Francia, ma la formazione del veterano della destra Nigel Farage, che ha fatto irruzione nella corsa puntando sul sentimento anti-migranti sotto la bandiera del “riprendiamoci il nostro Paese”, potrebbe ottenere 13 seggi. Secondo Sky News, più di quanti si attendessero i sondaggi.

Keir Starmer e Re Carlo III a Buckingham Palace

Blair: “Starmer brillante, nuovo Labour può cambiare il paese”

 “Le mie più sentite congratulazioni a Keir per una vittoria sbalorditiva e un risultato storico. Portare il partito laburista da dove era a dove è ora ha richiesto un’immensa abilità, coraggio e leadership. Ha fatto un lavoro assolutamente brillante, così come lo straordinario team e i candidati laburisti. Provo un immenso senso di orgoglio per tutti loro. Un partito laburista cambiato ora può cambiare la Gran Bretagna”. Così l’ex leader dei laburisti ed ex primo ministro britannico Tony Blair commentando in una dichiarazione la vittoria di Keir Starmer. 

Meloni sente Starmer: “Importante partenariato strategico”

“Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con Keir Starmer per congratularsi del suo nuovo incarico di Primo Ministro del Regno Unito. Evidenziando l’importanza del partenariato strategico tra Italia e Regno Unito e l’eccezionalità delle storiche relazioni tra le due Nazioni, il Presidente Meloni ha sottolineato l’importanza di poter continuare nella significativa azione di rilancio della cooperazione bilaterale avviata con il precedente governo, e di proseguire lo stretto coordinamento su tutti i più importanti temi dell’agenda internazionale e sulle sfide globali. I due Leader si sono dati appuntamento al Vertice NATO che si terrà la prossima settimana a Washington“. Lo rende noto Palazzo Chigi.

Telefonata Biden-Starmer: “Tra nostre nazioni rapporto speciale”

Telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il neo premier britannico Keir Starmer. Nel colloquio, riferisce la Casa Bianca, il presidente Usa si è congratulato per la nomina di Starmer a primo ministro e i due leader “hanno riaffermato il rapporto speciale tra le nostre nazioni e l’importanza di lavorare insieme a sostegno della libertà e della democrazia in tutto il mondo”. Tra i temi trattati, il “continuo sostegno all’Ucraina mentre combatte l’implacabile aggressione della Russia” e “l’impegno comune a proteggere i vantaggi dell’accordo di Belfast/Venerdì Santo e a collaborare con i leader dell’Irlanda del Nord per creare e sostenere la crescita e le opportunità economiche”.

Starmer a Biden: “Nostro sostegno a Ucraina incrollabile”

Nel corso della telefonata avuta oggi pomeriggio con il presidente Usa Joe Biden, il nuovo premier britannico Keir Starmer “ha sottolineato che il sostegno del Regno Unito all’Ucraina è incrollabile“. Lo riferisce Downing Street, aggiungendo che “discutendo delle sfide geopolitiche, i leader hanno ribadito il loro fermo impegno nei confronti dell’Ucraina”. Nel suo resoconto della telefonata, il governo britannico riferisce che Biden “si è congratulato con il primo ministro per la sua vittoria elettorale e il primo ministro lo ha ringraziato per le sue gentili parole”.

Biden e Starmer “hanno discusso del loro impegno comune per le relazioni speciali fra Regno Unito e Stati Uniti e delle loro ambizioni comuni per una maggiore crescita economica”, fa sapere ancora Downing Street, aggiungendo che il premier britannico “ha dichiarato di essere impaziente di lavorare fianco a fianco in tutti i settori delle loro relazioni, compreso il partenariato AUKUS e la garanzia di un Indo-Pacifico libero e aperto” e che “i leader hanno riflettuto sul loro comune impegno a proteggere i risultati dell’Accordo di Belfast (Venerdì Santo)“. Biden e Starmer si sono anche augurati di rivedersi al vertice Nato di Washington della prossima settimana. 

Zelensky a Starmer: “Grazie per sostegno a Ucraina”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato con il nuovo premier britannico Keir Starmer, che ha ringraziato “per aver riaffermato il sostegno di principio e incrollabile del Regno Unito all’Ucraina“. “Ho avuto il piacere di parlare con Keir Starmer nel giorno della sua nomina a primo ministro del Regno Unito. Mi sono congratulato con Keir Starmer per la sua vittoria elettorale e gli ho augurato di riuscire a soddisfare le aspettative del popolo britannico nei confronti del nuovo governo”, ha scritto Zelensky in un post su X. “Sono grato al primo ministro Starmer per aver riaffermato il sostegno di principio e incondizionato del Regno Unito all’Ucraina”, ha proseguito Zelensky. E ancora: “Abbiamo coordinato le posizioni in vista del vertice Nato di Washington e di altri eventi internazionali, nonché discusso i modi per rafforzare il nostro partenariato, compresa la preparazione di un accordo di partenariato senza precedenti tra Ucraina e Regno Unito”.

Rachel Reeves nominata ministra Finanze, prima volta per una donna

Rachel Reeves è stata nominata a capo del ministero delle Finanze nel nuovo governo laburista del Regno Unito guidato da Keir Starmer. È la prima donna a ricoprire questo incarico. Reeves assume un incarico e un titolo, quello di Cancelliere dello Scacchiere, che risale al XVI secolo. L’ex economista della Banca d’Inghilterra si trova di fronte all’arduo compito, quello di mantenere la promessa laburista di far crescere l’economia e investire nei servizi pubblici senza infrangere le rigide regole fiscali che si è imposta. 

Starmer: “Ricostruiremo Paese mattone dopo mattone”

“Il lavoro per il cambiamento inizia immediatamente” e “ricostruiremo il Regno Unito, mattone dopo mattone ricostruiremo le infrastrutture delle opportunità”, ha aggiunto Starmer. Al termine del breve intervento Starmer è entrato con la moglie Victoria a Downing Street, che sarà per loro la residenza durante l’incarico. Nel pomeriggio è atteso che vengano resi noti dettagli delle nomine del nuovo governo di Starmer.

Starmer omaggia sforzo Sunak come primo premier asiatico

In apertura del suo primo discorso da premier del Regno Unito davanti al numero 10 di Downing Street, il leader laburista britannico Keir Starmer ha reso omaggio al predecessore, il conservatore Rishi Sunak. “Sono appena tornato da Buckingham Palace, dove ho accettato un invito da parte del re di formare il governo di questa grande nazione. Voglio ringraziare il primo ministro uscente Sunak, i suoi risultati come primo premier asiatico del nostro Paese, lo sforzo che questo gli ha richiesto non deve essere sottovalutato da nessuno“, ha detto Starmer, “noi lo ringraziamo oggi e riconosciamo la devozione e il duro lavoro che ha portato con la sua leadership, però ora il nostro Paese ha votato in maniera decisa per il cambiamento, per il rinnovamento nazionale e il ritorno alla politica per il servizio pubblico”. 

Starmer: “Invito tutti di unirsi a governo di servizio”

“Con rispetto e umiltà, invito tutti a unirvi a questo governo di servizio in questa missione di rinnovamento nazionale, il nostro lavoro è urgente e cominciamo oggi”, ha detto Keir Starmer, leader laburista, nel suo primo discorso davanti al numero 10 di Downing Street, dopo essere stato nominato primo ministro a seguito della vittoria elettorale Labour di ieri. 

Starmer: “Per cambiare Paese serve tempo ma lavoro da subito”

“Cambiare un Paese non è come accendere un interruttore, ci vorrà del tempo, però il lavoro del cambiamento inizia immediatamente“. Lo ha detto Keir Starmer, leader laburista, dopo la nomina a primo ministro del Regno Unito a seguito della vittoria elettorale di ieri, prendendo per la prima volta la parola davanti al numero 10 di Downing Street. “Non ho dubbio che noi ricostruiremo il Regno Unito, con creazione di ricchezze, confini sicuri, strade sicure, tutti trattati con dignità e rispetto sul lavoro“, ha detto Starmer, citando poi la possibilità di usare “energia pulita, diminuire le bollette per sempre”. “Mattoncino dopo mattoncino ricostruiremo le infrastrutture di opportunità” del Paese, ha aggiunto Starmer, citando anche scuole e case. 

Starmer: “Prima il Paese e poi il partito”

“Che abbiate votato laburista o meno, anzi, soprattutto se non lo avete fatto, vi dico direttamente: il mio governo vi servirà. La politica può essere una forza per il bene. Noi lo dimostreremo. Abbiamo cambiato il Partito laburista, lo abbiamo riportato al servizio, ed è così che governeremo. Prima il Paese, poi il partito”. Così il leader laburista Keir Starmer dopo la vittoria elettorale di ieri, prendendo per la prima volta la parola davanti al numero 10 di Downing Street dopo essere stato nominato primo ministro. Al termine del suo breve discorso Starmer ha posato con la moglie davanti all’ingresso della residenza dei premier britannici. 

Starmer: “Paese ha votato per cambiamento”

“Il nostro Paese ha votato in maniera decisa per il cambiamento, per il rinnovamento nazionale e per il ritorno della politica per il servizio pubblico”. Così il leader laburista Keir Starmer dopo la vittoria elettorale di ieri, prendendo per la prima volta la parola davanti al numero 10 di Downing Street dopo la nomina a primo ministro. “Quando il divario fra sacrifici delle persone e servizi che ricevono dai politici diventa di questa dimensione, questo porta a una stanchezza nel cuore di una nazione, un sentir esaurire le speranze, lo spirito, le convinzioni di un futuro migliore”, ha detto Starmer, parlando di “bisogno di andare avanti insieme”. “Questa ferita, questa mancanza di fiducia, può essere sanata solo da azioni, non da parole, questo lo so, però possiamo iniziare oggi con il riconoscimento semplice che il servizio pubblico rappresenta un privilegio e il nostro governo deve trattare ogni singola persona con rispetto“, ha aggiunto.

Starmer nominato primo ministro

Il leader laburista Keir Starmer è diventato ufficialmente primo ministro del Regno Unito. Starmer ha ricevuto la nomina ufficiale a Buckingham Palace dal re Carlo III. Una foto dell’incontro tra i due è servita come annuncio ufficiale. Starmer lascerà ora il palazzo reale per insediarsi al numero 10 di Downing Street, dove è previsto un suo intervento. 

Sunak ha dato le dimissioni

Sunak nel frattempo ha dato ufficialmente le dimissioni da primo ministro. Assieme alla moglie Akshata Murty, ha lasciato Buckingham Palace dopo aver incontrato in udienza Re Carlo III. 

Il premier uscente Rishi Sunak parlando fuori da Downing Stree

Suank: “Mi dimetterò da leader Tory ma non subito”

“In seguito a questo risultato, mi dimetterò da leader del partito, non immediatamente, ma una volta che saranno stati presi gli accordi formali per la selezione del mio successore”, ha dichiarato Sunak fuori da Downing Street. “È importante che, dopo 14 anni di governo, il Partito conservatore si ricostruisca, ma anche che riprenda il suo ruolo cruciale di opposizione in modo professionale ed efficace”.

Le reazioni dei leader

“Ce l’abbiamo fatta! Ci avete fatto campagna, ci avete combattuto, ci avete votato, e ora è arrivato. Il cambiamento inizia ora”. Lo ha detto il leader laburista e premier in pectore britannico, Keir Starmer, citato dal Guardian. “E fa bene, devo essere onesto. Quattro anni e mezzo di lavoro per cambiare il partito. Ecco a cosa serve: un partito laburista cambiato, pronto a servire il nostro Paese, pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori”, ha aggiunto.

“Il Partito Laburista ha vinto queste elezioni generali e ho chiamato Keir Starmer per congratularmi con lui per la sua vittoria“, ha affermato il premier britannico uscente, Rishi Sunak, commentando i risultati del voto. Lo riporta la Bbc. “Oggi, il potere cambierà mano in modo pacifico e ordinato, con buona volontà da tutte le parti. Questo è qualcosa che dovrebbe darci tutti fiducia nella stabilità e nel futuro del nostro Paese il popolo britannico ha emesso un verdetto severo, c’è molto da imparare e mi assumo la responsabilità della sconfitta”. Sunak ha mantenuto il suo seggio a Richmond, nello Yorkshire. 

Keir Starmer, nuovo primo ministro britannico

 

Anni turbolenti

È un elettorato stanco quello che è andato alle urne. Il Regno Unito ha vissuto una serie di anni turbolenti – in parte causati dai conservatori e in parte no – che hanno reso molti elettori pessimisti sul futuro del Paese: l’uscita del Regno Unito dall’Ue, seguita dalla pandemia Covid-19 e dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ha messo a dura prova l’economia, mentre le feste in lockdown tenute dall’allora primo ministro Boris Johnson e dal suo staff hanno causato una rabbia diffusa. Liz Truss, succeduta a Bojo, ha ulteriormente scosso l’economia con un pacchetto di drastici tagli fiscali ed è rimasta in carica per soli 49 giorni. Per molti elettori però la mancanza di fiducia non ha riguardato solo il partito al governo, ma i politici in generale. È in questa breccia che si è lanciato il veterano della destra Farage.

Gli altri partiti

Ma in un contesto piuttosto volatile e di rabbia contro il sistema, anche altri partiti più piccoli sono stati premiati. È il caso dei LibDem di Ed Davey, che secondo l’exit poll si sono piazzati al terzo posto e dovrebbero ottenere 61 seggi. “Sembra che questo sarà il nostro miglior risultato da una generazione”, ha commentato il leader dei liberaldemocratici, “sembra che abbiamo ottenuto più seggi che in ogni elezione generale negli ultimi 100 anni”. Non è andata bene invece per il Partito Nazionale Scozzese (Snp), che vedrà il suo numero di deputati scendere a 10 (alle ultime elezioni generali ne aveva ottenuti 48). Il Partito Verde d’Inghilterra e Galles dovrebbe raddoppiare il suo numero di deputati, passando a due, mentre Plaid Cymru dovrebbe ottenere quattro deputati. “A tutti coloro che hanno fatto campagna per il Labour in queste elezioni, a tutti coloro che hanno votato per noi e hanno riposto la loro fiducia nel nostro Partito Laburista cambiato – grazie”, è stato il commento a caldo affidato da Starmer a un post su X.

Chi è Keir Starmer

Scelto come leader del Labour per sostituire il socialista Jeremy Corbyn (candidato in questa tornata come indipendente), Starmer ha ricostruito il partito avvicinandolo al centro e si è proposto come alternativa istituzionale e rassicurante ai Tory, riuscendo a portare il suo partito al potere meno di cinque anni dopo aver subito la peggior sconfitta da quasi un secolo. Dal campo Tory il primo a commentare è stato il ministro per il Lavoro e le pensioni Mel Stride: “è un momento molto difficile per il Partito conservatore”, ha detto. I laburisti non hanno entusiasmato con le loro promesse di far crescere l’economia fiacca, investire nelle infrastrutture e fare del Regno Unito una “superpotenza dell’energia pulita”, ma nulla è andato storto nella loro campagna elettorale e il partito ha ottenuto il sostegno di ampie fasce della comunità imprenditoriale e l’appoggio di giornali tradizionalmente conservatori, tra cui il tabloid Sun, di proprietà di Rupert Murdoch, che ha elogiato Starmer per “aver riportato il suo partito al centro della politica britannica”.

Il fallimento dei Tory

La campagna dei Tory, invece, è stata macchiata da diverse gaffe: il 6 giugno Sunak era tornato a casa in anticipo dalle commemorazioni in Francia per l’80esimo anniversario dell’invasione dello sbarco in Normandia, il D-Day, perdendosi la cerimonia insieme al presidente degli Stati Uniti Joe Biden e al presidente francese Emmanuel Macron e scatenando una bufera. Diversi conservatori vicini a Sunak sono stati poi indagati dall’autorità di regolamentazione del gioco d’azzardo perché sospettati di avere usato informazioni privilegiate per scommettere sulla data delle elezioni prima che venisse annunciata. Tutto ciò ha reso più difficile per Sunak scrollarsi di dosso la macchia del caos politico e della cattiva gestione che si è addensata sul partito dopo il ‘partygate’ di Boris Johnson. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata